Chiesa di San Pietro in Gallicantu

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Chiesa di San Pietro in Gallicantu
Esterno
StatoBandiera della Palestina Palestina[1]
Divisione 1Distretto di Gerusalemme
LocalitàGerusalemme
Indirizzoרח' מלכי צדק
Coordinate31°46′16.75″N 35°13′55.6″E / 31.77132°N 35.232112°E31.77132; 35.232112
Religionecattolica di rito romano
TitolarePietro apostolo
Patriarcato Gerusalemme dei Latini
Stile architettoniconeobizantino
Completamento1931
Sito webwww.stpeter-gallicantu.org/
Tetto della chiesa di San Pietro in Gallicantu, si può vedere il galletto dorato
I resti della scalinata di periodo romano nei pressi della chiesa di San Pietro in Gallicantu

La chiesa di San Pietro in Gallicantu è un luogo di culto cattolico costruito nel 1931 sul versante orientale del monte Sion a Gerusalemme.

Il nome deriva dal ricordo dell'episodio evangelico del pianto di Pietro subito dopo aver sentito il gallo cantare (Vangelo secondo Luca 22,56-62[2]), dopo aver negato per tre volte di conoscere Gesù, come Gesù stesso gli aveva preannunciato durante l'ultima cena (Lc 22,34[3]).

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Nel sito scavi archeologici compiuti nel 1888 da padri assunzionisti portarono alla luce le rovine di un monastero cristiano bizantino e una grotta nel sottosuolo. Il luogo è stato indicato da alcuni, e viene tuttora indicato ai turisti, come sede dove sorgeva il palazzo di Caifa, sommo sacerdote ai tempi di Gesù, e si crede che la grotta sia la cella usata per la detenzione di Gesù durante il suo processo. Nella grotta ci sono diverse immagini di croci che risalgono ai primi secoli del cristianesimo. Questa identificazione tuttavia non è sicura[4] ed è rigettata dalla maggior parte degli studiosi, che in accordo con i resoconti pervenutici di antichi pellegrini collocano il palazzo di Caifa sul versante nord del monte Sion, poco distante dal cenacolo e dalla chiesa della dormizione di Maria.

Il monastero bizantino dedicato al pentimento di San Pietro, di cui sono stati ritrovati i resti fu costruito alla metà del V secolo e fu distrutto dalle invasioni arabe. La cappella fu ricostruita dai crociati che gli diedero il nome attuale, (in latino galli cantu significa il canto del gallo). Sul tetto della chiesa attuale c'è un gallo d'oro.

La scalinata[modifica | modifica wikitesto]

A pochi metri dalla chiesa ci sono i resti di una scalinata risalente al periodo romano, forse uno dei pochi posti dove potrebbe essere passato davvero Gesù, recandosi dal luogo dell'ultima cena al Getsemani.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Gerusalemme Est è amministrata de facto da Israele nonostante la maggioranza degli Stati dell'ONU non la riconosca come appartenente a tale Stato.
  2. ^ Lc 22,56-62, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  3. ^ Lc 22,34, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  4. ^ Guida di Terra Santa, Edizioni Custodia di Terra Santa, 1992, p. 100: "La cripta della chiesa (di San Pietro in Gallicantu) presentata come prigione di Cristo, contigua ad un corpo di guardia scavato nella roccia, sembrerebbe piuttosto un sepolcro giudaico che è servito, posteriormente, come cava di pietra".

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Controllo di autoritàVIAF (EN140009375 · LCCN (ENnr2001015092 · J9U (ENHE987007577257405171 · WorldCat Identities (ENlccn-nr2001015092