Chiesa di San Pietro Apostolo (Nembro)

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Chiesa di San Pietro Apostolo
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneLombardia
LocalitàNembro
Indirizzovia Vittoria
Coordinate45°44′50.78″N 9°45′33.32″E / 45.747438°N 9.759256°E45.747438; 9.759256
Religionecattolica
TitolarePietro Apostolo
Diocesi Bergamo
Inizio costruzioneXV secolo

La chiesa di San Pietro Apostolo è un luogo di culto cattolico di Nembro, in provincia e diocesi di Bergamo, posto sul colle omonimo[1].

Storia[modifica | modifica wikitesto]

L'edificazione della chiesa risale al XV secolo. La tradizione popolare racconta che dopo essere stato convertito dalle predicazioni di san Bernardino da Siena, presente sul territorio di Bergamo durante i primi anni del XV secolo, un membro della famiglia Suardi costruì nel 1415 la piccola chiesa sulle fondamenta del suo fortilizio posto sul monte in prossimità di Nembro. La chiesa venne eretta probabilmente sui resti dell'edificio che dovette essere distrutto come ordinato dalla Repubblica di Venezia, conservandone in questo modo alcuni elementi. Parti murarie dell'edificio avrebbero caratteristiche tipiche della struttura fortificata.[2] Testimonianze dell'antica struttura sono la doppia cinta muraria e i fossati che circondano l'edificio[3]. L'appartenenza alla famiglia Suardi non è però confermata da fonti, che la indicherebbero proprietaria - in realtà - di un edificio fortificato, ma nella contrada di Borgo, posta in prossimità della chiesa di San Martino, di proprietà del comune[4]

La chiesa esisteva nel 1424 quando viene indicata sussidiaria della chiesa di San Martino e menzionata come ''Cappella di San Pietro in Monte. La sua presenza è registrata su di un antico stradario del 1445, inserita poi in un atto rogato il 1º luglio 1478, del notaio Franchino Vitalba, dove viene citato un terreno che si trovava in «ubi dicitur ad castelium sive ad sanctum petrum».[5][1]

Nell'archivio diocesano di Bergamo sono conservati gli atti della visita pastorale di san Carlo Borromeo dell'autunno del 1575 che la definì «ecclesia campestris». L'edificio di culto fu di proprietà della congregazione della Misericordia Maggiore, fino al 24 luglio 1891 quando venne ceduto alla chiesa parrocchiale di Nembro. La Misericordia Maggiore ne era diventata proprietaria probabilmente quando fu demolita la fortezza, perché potessero cessare le rivalità tra le fazioni guelfe e ghibelline che si erano impadronite alternativamente del territorio, l'edificazione dell'edificio associato alle predicazione di san Bernardino che fu promotore della pacificazione in Bergamo delle due fazioni, potrebbe confermare questa ipotesi.[5]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

La chiesa, posta in posizione dislocata e dominante sul paese, è raggiungibile dal centro di Nembro attraverso una scalinata e un sentiero.

La semplice facciata a capanna si presenta con la parte destra più allungata, corrispondente a un corridoio interno. L'ingresso, con arco a sesto acuto, è affiancato da due piccole finestre quadrate. La parte superiore ha un'apertura rettangolare di più grande misura atta a illuminare l'interno.

L'unica aula è divisa da un arco a sesto acuto in due campate e culminante con il presbiterio e l'abside di modeste dimensioni. La piccola navata dà la possibilità di assistere alle funzioni liturgiche, con il corridoio laterale che si apre sulla prima campata, quando questa non permette la presenza di un numero elevato di fedeli.[2]

La chiesa aveva arredi e una decina di dipinti di non documentata assegnazione ma che sono stati oggetto di furto e non più reperibili. La tavola raffigurante Cristo che benedice san Pietro con san Paolo è di scarso valore artistico e datata 1515. Qualche traccia d'affresco pariatale è ben identificabile.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Chiesa di San Pietro Apostolo, su nembro.net, Comune di Nembro. URL consultato il 9 aprile 2020 (archiviato dall'url originale il 10 aprile 2020).
  2. ^ a b Chiesa di San Pietro, su beweb.chiesacattolica.it, Beweb. URL consultato l'11 aprile 2020..
  3. ^ Giovanni Bergamelli, E... dove c’era la rocca di Nembro fu costruita la chiesetta di San Pietro (PDF), in Il Nembro, vol. 104, n. 6, giugno 2015, pp. 10-11. URL consultato il 10 maggio 2021 (archiviato dall'url originale il 10 maggio 2021).
  4. ^ La famiglia Suardi conservò la proprietà dell'edificio fortificato in contrada Borgo, fino al 1515, alienandolo dai beni della famiglia di Donadino Salandi: «De quadam pecia terre aratorie ripate vidate arborine bregnate circhum circa murate iacentis in territoriod e nimbro superiori in contrata burgi...et que pecia terre apelatur solita est castrum et brolum», atto redatto dal notaio Bartolomeo Tiraboschi.
  5. ^ a b E... dove c’era la rocca di Nembro fu costruita la chiesetta di San Pietro (PDF), su oratorionembro.org, Nembro. URL consultato il 23 maggio 2021 (archiviato dall'url originale il 10 maggio 2021).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Giovanni Bergamelli, Storia della parrocchia di Nembro, Nembro, 1992.

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