Chiesa di San Martino Vescovo (Sergnano)

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Chiesa di San Martino Vescovo
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneLombardia
LocalitàSergnano
Coordinate45°25′35.19″N 9°42′19.08″E / 45.426442°N 9.705299°E45.426442; 9.705299
Religionecattolica di rito romano
TitolareSan Martino Vescovo
Diocesi Crema
Consacrazione1933[1]
CompletamentoXX secolo (ampliamento)

La chiesa di San Martino Vescovo è la parrocchiale di Sergnano, in provincia di Cremona e diocesi di Crema[2]; fa parte della zona pastorale nord.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La prima citazione di una chiesa a Sergnano, chiamata Basilica Sancti Martini extra vicum, è da ricercare in un documento datato 947 relativo ad una permuta di poderi tra il vescovo di Cremona Dogiberto e i fratelli sergnanesi Anselmo e Adelgiso[3]; la chiesa venne nuovamente menzionata in un atto del 993[4].

Nel XV secolo essa risultava filiale della pieve di Fornovo San Giovanni, mentre nel 1520 era attestata come parrocchiale[4].

Nel 1580 la chiesa, già dipendente dal vescovo di Cremona, entrò a far parte della neo-costituita diocesi di Crema e venne dunque aggregata al vicariato di Castel Gabbiano[4].

Tre anni dopo, nel 1583, Gerolamo Regazzoni giunse alla chiesa durante la sua visita apostolica e la descrisse come in pessime condizioni - la definì satis indecoram atque indecentem - ordinando di sottoporla ad un intervento di rifacimento[3]; l'edificio venne ricostruito nel XVII secolo[5].

Dalla relazione della visita pastorale del 1758 del vescovo di Crema Marcantonio Lombardi si apprende che la parrocchiale era dotata di tre altari, di cui i laterali erano dedicati al Santissimo Sacramento e alla Beata Vergine del Rosario[3].

Nel 1817 la chiesa divenne sede di un nuovo vicariato, che andò a comprendere anche le parrocchie di Santa Maria della Croce, Gabbiano, Vidolasco, Pianengo, Bottaiano, Camisano, Casale e Ricengo[6]; nel 1925 iniziarono i lavori d'ampliamento della struttura, che, portati a termine nel 1927, comportarono la realizzazione delle navate laterali[3].

Nel 1968 fu posato il nuovo pavimento, nel 1969 venne rifatta la facciata[3] e nel 1970, con la soppressione del vicariato sergnanese in seguito alla riorganizzazione territoriale della diocesi, tutte le parrocchie ivi comprese confluirono della zona pastorale nord[4][6].

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Facciata[modifica | modifica wikitesto]

La facciata della chiesa è a salienti ed è suddivisa da una cornice marcapiano in due registri, l'inferiore de' quali, più largo, è caratterizzato dai tre portali d'ingresso sovrastati da altrettanti altorilievi, mentre quello superiore, limitato alla parte centrale e nel quale si apre una finestra, è tripartito da quattro lesene e coronato dal timpano di forma triangolare.

Interno[modifica | modifica wikitesto]

Opere di pregio conservate all'interno, che si compone di tre navate, sono la pala dell'altare maggiore con soggetto San Martino, dipinta nel 1837 da Domenico Induno[5], i due ovali in cui vi sono delle raffigurazioni della Madonna del Rosario e della Sepoltura di Cristo[3], le tele ritraenti la Madonna assieme a dei Santi, l'Ultima cena, il Battesimo di Cristo e Cristo prende commiato dalla Madonna[3], i due affreschi traslativi su tela raffiguranti San Paolo e Santa Maria Maddalena, realizzati nel XVI secolo da Aurelio Busso[5], il polittico della Passione, costituito da diversi dipinti di Giovanni Battista Botticchio, di Giovanni Brunelli, di Tomaso Pombioli e del già citato Busso[5], e le pale dell'Educazione della Vergine e dell'Angelo Custode, forse eseguite da Francesco Capella[5].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ AA.VV., p. 118.
  2. ^ Chiesa di San Martino Vescovo, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 21 dicembre 2020.
  3. ^ a b c d e f g Cenni storico – artistici, su parrocchiasergnano.it. URL consultato il 21 dicembre 2020.
  4. ^ a b c d Parrocchia di San Martino vescovo, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 21 dicembre 2020.
  5. ^ a b c d e Parrocchia di San Martino Vescovo in Sergnano, su diocesidicrema.it. URL consultato il 21 dicembre 2020.
  6. ^ a b Vicariato di Sergnano, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 21 dicembre 2020.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Autori vari, La diocesi di Crema, guida per l'anno 2019, Cremona, Il Nuovo Torrazzo, 2019.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]