Chiesa di San Martino (Neviano degli Arduini)

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Chiesa di San Martino
Facciata
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneEmilia-Romagna
LocalitàMozzano (Neviano degli Arduini)
Indirizzostrada della Costa
Coordinate44°33′14.12″N 10°16′52.13″E / 44.553923°N 10.281146°E44.553923; 10.281146
Religionecattolica di rito romano
Titolaresan Martino di Tours
Diocesi Parma
Stile architettonicobarocco
Inizio costruzioneXII secolo
Completamento1669

La chiesa di San Martino è un luogo di culto cattolico dalle forme barocche, situato in strada della Costa a Mozzano, frazione di Neviano degli Arduini, in provincia e diocesi di Parma; fa parte della zona pastorale di Traversetolo-Neviano Arduini.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il luogo di culto originario fu costruito in stile romanico in epoca medievale; fu menzionato per la prima volta nel 1137 in un diploma dell'imperatore del Sacro Romano Impero Lotario II di Supplimburgo.[1]

Nel 1230 l'edificio fu citato nel Capitulum seu Rotulus Decimarum della diocesi di Parma quale cappella dipendente dalla vicina pieve di Sasso.[1]

Il tempio fu elevato a sede di parrocchia autonoma prima del 1564.[2]

Nel 1669 l'antica chiesa, profondamente degradata, fu abbattuta e ricostruita in stile barocco, ribaltando l'orientamento dell'edificio originario e riutilizzandone in parte i materiali.[2]

Nel 1970 il tempio fu sottoposto a lavori di restauro, durante i quali fu rinvenuto l'altare romanico risalente al XII secolo insieme a due reliquie di san Martino.[1]

Il 23 dicembre del 2008 una violenta scossa tellurica rese inagibile l'edificio, che fu chiuso al culto;[3] nel 2009 furono avviati gli interventi di restauro e miglioramento sismico, su progetto dell'architetto Mario Ugolotti.[2]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Retro e campanile
Campanile

La chiesa si sviluppa su un impianto a navata unica affiancata da una cappella per lato, con ingresso a est e presbiterio a ovest.[2]

La simmetrica facciata, interamente intonacata, è caratterizzata dalla presenza dell'ampio portale d'ingresso centrale, delimitato da una cornice modanata e sormontato da un architrave in rilievo; poco più in alto si apre un rosone strombato; alle estremità si elevano due lesene in laterizio, coronate da capitelli dorici, a sostegno della trabeazione monumentale di coronamento, ornata con triglifi; sopra al cornicione aggettante si eleva un frontone rettangolare con pilastrini alle estremità e al centro, su cui poggiano rispettivamente due vasi e una croce in pietra.[2]

Dal fianco nord aggettano il campanile e la cappella destra; la torre, a base quadrata, si eleva sopra a un alto basamento; sul lato est si apre l'ingresso, delimitato da un'ampia cornice; ogni prospetto è decorato con due ordini di nicchie quadrate e, al terzo ordine, rientranze ottagonali; la cella campanaria si affaccia sulle quattro fronti attraverso bifore ad arco a tutto sesto, scandite da colonnine doriche centrali; a coronamento si eleva la copertura a quattro falde, con croce sommitale.[2]

Dal fianco sud aggettano la cappella e la sagrestia.[2]

Sul retro si allunga il corpo più basso del presbiterio, con fronte a capanna, che probabilmente costituiva l'originario nartece della chiesa romanica.[2] Lo spigolo nord-ovest dell'alta navata è decorato esternamente con due sculture romaniche raffiguranti teste umane con copricapo a calotta, risalenti al XII secolo, provenienti probabilmente da capitelli, sostegni di archetti pensili o stipiti di porte dell'edificio originario.[1]

All'interno la navata, coperta da una serie di volte a crociera, è affiancata da due cappelle laterali, delimitate da lesene coronate da capitelli dorici a sostegno del cornicione perimetrale.[2]

Il presbiterio, lievemente sopraelevato, è preceduto da un ampio arco trionfale modanato a sesto ribassato, retto da due pilastri coronati da capitelli ornati con putti in stucco; l'ambiente è chiuso superiormente da una volta a crociera con costoloni e illuminato da due finestre laterali; sul fondo si staglia la pala d'altare delimitata da colonne in marmo e frontone spezzato.[2]

La cappelle laterali absidate sono coperte da catini con spicchi a vela costolonati che convergono in chiave di volta in medaglioni in stucco.[2]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d Fallini, Calidoni, Rapetti, Ughetti, p. 119.
  2. ^ a b c d e f g h i j k Chiesa di San Martino "Mozzano, Neviano degli Arduini", su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 20 gennaio 2018.
  3. ^ Elio Grossi, Mozzano: lavori di restauro per la chiesa secentesca, su gazzettadiparma.it. URL consultato il 20 gennaio 2018 (archiviato dall'url originale il 21 gennaio 2018).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Marco Fallini, Mario Calidoni, Caterina Rapetti, Luigi Ughetti, Terra di pievi, Parma, MUP Editore, 2006, ISBN 88-7847-021-X.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]