Chiesa di San Francesco (Rapallo)

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Chiesa di San Francesco d'Assisi
Facciata
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneLiguria
LocalitàRapallo
Coordinate44°20′56.28″N 9°14′05.2″E / 44.348967°N 9.234778°E44.348967; 9.234778
Religionecattolica di rito romano
TitolareFrancesco d'Assisi
Diocesi Chiavari
Inizio costruzione1519

La chiesa di San Francesco d'Assisi è un luogo di culto cattolico situato nel comune di Rapallo, in piazza San Francesco d'Assisi, nella città metropolitana di Genova.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La navata centrale

La sua costruzione è risalente al 1519 grazie alla donazione del terreno ai Minori osservanti che, insieme alla podestà rapallese, iniziarono l'opera di edificazione. Il convento, adiacente alla chiesa, viene restaurato e ceduto ai Frati Minori nel 1601 per ordine pontificio di papa Clemente VIII.

Il 12 novembre del 1798 il convento adiacente alla chiesa, con la vigente normativa napoleonica della Repubblica Ligure sulla soppressione degli ordini religiosi, venne convertito in scuola primaria con l'insegnamento della lingua italiana ed elementi di calcolo basilari. Nel 1812 il governo imperiale napoleonico cedette i due locali ecclesiastici all'amministrazione dell'ospedale di Sant'Antonio (quest'ultimo sede attuale del municipio). La scuola diventò così di proprietà ospedaliera che, dopo dieci anni di lavori per l'ampliamento, nel 1818 presentò l'edificio con nuove stanze adibite a dormitori per alunni ed insegnanti in una sorta di collegio scolastico.

Nel 1850, dopo la cessione da parte dell'ente ospedaliero di Sant'Antonio, la scuola-collegio divenne ufficialmente di proprietà della municipalità di Rapallo, dichiarando a tutti gli effetti l'edificio come scuola e collegio reale del Regno di Sardegna. Per garantire l'insegnamento fu scelto l'affidamento della direzione scolastica all'Ordine dei Padri Somaschi, tuttora insediati.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Particolare del campanile

L'interno, costituito da quattro navate (l'unica chiesa del territorio rapallese con tale caratteristica strutturale) divise da pilastri ottagonali bicromi, conserva il dipinto nel primo altare della navata destra ritraente Sant'Antonio risuscita un morto attribuita al pittore Giovanni Battista Borzone e nella cappella a sinistra della navata maggiore il gruppo ligneo dello scultore Anton Maria Maragliano raffigurante il Cristo incoronato di spine.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Gianluigi Barni, Storia di Rapallo e della gente del Tigullio, Genova, Liguria - Edizioni Sabatelli, 1983.
  • Pietro Berri, Rapallo nei secoli, Rapallo, Edizioni Ipotesi, 1979.
  • Maria Angela Bacigalupo, Itinerari culturali e religiosi nel Tigullio: ricerche storiche e documenti, 1999.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • Sito della diocesi chiavarese, su webdiocesi.chiesacattolica.it. URL consultato il 10 ottobre 2008 (archiviato dall'url originale il 21 febbraio 2011).
  • Sito del Comune di Rapallo, su comune.rapallo.ge.it. URL consultato il 10 ottobre 2008 (archiviato dall'url originale il 20 maggio 2007).