Chiesa della Beata Vergine Addolorata e di San Lorenzo

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Chiesa della Beata Vergine Immacolata e San Fermo
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneLombardia
LocalitàPortico (Romano di Lombardia)
IndirizzoVia Cascina del Portico Sopra
Coordinate45°31′47.78″N 9°46′24.52″E / 45.52994°N 9.773478°E45.52994; 9.773478
ReligioneCristiana cattolica di rito romano
TitolareMadonna Addolorata e san Lorenzo
Diocesi Bergamo

La chiesa della Beata Vergine Addolorata e San Lorenzo conosciuta come San Lorenzo al Portico è un luogo di culto cattolico, si trova nella località Portico di Romano di Lombardia, ed è sussidiario della parrocchiale di Santa Maria Assunta e San Giacomo.[1] La chiesa prende il nome della località cascina del Portico sopra, che si trova lontana dal borgo di Romano di Lombardia.[2]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Una chiesa dedicata alla Madonna Addolorata fu edificata nel 1613 per volontà di don Alessandro Cucchi. A causa della sua improvvisa e prematura morte i lavori si fermarono per proseguire solo nel 1680. L'edificio risulta essere ultimato nel 1694. La benedizione fu impartita il 10 agosto 1703 dall'allora parroco della chiesa della Maria Assunta e San Giacomo don Defendente Trinelli.[3] Giovanni Cucchi, parente del defunto promotore la costruzione, dotò la chiesa di trenta messe festive all'anno, garantendone la celebrazione. La torre campanaria fu innalzata qualche anno dopo 1721 con i locali della sagrestia.[1] Nel 1850 l'offerta di Andrea Cucchi aumentò il numero di messe con un lascito che le portò a cento. Queste dovevano venir celebrare da un sacerdote della famiglia Cucchi, e sono in mancanza da un suo rappresentante, che doveva esser liquidato con un compenso di tre lire austriache.

La festa patronale fu istituita solo nel 1921, e la chiesa fu ampliata e donata dalla famiglia Cucchi nel 1926 come oratorio pubblico, con la nuova benedizione impartita da don Matteo Alberti il 26 luglio.[1] Il pittore Battista Fasolini di Martinengo nel 1960 restaurò i decori interni. Nel nell'ultimo decennio del Novecento furono eseguite nuove pitture ad opera dell'artista romanese Rinaldo Pigola.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Esterno[modifica | modifica wikitesto]

L'edificio di culto è preceduto dall'ampio sagrato con pavimentazione in ciottolato e pietra. La facciata presenta due lesene laterali che reggono il timpano triangolare aggettante per le parti superiori, mentre una semplice cornice lo divide dalla facciata intonacata, e con l'iscrizione centrale riportante il santo titolare. Si apre centralmente il portale, affiancato da due paraste che reggono il timpano, con la parte inferiore composta da una semplice cornice a riproduzione in miniatura della fronte stessa. Sono presenti due aperture laterali complete di inferriate e l'oculo centrale superiore con contorno in laterizio. Le vetrate decorate sono di Rinaldo Pigola. Lateralmente rispetto all'edificio si trovano i locali della sacrestia, coperti da tetto a unico spiovente, e un piccolo porticato a proteggere l'ingresso edificata solo nel 1721.

Interno[modifica | modifica wikitesto]

L'unica navata interna alla chiesa a pianta rettangolare dalla lunghezza di 10,40 m e larga 4,55 m, dimensioni raggiunte con i lavori di ampliamento del 1926, e si presenta divisa da lesene in tre campate. Le lesene sono decorate e reggono la trabeazione e il cornicione che percorre tutta l'aula dove s'imposta la volta a botte. La prima campata ospita il dipinto del XVIII secolo raffigurante Madonna con san Francesco da Paola e anime purganti con offerente di autore ignoto, w il Martirio di san Lorenzo posto sul destro sempre di ignoto autore e sempre del Settecento.[1]

La zona presbiteriale anticipata dall'arco trionfale rialzata da un gradino termina con parete liscia dove è presente l'altare maggiore in legno che ospita come pala in una cornice di stucco, il dipinto Madonna addolorata con santi che era stato donato da un certo Giovanni Resca abitante a Crema, ma originario di Romano. La volta a botte ospita il dipinto, olio su tela, raffigurante La resurrezione di Rinaldo Pignola.[4]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d Chiesa della Beata Vergine Addolorata e di San Lorenzo <Romano di Lombardia>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 3 marzo 2021.
  2. ^ la nuova Romano, su comune.romano.bg.it, Comune di Romano. URL consultato il 3 marzo 2021.
  3. ^ Cassinelli, p 259.
  4. ^ Cassinelli, p 260.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • B. Cassinelli, A. Maltempi, M. Pozzoni, ...a una chiesa catedral granda sopra la plaza..., Romano di Lombardia, Comunità parrocchiale, 1975.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]