Chiesa del Santo Nome di Gesù

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Chiesa del Santo Nome di Gesù
Kościół Imienia Jezus
StatoBandiera della Polonia Polonia
VoivodatoBassa Slesia
LocalitàBreslavia
Coordinate51°06′50.04″N 17°02′06″E / 51.1139°N 17.035°E51.1139; 17.035
Religionecattolica di Chiesa latina
TitolareGesù
Arcidiocesi Breslavia
Consacrazione30 luglio 1698
ArchitettoTeodoro Moretti
Stile architettonicobarocco
Completamento1737

La chiesa del Santo nome di Gesù (in polacco: Kościół Imienia Jezus), o semplicemente chiesa dei Gesuiti, è una chiesa cattolica di Breslavia, in Polonia. Rappresenta uno dei capolavori dell'architettura barocca nel Paese.

Storia e descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Veduta dell'interno.
La volta affrescata da Rottmayr.

I gesuiti arrivarono in città dopo la guerra dei trent'anni e nel 1695 ricevettero in dono il terreno, anticamente occupato dal castello dei Piast, dall'imperatore Leopoldo I d'Asburgo per potervi costruire il loro collegio (oggi divenuto l'Università di Breslavia) e la loro chiesa.

Il progetto della chiesa venne affidato all'architetto italiano Teodoro Moretti che s'inspirò alla chiesa del Gesù di Roma[1]; e la costruzione venne diretta da Matthäus Biener, fino alla sua morte nel 1692, poi da Johann Georg Knoll.

L'edificio venne consacrato il 30 luglio 1698 e aperto al culto, ma i lavori continuarono. Nel 1700 si realizzò la facciata e fra il 1703 e il 1706 il grande pittore austriaco Johann Michael Rottmayr[1] dipinse le volte con la Glorificazione di Cristo, uno dei suoi capolavori.

Fra il 1724 e il 1737 l'arcivescovo di Breslavia Francesco Luigi del Palatinato-Neuburg commissiona all'architetto gesuita Christoph Tausch una decorazione rococò dell'interno. Tausch disegnerà gli stucchi, i pilastri, le cornici e gli ornamenti, poi realizzati da Ignatius Provisore. Nel 1725 dipinge la pala dell'altar maggiore con la Circoncisione di Gesù e nel 1726 ne disegna l'altar maggiore. Nel 1727-28 progetta anche i preziosi arredi dei confessionali, del pulpito, dei candelieri e lampadari.

La cappella di San Francesco Saverio venne decorata da Franz Joseph Mangold, già autore dell'Aula Leopoldina dell'università.

Johann Albrecht Siegwitz realizza i due imponenti confessionali e le statue dei santi Ignazio di Loyola e Francesco Saverio.

L'organo venne realizzato nel 1926 dalla celebre casa Wilhelm Sauer di Francoforte sull'Oder.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b "Polonia", Guida TCI, 1994, pag. 82.

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