Coordinate: 46°19′01.52″N 8°29′28.64″E

Chiesa dei Santi Giacomo e Cristoforo (Bosco Gurin)

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Chiesa dei Santi Giacomo e Cristoforo
Interno della chiesa
StatoSvizzera (bandiera) Svizzera
CantoneTicino
LocalitàBosco Gurin
IndirizzoEm Doorf 32, 6685 Bosco/Gurin
Coordinate46°19′01.52″N 8°29′28.64″E
Religionecattolica
TitolareCristoforo
Diocesi Lugano
Consacrazione1253
Stile architettonicoRomanico, barocco
Inizio costruzionesecolo XIII
Completamento1779

La chiesa parrocchiale dei Santi Giacomo e Cristoforo[1], a Bosco Gurin, fu consacrata nel 1253 quando forse si separò dalla chiesa matrice di Cevio.

È un edificio a navata unica rimaneggiato nel 1464, forse nel 1581 e trasformato in stile barocco nel XVII secolo; negli anni 1842-1845 venne aggiunto il coro tardoneoclassico. Sul lato sud c'è il campanile sopraelevato nel 1779 con una meridiana eseguita a graffito da Hans Tomamichel[2] nel 1943. La chiesa subì restauri negli anni 1949-1950 e 1993.

All'interno l'aula è coperta da volte a botte lunettate; l'ultima campata corrisponde all'antico coro coperta con volta a crociera. Nelle cappelle di Sant'Antonio abate e della Madonna del Rosario, questi ultimi attribuiti a Giovanni Finale, sono presenti affreschi del 1688[3]. Nella cappella di San Teodoro[non chiaro] l'altare del 1746 circa reca un'urna del 1887 contenente il corpo del martire romano qui traslato nel 1687, nascosto da un pannello su cui è dipinto il Santo titolare.

  1. ^ Chiesa parrocchiale dei Santi Giacomo e Cristoforo - Inventario dei beni culturali (archiviato dall'url originale il 27 febbraio 2014).
  2. ^ Sikart: Hans Tomamichel.
  3. ^ Buetti, 1969, 421-424.
  • Johann Rudolf Rahn, I monumenti artistici del medio evo nel Cantone Ticino, traduzione di Eligio Pometta, Bellinzona, Tipo-Litografia di Carlo Salvioni, 1894..
  • Virgilio Gilardoni, Il Romanico. Catalogo dei monumenti nella Repubblica e Cantone del Ticino, La Vesconta, Casagrande S.A., Bellinzona 1967.
  • Guglielmo Buetti, Note Storiche Religiose delle Chiese e Parrocchie della Pieve di Locarno, (1902), e della Verzasca, Gambarogno, Valle Maggia e Ascona (1906), II edizione, Pedrazzini Edizioni, Locarno 1969.
  • Bernard Anderes, Guida d'Arte della Svizzera Italiana, Edizioni Trelingue, Porza-Lugano 1980, 184.
  • Luciano Vaccaro, Giuseppe Chiesi, Fabrizio Panzera, Terre del Ticino. Diocesi di Lugano, Editrice La Scuola, Brescia 2003.
  • AA.VV., Guida d'arte della Svizzera italiana, Edizioni Casagrande, Bellinzona 2007, 254-255.

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