Chiesa dei Santi Teodoro e Paradiso

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Chiesa dei Santi Teodoro e Paradiso detta del Cristo
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneLombardia
LocalitàCodogno
IndirizzoVia Giuseppe Garibaldi, 0(P)
Coordinate45°09′24.63″N 9°42′14.93″E / 45.156841°N 9.704146°E45.156841; 9.704146
ReligioneCattolica romana
Diocesi Lodi
Consacrazione1647
Stile architettonicoBarocco

La chiesa dei Santi Teodoro e Paradiso (più comunemente conosciuta come "chiesa del Cristo") è un luogo di culto cattolico di Codogno.

È una chiesa sussidiaria della parrocchia di San Biagio e della Beata Vergine Immacolata.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

In tutti gli studi più recenti[1][2] l'architetto codognese Marco Antonio Barattieri viene riconosciuto come l'autore del progetto della chiesa; al suo discepolo Carlo Antonio Albino (autore del progetto del Santuario della Madonna di Caravaggio (Codogno) viene solo attribuita una modifica del coro. La chiesa fra l'altro sorge sulla odierna via Garibaldi, non lontana dal palazzo Trivulzio (oggi Dansi) e dall'arco "del Cristo" (demolito nel 1867), opere dello stesso Barattieri, come opera dello stesso architetto è il portale della Zecca di Retegno, località a cui conduceva la via Garibaldi prima delle modifiche ottocentesche causate dalla costruzione della ferrovia Milano-Bologna.

La chiesa è stata consacrata il 1º settembre 1647[3].

Architettura e arte[modifica | modifica wikitesto]

Facciata[modifica | modifica wikitesto]

La sobria facciata della chiesa, probabilmente modificata o completata sul finire del Settecento[1], è ad un solo ordine. Il portale è sormontato da un timpano curvilineo.

Interno[modifica | modifica wikitesto]

Interno

La chiesa si presenta con pianta a croce greca, con il braccio longitudinale leggermente allungato. La grandiosa e luminosissima cupola a otto spicchi copre quasi per intero lo spazio della chiesa.

Nell'interno sono conservate alcune significative opere d'arte.

Cupola
Opere d'arte[4]
Collocazione Opera Attribuzione
Presbiterio, parete sinistra Madonna con il Bambino ed i Santi Filippo Neri e Francesco Saverio (fine XVII sec.) Francesco Picenardi
Presbiterio, parete destra Santa Rita (XX sec.) Enrico Groppi
Braccio sinistro Cristo Crocifisso (XV sec.) anonimo
Braccio destro Santa Francesca Saverio Cabrini (XX sec.) Ilia Rubini
Ingresso sinistro Madonna del Riscatto e le anime purganti (XVII sec.) anonimo

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Marubbi (1987), p. 96.
  2. ^ Grossi pag.75
  3. ^ Cairo e Giarelli, II pag. 122
  4. ^ Ove non specificato, si tratta di dipinti su tavola o affreschi.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Don Annunzio Grossi, Noterelle di arte e storia codognese, Codogno, 2004. ISBN non esistente.
  • Mario Marubbi, Monumenti e opere d'arte nel basso Lodigiano, fotografie di Giuseppe Giudici, Meleti, Guardamiglio, Maleo, edito dalla Cassa Rurale ed Artigiana del Basso Lodigiano, 1987, ISBN non esistente, SBN IT\ICCU\MIL\0576026.
  • Giovanni Cairo, Francesco Giarelli, Codogno e il suo territorio nella cronaca e nella storia, vol. I e II, Codogno, Tipografia Cairo, 1897. ISBN non esistente.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]