Charlot (film)

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Charlot
Una scena del film
Titolo originaleChaplin
Paese di produzioneStati Uniti d'America, Regno Unito, Francia, Italia
Anno1992
Durata143 min
Dati tecniciB/N e a colori
Generebiografico, drammatico
RegiaRichard Attenborough
SoggettoDiana Hawkins dall'autobiografia di Charles Chaplin e da Chaplin la vita e l'arte di David Robinson
SceneggiaturaWilliam Boyd, Bryan Forbes, William Goldman
ProduttoreRichard Attenborough, Mario Kassar
Casa di produzioneCarolco Pictures, Studio Canal, RCS Video
FotografiaSven Nykvist
MontaggioAnne V. Coates
Effetti specialiDavid Harris, Alan E. Lorimer, Syd Dutton, Bill Taylor
MusicheJohn Barry
ScenografiaStuart Craig, Norman Dorme, Stephanie McMillan, Chris Butler
CostumiJohn Mollo, Ellen Mirojnick
TruccoWally Schneidermann, John Caglione Jr., Bob Laden Jill Rockem
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Charlot (Chaplin) è un film del 1992 diretto da Richard Attenborough.

La pellicola è incentrata sulla vita di Charlie Chaplin, interpretato da Robert Downey Jr., che per il ruolo ha ricevuto la candidatura all'Oscar come miglior attore.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

La pellicola è la biografia romanzata del comico inglese Charlie Chaplin, attore e regista che seppe per primo interpretare al meglio ed in seguito rimodulare un genere cinematografico in auge agli inizi del ventesimo secolo, un artista grande e completo, capace anche di rinnovare la sua figura scenica grazie all'uso di forti tematiche sentimentali e sociali, trasponendo per una grande ed eterogenea platea la vita e le pulsioni umane.

Nato a Londra, dopo l'infanzia tormentata, segnata dalla pazzia della madre, che costringe i due figli ad allontanarsi da lei e, più tardi, a rinchiuderla in un manicomio, il giovane e promettente attore di teatro Charlie si imbarca per gli Stati Uniti. La svolta artistica avviene proprio grazie a questo viaggio e all'esperienza nel cinema con il regista Mack Sennett, che lo dirige nei primi film. Il successo, frutto di sagaci trovate, di duro lavoro e dell'aiuto, dell'intuizione e collaborazione di Sydney, suo fratello e manager, arride ben presto al giovane Chaplin.

Relazioni e matrimoni attraversano fugacemente la metamorfosi artistica e umana dell'artista, che si sposa quattro volte e vive numerose avventure sentimentali, con ragazzine acerbe, navigate stelle del cinema e rapaci avventuriere. Chaplin conosce il successo, la fama e la gloria come interprete, regista e compositore, ma è anche bersaglio politico per le sue malcelate idee ritenute "sovversive", che lo costringono all'esilio, in Svizzera, al fianco della moglie Oona, con la quale trascorre gli ultimi anni di vita.

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

La pellicola è liberamente tratta dai due libri La mia autobiografia, autobiografia composta dallo stesso Chaplin, e Chaplin la vita e l'arte, del critico e studioso di cinema David Robinson.

Geraldine Chaplin interpreta la propria nonna in quanto figlia del vero Charlie Chaplin.

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

Il film è uscito nelle sale statunitensi il 25 dicembre 1992, mentre in quelle britanniche il 18 dicembre dello stesso anno.

Edizione italiana[modifica | modifica wikitesto]

La versione italiana del film è stata curata da Francesco Vairano (che presta anche la voce a Robert Downey Jr. nel ruolo di Charlie Chaplin).

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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