Cetiosauridae

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Cetiosauridi
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Divisione Neosauropoda
Classe Archosauria
Superordine Dinosauria
Ordine Saurischia
Sottordine Sauropodomorpha
Infraordine Sauropoda
Famiglia Cetiosauridae
Generi

Amygdalodon
Bellusaurus
Cetiosaurus
Datousaurus
Haplocanthosaurus
Patagosaurus
Rhoetosaurus
Shunosaurus

I Cetiosauridae sono dei sauropodi basali vissuti durante tutto il periodo giurassico. Avevano un corpo massiccio, una coda relativamente corta ed ossa pesanti. I Cetiosauridi, temporalmente appena successivi alle famiglie dei Melanorosauridi e dei Vulcanodontidi lungo la linea filogenetica dei sauropodi, rappresentano una famiglia ancora primitiva, eppure abbastanza diversificata e diffusasi in Europa, Sudamerica, Africa, Asia e persino Australia. I generi più famosi che ne fanno parte sono Cetiosaurus ritrovato in Inghilterra, Chebsaurus dell'Algeria, Amygdalodon, Volkheimeria e Patagosaurus ritrovati in Argentina, lo Shunosaurus asiatico, lo strano Rhoetosaurus dell'Australia e, forse, il più recente Haplocanthosaurus nordamericano e il piccolo e ben conosciuto Bellusausus della Cina.

Scoperta[modifica | modifica wikitesto]

Ossa degli arti di Cetiosaurus oxoniensis

Letteralmente il termine ‘'cetiosauride'’ significa ‘'sauro-cetaceo'’ e vuole ricordare l'interpretazione data ai primi resti fossili ritrovati di questa famiglia di dinosauri. Infatti, nel 1830, il celebre paleontologo francese Cuvier interpretò la vertebra fossile che gli venne allora sottoposta (ritrovata poco tempo prima presso la città di Oxford) come resto di un antico cetaceo. Dopo circa un decennio, uno scienziato inglese, Owen, classificò correttamente come appartenuti ad un rettile i resti fossili di cetiosauride ma, a causa dell'incompletezza degli stessi, non riuscì a darne una ricostruzione corretta, immaginando questi animali simili a giganteschi coccodrilli. Quasi trenta anni più tardi, Huxley classificò correttamente i cetiosauridi come dinosauri e riuscì finalmente a dare una ricostruzione verosimile di questi animali.

Habitat[modifica | modifica wikitesto]

Resti di cetiosauridi fossili sono stati rinvenuti in tutti i continenti: in Europa (Gran Bretagna, Francia e Germania), Africa (Marocco e Madagascar), Americhe (Stati Uniti e Argentina), Oceania (Australia) e Asia (Cina, India e varie regioni dell'Indocina). Nonostante la larga diffusione del genere, ad oggi i resti fossili sono drammaticamente incompleti, non è stato ancora ritrovato un solo cranio fossile.

Anatomia[modifica | modifica wikitesto]

Forme tardive dei Cetiosauridae variano molto nelle proporzioni di corpo, collo e coda; altrettanto diverse sono la scatola cranica e la dentatura. Per questo si sostiene che tra di loro è possibile che ci siano i progenitori dei Sauropodentaxa del tardo giurassico e del cretaceo, dei Diplodocidae, dei Brachiosauridae e dei Titanosauridae. I Cetiosauridae, perciò, sono considerati parafiletici.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Robert L. Carroll: Paläontologie und Evolution der Wirbeltiere. Georg Thieme Verlag, Stuttgart 1993, ISBN 3-13-774401-6
  • ATLANTI SCIENTIFICI GIUNTI: Dinosauri ed. Giusti 1993

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • Mikko's Phylogeny Archive, su fmnh.helsinki.fi. URL consultato il 5 marzo 2008 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2008).