Certhia hodgsoni

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Rampichino del Kashmir
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Subphylum Vertebrata
Classe Aves
Sottoclasse Neornithes
Superordine Neognathae
Ordine Passeriformes
Sottordine Oscines
Infraordine Passerida
Superfamiglia Certhioidea
Famiglia Certhiidae
Genere Certhia
Specie C. hodgsoni
Nomenclatura binomiale
Certhia hodgsoni
Brooks, 1871
Sinonimi

Certhia familiaris hodgsoni

Il rampichino del Kashmir o rampichino di Hodgson (Certhia hodgsoni Brooks, 1871) è un uccello passeriforme della famiglia Certhiidae[2].

Etimologia[modifica | modifica wikitesto]

Il nome scientifico della specie, hodgsoni, rappresenta un omaggio al naturalista inglese Brian Houghton Hodgson.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Dimensioni[modifica | modifica wikitesto]

Misura 11-12 cm di lunghezza, per 7,6-12 g di peso[3].

Aspetto[modifica | modifica wikitesto]

Si tratta di uccelletti dall'aspetto paffuto e arrotondato, muniti di grossa testa piriforme (arrotondata sulla nuca e allungata nel senso del becco) che sembra incassata direttamente nel torso, becco piuttosto lungo e sottile incurvato verso il basso, ali appuntite, coda squadrata piuttosto lunga e dalle penne rigide e forti zampe dalle lunghe dita artigliate.

Il piumaggio è di colore bruno su fronte, vertice, nuca, dorso e ali, con singole penne orlate di scuro e con macchia più chiara nella porzione centrale, a dare alla livrea dorsale un aspetto variegato e mimetico: le remiganti sono barrate trasversalmente da una larga banda di color nocciola-dorato, mentre la coda è bruna senza screziature e più chiara rispetto al resto del corpo, con sfumature rossicce sul codione. Il sopracciglio, la gola, il petto e il ventre sono di color bianco-grigiastro, con presenza di una banda bruna che partendo dai lati del becco passa attraverso gli occhi a formare una mascherina, coprendo anche le guance e congiungendosi al bruno della nuca.

Il becco è nerastro superiormente e grigiastro inferiormente, le zampe sono di color carnicino e gli occhi sono di colore bruno scuro.

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Si tratta di uccelli dalle abitudini diurne, che vivono da soli o in coppie e passano la maggior parte della giornata percorrendo i tronchi e i rami degli alberi dal basso verso l'alto alla ricerca di cibo, ispezionando le crepe della corteccia e i buchi alla ricerca di eventuali prede.

Il richiamo di questi uccelli è composto da 2-3 note zufolate, con presenza del caratteristico shree iniziale tipico del clade olartico dei rampichini[4].

Alimentazione[modifica | modifica wikitesto]

Il rampichino del Kashmir è un uccello insettivoro, la cui dieta si compone di piccoli insetti, ragni ed altri invertebrati di piccole dimensioni, rinvenuti principalmente sulla corteccia o sotto di essa, sebbene sporadicamente questi uccelli ispezionino anche il suolo o i muri.

Riproduzione[modifica | modifica wikitesto]

I dati sulla riproduzione di questi uccelli sono rari e probabilmente frutto di confusione con altre specie diffuse nello stesso areale, oltre a soffrire del fatto che il rampichino di Hodgson è stato a lungo considerato una sottospecie e quindi non studiato in maniera estensiva. Il nido di questi animali ricorda quello degli altri rampichini, e le uova (4-6) sono bianco-rosate con maculatura bruno-rossiccia al polo ottuso: molto verosimilmente, anche le loro modalità riproduttive non differiscono significativamente da quelle dei congeneri.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Esemplare nel distretto di Kullu.

A dispetto del nome comune, il rampichino del Kashmir non vive sono in Kashmir, ma occupa un areale che va dal Kohistan alla Cina centro-meridionale (Gansu meridionale, Sichuan e Yunnan), attraverso le pendici meridionali dell'Himalaya in Pakistan (Gilgit-Baltistan), India (Himachal Pradesh, Uttarakhand, Sikkim, Arunachal Pradesh), Nepal, Bhutan e Tibet sud-orientale, con un singolo avvistamento nell'estremo nord della Birmania[3].

L'habitat di questi uccelli è rappresentato dalla foresta montana a prevalenza di abete del Bhutan e rododendri, fra i 3000 e i 4000 m di quota[3].

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

Se ne riconoscono tre sottospecie[2]:

  • Certhia hodgsoni hodgsoni Brooks, 1871 - diffusa nella porzione occidentale dell'areale occupato dalla specie, ad est fino al Distretto di Lahaul e Spiti;
  • Certhia hodgsoni mandelli Brooks, 1874 - diffusa nella porzione centrale dell'areale occupato dalla specie, ad est fino a Tawang;
  • Certhia hodgsoni khamensis Bianchi, 1903 - diffusa nelle porzione cinese dell'areale occupato dalla specie, oltre che in Tibet e nell'estremo nord-est dell'India;

Alcuni autori riconoscerebbero inoltre una sottospecie kwanhsienensis del Sichuan, dall'area ventrale più grigia, sinonimizzata con khamensis[3].
In passato classificate come sottospecie del rampichino alpestre, le tre popolazioni subhimalayane sono state separate ed elevate al rango di specie a sé stante in virtù delle differenze genetiche e di vocalizzazioni rispetto al resto del taxon familiaris[2], pur rimanendo nonostante l'areale di diffusione annidate all'interno del clade olartico di rampichini, piuttosto che in quello himalayano[5]: le sottospecie khamensis e mandelli mostrano a loro volta una certa distanza genetica dalla nominale e anche fra loro (sebbene minore rispetto a quella che le separa dalla sottospecie nominale, dalla quale esse sono inoltre disgiunte geograficamente), al punto che sono auspicabili nuove ricerche a livello molecolare per valutarne l'effettivo distacco ed elevazione a specie[3].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) BirdLife International 2012, Certhia hodgsoni, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ a b c (EN) F. Gill e D. Donsker (a cura di), Family Certhiidae, in IOC World Bird Names (ver 9.2), International Ornithologists’ Union, 2019. URL consultato il 21 marzo 2018.
  3. ^ a b c d e (EN) Hodgson's Treecreeper (Certhia hodgsoni), su Handbook of the Birds of the World. URL consultato il 21 marzo 2018.
  4. ^ Tietze, D. T.; Martens, J.; Sun, Y.-H.; Paeckert, M., Evolutionary history of treecreeper vocalisations (Aves: Certhia), in Organisms, Diversity & Evolution, vol. 8, 2008, p. 305–324, DOI:10.1016/j.ode.2008.05.001.
  5. ^ Tietze, D. T.; Martens, J.; Sun, Y.-H., Molecular phylogeny of treecreepers (Certhia) detects hidden diversity, in Ibis, vol. 148, n. 3, 2006, p. 477-488, DOI:10.1111/j.1474-919X.2006.00547.x.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • Certhia hodgsoni, in Avibase - il database degli uccelli nel mondo, Bird Studies Canada.
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