Ceres (Italia)
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Ceres comune | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Città metropolitana | ![]() |
Amministrazione | |
Sindaco | Davide Eboli (lista civica Vecchio campanile) dal 16-5-2011 (3º mandato dal 4-10-2021) |
Territorio | |
Coordinate | 45°18′48.16″N 7°23′22.88″E / 45.313377°N 7.389688°E |
Altitudine | 704 m s.l.m. |
Superficie | 28,05 km² |
Abitanti | 1 015[1] (31-8-2021) |
Densità | 36,19 ab./km² |
Frazioni | Almesio, Arveir, Balmassa, Bracchiello, Cernesio, Cesale, Chiamorio, Chiampernotto, Fè, Procaria, Vana, Vernetto, Voragno |
Comuni confinanti | Ala di Stura, Cantoira, Chialamberto, Mezzenile, Monastero di Lanzo, Pessinetto |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 10070 |
Prefisso | 0123 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 001072 |
Cod. catastale | C497 |
Targa | TO |
Cl. sismica | zona 3s (sismicità bassa)[2] |
Cl. climatica | zona F, 3 410 GG[3] |
Nome abitanti | ceresini |
Patrono | santa Maria Assunta |
Cartografia | |
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Sito istituzionale | |
Ceres (AFI: /ˈʧɛres/[4][5]; in piemontese Ceres /'ʧerez/ ; in francoprovenzale Sérës; italianizzato in Cere /ˈʧɛre/ dal 1937 al 1947[4]) è un comune italiano di 1 015 abitanti della città metropolitana di Torino in Piemonte.
Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]
Il comune si trova nelle Valli di Lanzo, alla confluenza della Val grande di Lanzo e della Val d'Ala, a nord-ovest del capoluogo piemontese.
Origini del nome[modifica | modifica wikitesto]
Il nome venne italianizzato durante il regime fascista in Cere, denominazione ufficiale dal 1939 al 1947[6].
Secondo una tradizione popolare il nome deriverebbe dalla dea delle messi Cerere, raffigurata nello stemma comunale, o dall'abbondanza di ciliegi selvatici (ceresetum). Altri sostengono una provenienza dal nome personale latino Cirrus.[senza fonte]
Storia[modifica | modifica wikitesto]
Il 14 aprile 1577 fu infeudato del territorio Filippo I d'Este[7].
Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]
- Chiesa parrocchiale dell'Assunzione di Maria Vergine
- Santuario di Santa Cristina
- Campanile romanico di Santa Marcellina, a base quadrata, alto 21 metri, superstite di complesso parrocchiale crollato per una frana [8]
- Grande Albergo Miravalle, costruito nel 1870 per accogliere il turismo nella cittadina e funzionante sino al 1978. Attualmente si presenta come un rudere recintato, in attesa di una completa ristrutturazione od una riconversione funzionale attesa da molto tempo
Società[modifica | modifica wikitesto]
Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]
In cento anni, dal 1921 ad oggi, il Comune ha perso il 50 % dei suoi abitanti.
Abitanti censiti[9]

Etnie e minoranze straniere[modifica | modifica wikitesto]
Secondo i dati Istat al 31 dicembre 2017, i cittadini stranieri residenti a Ceres sono 102[10], così suddivisi per nazionalità, elencando per le presenze più significative[11]:
- Romania, 41
Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]
Linea ferroviaria Torino - Ceres[modifica | modifica wikitesto]
Molto importante sia per il turismo che per i collegamenti con il capoluogo è la Ferrovia Torino-Ceres. La linea presenta tratti con pendenza massima del 35‰, curve di 200 metri di raggio, e lunghezza complessiva di circa 44 km; inoltre, nel 1920 fu la prima ferrovia al mondo ad adottare la trazione elettrica a corrente continua ad alta tensione (4000 V).
Una caratteristica della Torino-Ceres è che tutte le stazioni della tratta montana, da Lanzo a Ceres, sono costruite in stile chalet svizzero, con pianta rettangolare, sale d'attesa di prima e seconda classe, alloggio per il custode al primo e secondo piano, e tetto a quattro spioventi.
Un'altra peculiarità della linea è il viadotto, con un'unica luce di 50 metri, sulla Stura della Val Grande, a Ceres.
Il tratto montano della storica linea delle Valli di Lanzo è stato interrotto a causa dei danni provocati dall'alluvione del 1993; ma nel dicembre del 2006 il treno è finalmente tornato a Ceres su una ferrovia completamente rinnovata.[12]
Al momento (da marzo 2022), il servizio ferroviario è ripreso dalla stazione di Venaria Reale sino a Ceres, in attesa dell'ultimazione dei lavori necessari a collegare l'attuale linea al resto del servizio ferroviario metropolitano di Torino.
Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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2006 | 2011 | Giovanni Battista Poma | centro | Sindaco | |
2011 | 2016 | Davide Eboli | lista civica Vecchio campanile | Sindaco | |
2016 | 2021 | Davide Eboli | lista civica Vecchio campanile | Sindaco | |
2021 | in carica | Davide Eboli | lista civica Vecchio campanile | Sindaco |

Altre informazioni amministrative[modifica | modifica wikitesto]
Ceres fa parte dell'Unione Montana Alpi Graie, ex Comunità montana Valli di Lanzo, Ceronda e Casternone.
Economia[modifica | modifica wikitesto]
Nel territorio comunale è presente un impianto per la produzione di energia idroelettrica.
Il paese vive di un turismo residenziale, per la presenza di molte abitazioni adibite a seconda casa, con provenienza degli abitanti dall'area del Torinese, specie nel periodo estivo.
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Bilancio demografico mensile anno 2021 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ a b Bruno Migliorini et al., Scheda sul lemma "Ceres", in Dizionario d'ortografia e di pronunzia, Rai Eri, 2016, ISBN 978-88-397-1478-7.
- ^ Luciano Canepari, Ceres, in Il DiPI – Dizionario di pronuncia italiana, Zanichelli, 2009, ISBN 978-88-08-10511-0.
- ^ DECRETO DEL CAPO PROVVISORIO DELLO STATO 7 ottobre 1947, n. 1228 - Normattiva, su www.normattiva.it. URL consultato il 5 settembre 2022.
- ^ Gustavo Mola di Nomaglio, Feudi e nobiltà negli stati dei Savoia, Società storica delle valli di Lanzo, 2006, p. 542.
- ^ http://archeocarta.org/ceres-to-campanile-santa-marcellina/
- ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 31-12-2019.
- ^ Dato Istat al 31 dicembre 2017, su demo.istat.it. URL consultato il 28 agosto 2018 (archiviato dall'url originale il 6 agosto 2017).
- ^ Dati superiori alle 20 unità
- ^ Comune di Ceres
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Ceres
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Sito ufficiale, su comune.ceres.to.it.