Cerchiobottismo
Cerchiobottismo è una parola gergale di origine giornalistica che indica una posizione non netta tra due o più possibili posizioni.[1]
Etimologia
[modifica | modifica wikitesto]Deriva dalla locuzione "dare un colpo al cerchio e uno alla botte".[1] Il vocabolo è stato coniato dal giornalista Giovanni Valentini sulle pagine del quotidiano La Repubblica in un articolo del 2 marzo 1996 dedicato all'escalation televisiva della Cecchi Gori Group.[2] Il significato del termine è stato poi chiarito dall'autore in un successivo articolo del 6 luglio dello stesso anno.[2]
Definizione
[modifica | modifica wikitesto]Indica l'atteggiamento di chi, trovandosi a dover scegliere tra più scelte o ad esprimere una propria opinione, assume una posizione non netta, intermedia rispetto alle possibili opzioni.[1] Questo non "entrare nel merito" ha in genere la finalità di non scontentare altri o di non esporsi a critiche o a giudizi altrui. A volte è utilizzato come sinonimo di altri neologismi, quali terzismo, paraculismo o monopesismo.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c Cerchiobottismo, in Treccani.it – Vocabolario Treccani on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- ^ a b Giovanni Valentini, Cerchiobottisti d'Italia, unitevi!, in la Repubblica, 6 luglio 1996. URL consultato il 15 febbraio 2014.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
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