Ceratoscopelus maderensis

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Pesce lanterna di Madera
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Subphylum Vertebrata
Superclasse Gnathostomata
Classe Actinopterygii
Sottoclasse Neopterygii
Infraclasse Teleostei
Superordine Scopelomorpha
Ordine Myctophiformes
Famiglia Myctophidae
Genere Ceratoscopelus
Specie C. maderensis
Nomenclatura binomiale
Ceratoscopelus maderensis
Lowe, 1839

Il pesce lanterna di Madera (Ceratoscopelus maderensis) è un pesce abissale della famiglia Myctophidae.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Diffuso in tutto l'Oceano Atlantico soprattutto in aree calde ma presente a nord fino all'Islanda. Si trova sia sul lato europeo che su quello americano. È comune nel mar Mediterraneo e in tutti i mari italiani. Raro nel mar Adriatico.
È un pesce pelagico di profondità pescato tra i 200 ed i 2000 metri ma prevalentemente attorno ai 500 m. Si trova spesso spiaggiato sulle coste dello Stretto di Messina, soprattutto in inverno.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

come tutti i pesci lanterna si può identificare con certezza solo attraverso l'esame dei fotofori (per la nomenclatura degli stessi vedi la voce Myctophidae). Si distingue dal genere Lampanyctus perché il quarto PO è allineato con gli altri e il quinto è più alto. AO in numero variabile. Vi sono molte ghiandole luminose sulla superficie ventrale. Una spina sporgente in avanti sulla fronte. Sul peduncolo caudale ci sono poche piccole spine rivolte indietro. pinne pettorali molto lunghe.
Colore argenteo brillante quando intatto, brunastro quando perde le scaglie, molto fragili.
Lungo fino a 10 cm.

Alimentazione[modifica | modifica wikitesto]

A base di crostacei planctonci.

Riproduzione[modifica | modifica wikitesto]

Avviene in tutta la stagione calda. Le larve sono pelagiche.

Pesca[modifica | modifica wikitesto]

Occasionale con reti a strascico pelagiche o retini da plancton.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Tortonese E. Osteichthyes, Calderini, 1975
  • Costa F. Atlante dei pesci dei mari italiani, Mursia, 1991 ISBN 88-425-1003-3

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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