Centro di scienze naturali

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Centro di Scienze naturali
Parco di Galceti
Ubicazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàGalceti
IndirizzoVia di Galceti, 74
Coordinate43°54′39.02″N 11°05′01″E / 43.910839°N 11.083611°E43.910839; 11.083611
Caratteristiche
TipoOrnitologia, Mineralogia, Archeologia, Taxidermia
Istituzione1967
FondatoriComune di Prato
Apertura1967
Visitatori1 333 (2020)
Sito web

Il Centro di scienze naturali, posto alle pendici del Monteferrato nella zona di Galceti, è una fondazione del Comune di Prato.

Questa fondazione è costituita dal museo composto da 750 metri quadri di sale con raccolte di uccelli, mammiferi, pesci, rettili, insetti, conchiglie, minerali, rocce, erbari, reperti archeologici e paletnologici e da un parco ambientale con animali in libertà.

Parco[modifica | modifica wikitesto]

Il parco ha una estensione di 16 ettari, situato nel cuore dell'area protetta del Monteferrato, con un giardino botanico dove possono essere osservate le numerose specie vegetali caratteristiche del pratese, comprese quelle che vivono sulle tipiche rocce di serpentino. Il parco ospita inoltre molti animali selvatici come cervi, daini, caprioli, cinghiali e molti anatidi che rimangono spontaneamente in questo parco. Il parco, costituito da una pineta di pino marittimo, è attraversato da una rete di sentieri che permettono al visitatore di osservare sia gli animali in libertà sia quelli nei recinti. Una delle principali attività del Centro è quello della cura, del riadattamento e del reinserimento degli animali selvatici nel loro ambiente naturale. All'interno del parco si trovano due laghetti per la sosta e la nidificazione degli animali acquatici. Tra gli animali ospitati si annoverano: falchi, aironi, pavoni, cervi, daini, cinghiali e caprioli. Tra gli animali recintati scimmie e serpenti.

Museo[modifica | modifica wikitesto]

Il museo, con i suoi 750 m² di sale espositive, ha una collezione che comprende tutte le branche delle scienze naturali, con esempi di flora e fauna presenti anche all'interno del parco.

Una sezione è dedicata ai reperti, come chopper, raschiatoi, frecce neolitiche, che testimoniano la presenza di insediamenti umani nella zona di Prato fino dal paleolitico ritrovati proprio all'interno del parco. Vi sono inoltre resti dell'età del bronzo ed etruschi.

Rettilario[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2014 è stato allestito un rettilario all'interno della zona chiusa del Centro, che ospita in teche varie specie di serpenti, sauri, anfibi, insetti e Aracnidi.

Biblioteca[modifica | modifica wikitesto]

La biblioteca raccoglie materiale prevalentemente legato all'attività di salvaguardia e tutela a cui il Centro è preposto, di argomento ecologico e naturalistico, che spaziano dalla botanica alla geologia, dalla biologia alla zoologia, dal problema della crescita industriale a quello dello sviluppo sostenibile, oltre ad un ampio fondo di carte topografiche e una sezione sulla legislazione legata all'ambiente.

Di rilevante importanza è la notevole documentazione riguardante Prato e il suo territorio.

Una parte della biblioteca è riservata ai giovani ed ai ragazzi.

Riviste specializzate italiane e straniere completano il patrimonio della biblioteca.

Direzione[modifica | modifica wikitesto]

Attualmente la Fondazione PARSEC, che gestisce il Museo di scienze planetarie, l'Istituto Geofisico Toscano si occupa anche di questo ente.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Gei nuovo direttore del CSN, in iltirreno.gelocal.it, 26 maggio 2017. URL consultato il 4 giugno 2017.
  2. ^ Festelli non ha rinnovato, in notiziediprato.it, 14 luglio 2015. URL consultato il 4 giugno 2017.

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