Cecina (fiume)

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«Non han sì aspri sterpi né sì folti quelle fiere selvagge che in odio hanno tra Cecina e Corneto i luoghi colti.

Quivi le brutte Arpie lor nidi fanno, che cacciar de le Strofade i Troiani con tristo annunzio di futuro danno.»

Cecina
Il fiume Cecina vicino alla sua foce
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regioni  Toscana
ProvinceProvincia di Siena, Provincia di Grosseto, Provincia di Pisa, Provincia di Livorno
Lunghezza73 km
Portata media15 m³/s
Bacino idrografico904 km²
Altitudine sorgente850 m s.l.m.
NascePoggio di Montieri e Cornate di Gerfalco (Colline Metallifere)
43°09′30.67″N 11°00′00.02″E / 43.15852°N 11.000004°E43.15852; 11.000004
SfociaMar Tirreno[1] presso Marina di Cecina
43°18′07.9″N 10°29′15.36″E / 43.302194°N 10.487599°E43.302194; 10.487599

Il fiume Cècina è un corso d'acqua della Toscana centro-meridionale che attraversa l'omonima valle nelle province di Grosseto, Siena, Pisa e termina il suo corso in provincia di Livorno nei pressi dell'omonima cittadina di Cecina.

L'origine del nome[modifica | modifica wikitesto]

L'idronimo e toponimo Cecina è di origine etrusca ed è connesso al cognome di una potente gens etrusca originaria di Volterra, i Kaikna[2] (o Ceicna[3]), conosciuti in epoca romana come Caecina e variamente attestati in tutta la Val di Cecina. La terminazione in -na del toponimo e idronimo Cecina dimostrerebbe la derivazione dal nome della gens omonima, e non viceversa, in quanto -na «esprimerebbe la dipendenza e subordinazione del luogo alla gens che vi avrebbe esercitato il suo potere».[4][5]

Percorso[modifica | modifica wikitesto]

La foce del fiume Cecina e Villa Ginori in una stampa del 1751
Erosione nella foce del Cecina nel 1966 (Archivio storico del Touring Club Italiano)

Il fiume nasce in provincia di Grosseto, nel comune di Montieri, da una serie di rivoli (dei quali il fosso di Bucafaggi è tra i maggiori) situati nell'impluvio esistente tra il Poggio di Montieri e le Cornate di Gerfalco nelle Colline Metallifere. Dirigendosi verso nord, transita a ovest di Travale (dove ha già assunto ormai l'idronimo Cècina), solca un breve tratto del comune di Radicondoli, in seguito volge il suo corso verso nord-ovest e separa il comune di Castelnuovo Val di Cecina da quello di Casole d'Elsa per poi entrare nel comune di Pomarance, dove riceve in sinistra idrografica il suo affluente più importante: il torrente Pavone, fin qui quasi un gemello del fiume Cecina per andamento e portata.

Una volta ricevuto il torrente Pavone, il fiume Cecina continua a scorrere verso nord-ovest e poi decisamente a ovest interessando i territori comunali di Pomarance, Volterra, Montecatini Val di Cecina, Guardistallo, Montescudaio e Riparbella, attraversando nel tratto pianeggiante di questi ultimi due comuni la Maremma pisana.

A Ponteginori riceve le acque del torrente Trossa, mentre a Casino di Terra riceve il torrente Sterza (proveniente dalla zona di Canneto, da non confondere con l'omonimo torrente che si getta invece nell'Era), in entrambi i casi in sinistra idrografica.

Nel tratto terminale, il corso d'acqua entra nella Maremma livornese attraversando interamente da nord-est a sud-ovest il territorio comunale di Cecina; sfocia ad estuario nel Mar Tirreno (anche se geograficamente si tratta del mar Ligure) presso Marina di Cecina, in località Bocca di Cecina, sito attualmente utilizzato come porto canale per imbarcazioni turistiche e da diporto.

Sito di interesse comunitario[modifica | modifica wikitesto]

Il tratto del corso del fiume che attraversa la provincia di Pisa tra le località di Berignone e Ponteginori è stato classificato come sito di interesse comunitario dal Ministero dell'Ambiente.[6]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Confine tra Mar Ligure e Tirreno su www.touringclub.it Archiviato il 31 maggio 2015 in Wikiwix.
  2. ^ Lorenzo Braccesi, Benedetta Rossignoli, Grecità adriatica, L'Erma di Bretschneider, Roma 2001, p. 62.
  3. ^ Aa.Vv., Gli Etruschi e Roma, atti dell'incontro di studio in onore di Massimo Pallottino, G. Bretschneider, Roma 1981, 103.
  4. ^ Mario Torelli, Elogia Tarquiniensia, Firenze 1975, p. 186 nota 1.
  5. ^ Massimo Morandi Tarabella, Prosopografia Etrusca. I. Corpus. 1. Etruria Meridionale pagina 117 nota 230, L'«Erma» di Bretschneider, 2004.
    «Quanto al problema del toponimo e idronimo Cecina del territorio volterrano, esso al pari di altri toponimi etruschi in -na esprimerebbe originariamente la dipendenza e subordinazione del luogo ad una gens particolarmente prestigiosa che vi avrebbe esercitato il suo potere.»
  6. ^ Decreto 25 marzo 2005 del Ministero dell'Ambiente seguendo la direttiva 92/43/CEE Archiviato il 30 settembre 2007 in Internet Archive.

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