Cattedrale di Nostra Signora Assunta (Savona)

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Cattedrale di Santa Maria Assunta
La facciata della cattedrale
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneLiguria
LocalitàSavona
IndirizzoPiazza del Duomo, Savona (SV)
Coordinate44°18′27.19″N 8°28′55.91″E / 44.307553°N 8.482197°E44.307553; 8.482197
Religionecattolica di rito romano
TitolareMaria Assunta
Diocesi Savona-Noli
Consacrazione1605
Stile architettonicobarocco
Inizio costruzione1589
Completamento1605

Il duomo di Savona, conosciuto anche col nome ufficiale di Basilica cattedrale di Santa Maria Assunta, è il principale luogo di culto cattolico di Savona, chiesa madre della diocesi di Savona-Noli. Si trova nel cuore del centro storico della città, non lontano dalla Cappella Sistina.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Un'antica cattedrale esisteva dal IX secolo. Nel 1528 Savona si era arresa alle truppe genovesi che avevano conquistato la città e occupato la parte più antica dell'abitato sulla collina del Priamar. Negli anni immediatamente successivi, i genovesi costruirono un'imponente fortezza su tale sito, demolendo sistematicamente tutti gli antichi edifici compresa la vecchia cattedrale del IX secolo, dapprima sconsacrata e poi definitivamente distrutta nel 1595.

Per tali ragioni nel 1559 papa Paolo IV aveva eletto la vicina e vecchia chiesa di San Francesco a cattedrale, il cui chiostro esiste ancora sul lato destro dell'attuale cattedrale. Nel 1584 si iniziò la costruzione dell'odierna cattedrale dedicata quindi a San Francesco e fu terminata nel 1605. Solo in seguito il titolo passò a Nostra Signora Assunta.

Nel giugno del 1816 fu elevata al rango di basilica minore.[1]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Architettura[modifica | modifica wikitesto]

La cattedrale vista lateralmente

Misura 61 metri di lunghezza, 39 di larghezza ed è costituito da una pianta a croce latina divisa in tre navate. Le volte della navata centrale e del transetto sono a botte, mentre quelle delle navate laterali sono a crociera. Sulla crociera è presente una cupola con tamburo finestrato. Il campanile si trova sul lato destro e fu terminato solo nel 1929.

Facciata[modifica | modifica wikitesto]

La facciata è neo-barocca e fu realizzata da Guglielmo Calderini tra il 1881 e il 1886. Presenta tre partiture verticali con altrettanti portali e tre registri orizzontali. Il portale esterno è del 1776 e fu inglobato nella facciata costruita oltre un secolo dopo. Presenta un gruppo dell'Assunta dell'abate Giovanni Antonio Cybei,

Interno[modifica | modifica wikitesto]

In controfacciata spicca l'affresco di Gesù che scaccia i mercanti dal tempio, opera di Francesco Coghetti, autore anche degli affreschi della volta, del presbiterio e della cupola. Sempre in controfacciata, rispettivamente a sinistra e a destra, troviamo un crocefisso marmoreo quattrocentesco di ignoto autore sul recto recante anche una Madonna col Bambino sul verso e un fonte battesimale scavato intorno al XII secolo in un capitello bizantino in marmo di Cipro del VI secolo. Entrambi provengono dall'antica cattedrale di Savona. Di fronte al crocefisso, si nota un'imponente acquasantiera rinascimentale, dono di Giulio II nel XVI secolo alla precedente chiesa francescana.

Sulla volta a botte della navata centrale, presbiterio e transetto sono dipinte Storie della Vergine del Coghetti (1847). Sui pennacchi della cupola sono visibili quattro profeti e, nella cupola stessa, vari angeli, opere dello stesso Coghetti.

Interno

L'altare maggiore è del 1765, sormontato da un ciborio ottagonale opera di Orazio Grassi (prima metà del XVII secolo). Alle pareti si trovano due grossi quadri di Francesco Coghetti rappresentanti Giulio II che inizia la basilica di S. Pietro e Sisto IV benedicente la flotta contro i turchi. Anche il catino absidale, recante la Vergine Assunta, è dello stesso pittore, tutte opere del 1847. Di particolare interesse il coro ligneo intarsiato realizzato tra il 1500 e il 1521 per volontà dello stesso Papa Giulio II. Il pulpito proveniente dall'antica cattedrale risale alla prima metà del Cinquecento e presenta forma esagonale.

La navata laterale di destra comprende diverse cappelle: nella prima vi è l'Apparizione della Vergine a Savona del Ratti, nella seconda il Sacro Cuore di Paolo Gerolamo Brusco, nella terza Madonna con Bambino e angeli, Il sogno di Giacobbe del pittore romano Giovanni Baglione e Abramo con gli angeli del parmense Giovanni Lanfranco. Di seguito vi è la porta del chiostro sormontata da una tribuna di legno dorata da cui Pio VII seguiva le funzioni religiose durante il periodo di prigionia savonese (1809-1812) imposto da Napoleone. Nella quarta cappella si trova il monumento al vescovo Righetti di Renata Cuneo. Nella cappella del transetto domina l'altare seicentesco dedicato ai defunti, mentre nella cappella a destra del presbiterio si trovano una pala d'altare cinquecentesca e alcuni monumenti funebri di prelati.

Nella navata laterale di sinistra sono visibili nella prima cappella una pala seicentesca raffigurante San Francesco da Paola e affreschi del Brusco. Nella seconda cappella una pala d'altare della Adorazione dei Magi del genovese Bernardo Castello e nella terza il Martirio di sant'Orsola di un altro artista di Genova Giovanni Battista Paggi. A seguire vi è la porta laterale sormontata dal timpano trecentesco dell'antica cattedrale.

Più suggestive e legate a vicende miracolose le altre tre cappelle. La quarta cappella mostra sull'altare la Madonna della Colonna, affresco medievale (1430-1440 circa) che si sarebbe staccato miracolosamente nel 1601 da una colonna della vecchia chiesa di San Francesco in demolizione[2]. La cappella reca pale seicentesche quali la Presentazione di Maria al tempio, e la Annunciazione, ai lati, e altre storie della vita di Maria sulla volta). Ai lati della Madonna della Colonna pale seicentesche con Sant'Ambrogio e San Bernardo.

La quinta cappella del transetto reca l'altare barocco (1663) della Madonna di Misericordia, qui portato nel 1870 dal demolito Convento delle Carmelitane scalze di Santa Teresa. Al centro la statua di Nostra Signora della Misericordia con ai piedi Antonio Botta inginocchiato, realizzato nel 1625 da Stefano Sormano per ricordare l'apparizione della Vergine al contandino Antonio Botta sulle alture di Savona nel 1536. Fu qui collocata solo nel XX secolo dalla porta della città di Bellaria. Anche gli affreschi del soffitto sono seicenteschi, mentre le statue di San Giuseppe col Bambino e San Giovanni Evangelista, così come le tele sulle pareti laterali con il Redentore che benedice i fanciulli e l'adultera, sono aggiunte ottocentesche.

La cappella a sinistra del presbiterio, dedicata al Santissimo Sacramento, espone l'urna con lo scheletro del beato Ottaviano, vescovo di Savona dal 1123 al 1133, il quale salvò la popolazione dalla peste e predisse l'apparizione di Maria. Le tele sono sei-settecentesche e quella al centro, di scuola romana, raffigura il Martirio di santo Stefano.

La cattedrale conserva alcune reliquie di san Valentino Martire, patrono degli innamorati.

Organo a canne[modifica | modifica wikitesto]

Sulla cantoria dell'abside, alle spalle dell'altare maggiore e sopra gli stalli lignei del coro, si trova l'organo a canne Mascioni opus 476, costruito nel 1935. Lo strumento, racchiuso entro la cassa del precedente strumento settecentesco, è a trasmissione elettrica, con tre tastiere di 61 note ciascuna e pedaliera concavo-radiale di 32 note.

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Basilicas in Italy, su Catholic.org.
  2. ^ Rino Cammilleri, Tutti i giorni con Maria, calendario delle apparizioni, Edizioni Ares, 2020, pp. 107-108 (formato Kindle).

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