Cattedrale di Gerona

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Cattedrale di Santa Maria
Vista della cattedrale
StatoBandiera della Spagna Spagna
Comunità autonomaCatalogna
LocalitàGerona
Coordinate41°59′15″N 2°49′35″E / 41.9875°N 2.826389°E41.9875; 2.826389
Religionecattolica di rito romano
TitolareMaria
Diocesi Gerona
Stile architettonicoGotico
Inizio costruzioneXI secolo
CompletamentoXVII secolo
Sito webwww.catedraldegirona.org/

La cattedrale di Santa Maria di Gerona è stata edificata nel punto più elevato della città, dove si ergeva anticamente una moschea, a sua volta costruita sui resti di un tempio romano.

Possiede la navata gotica più larga della cristianità con i suoi quasi 23 metri ed è seconda in assoluto dopo la basilica di San Pietro in Vaticano. La costruzione iniziò nel XI secolo in stile romanico, con un pregevole chiostro; nel XII secolo fu completata in stile gotico, conservando solo il chiostro in stile romanico. La torre campanaria venne ultimata nel 1040, l'intero edificio venne ultimato nel XVII secolo. La navata è alta 35 metri e il campanile raggiunge i 70 metri.

L'interno mostra la grandiosa navata unica gotica, coperta da una volta con archi diagonali sorretti da gruppi di colonnine. I contrafforti laterali della prima zona ospitano due cappelle per sezione. Nella seconda zona, nei due settori prima di raggiungere il presbiterio, si aprono grandi finestre gotiche e, in basso, le finestre a lucernario che percorrono entrambe le pareti. Prima del presbiterio e chiudendo il fondo della navata maggiore, viene eretto un muro con un arco centrale e due laterali, più tre oculi, due più piccoli sulle tre finestrelle del lucernario e uno più grande al centro, in prossimità della volta. Le vetrate del presbiterio sono del XVI secolo, con il tema della vita della Vergine.

All'interno vi sono numerose cappelle con pregevoli opere d'arte, tra cui il baldacchino d'argento dell'altare maggiore, capolavoro di oreficeria, realizzato tra il 1320 e il 1358 e il cosiddetto "Trono di Carlomagno", in realtà una cattedra vescovile, realizzata nel 1038 con un blocco unico di alabastro.

L'interno della cattedrale

La cattedrale contiene anche il sepolcro della contessa Ermesinda di Carcassonne, moglie del conte di Barcellona, Gerona e Osona, Raimondo Borrell III e madre di Berengario Raimondo.

Una delle grandi vetrate sul lato nord, è alta 14 metri e larga 3 metri
Sepolcro gotico di Ermesinda, con una sua scultura, opera di Guillem Morell; sul fondo, si può osservare il suo sepolcro romanico

Le sale capitolari sono state adibite a museo. Tra i tesori conservati vi sono numerosi arazzi e tappezzerie. Spicca per antichità e originalità il Tappeto della creazione (Tapís de la Creació), pezzo unico dell'epoca romanica. La creazione, con Cristo benedicente al centro è il tema centrale; intorno vi sono le raffigurazione dei 4 venti, i mesi e i lavori dell'anno, il carro del Sole, della Luna e i fiumi del Paradiso. Nella parte inferiore, frammentaria, si riconoscono alcune scene del ritrovamento della croce di Cristo.

Va ricordato anche il vivacissimo codice del monaco e abate Beatus con le immagini dell'Apocalisse e del Libro di Daniele, uno dei tre manoscritti miniati superstiti dell'arte mozarabica del X secolo e il seggio episcopale in legno intarsiato, possente capolavoro del gotico catalano.

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