Catherine Hessling

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Catherine Hessling (1925)

Catherine Hessling, nome d'arte di Andrée Madeleine Heuschling (Moronvilliers, 22 giugno 1900La Celle-Saint-Cloud, 28 settembre 1979), è stata un'attrice francese, artista del cinema muto. È stata la musa, nonché la moglie, del famoso regista francese Jean Renoir.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Neanche diciottenne, in seguito all'invasione del suo paese da parte delle truppe tedesche durante la grande guerra è costretta a fuggire in Provenza. È qui che conoscerà il suo futuro marito, figlio del famoso pittore Pierre-Auguste Renoir. Nella casa di Pierre-Auguste Renoir Andrée Heuchling si reca (sembrerebbe su suggerimento della moglie di Pierre-Auguste Renoir che poi da lì a poco morirà) per posare per l'anziano pittore. Pierre-Auguste Renoir ne fa la sua modella preferita e la ritrae nel suo testamento pittorico Le bagnanti.[1]

Morirà, dimenticata e in povertà, nel 1979, lo stesso anno in cui muore Jean Renoir.

Cinematografia[modifica | modifica wikitesto]

Ha recitato in diversi film muti di Jean Renoir, tra cui, in particolare alcuni capolavori della cinematografia come: La ragazza dell'acqua (1924); Nanà (1926). Renoir e Hessling girarono il bizzarro cortometraggio Charleston (1926) con il Chaplin "nero" Johnny Hudgins (poi visto in Feet - Fun - And Fancy, British Pathé, 1927), attore truccato tipicamente con la faccia di nero (blackface) come Al Jolson ne Il cantante di jazz. Nel 1927 recita in En rade del regista italo-brasiliano Alberto Cavalcanti. Nel 1928 recita la parte di Karen nel bellissimo cortometraggio La piccola fiammiferaia sempre per la regia di Jean Renoir. Quest'ultimo film ispirato a La piccola fiammiferaia di H.C. Andersen appare particolarmente riuscito, sia per la trovata registica di mettere in scena le visioni della piccola fiammiferaia che, poco prima di morire assiderata, sogna un mondo di balocchi animati (su questo punto il film si discosta dal testo di Andersen) sia proprio per l'abilità espressiva ed evocativa della Hessling.[2]

Con l'avvento del sonoro e la quasi contemporanea separazione da Jean Renoir la sua carriera cinematografica volge gradualmente al termine. Nel 1933 recita in Coralie et Cie ancora per la regia di Alberto Cavalcanti e in Du haut en bas di Georg Wilhelm Pabst. Infine nel 1935 in Delitto e castigo di Pierre Chenal.

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Jean Renoir, Renoir mio padre, traduzione di Roberto Ortolani, prefazione di Giacomo Agosti, Milano, Garzanti, 1963, ISBN 88-11-66307-5.
  2. ^ Jean Renoir, La mia vita, i miei film, traduzione di Daniela Orati, Venezia, Marsilio, 1992, ISBN 88-317-5419-X.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (FR) Célia Bertin, Jean Renoir, Parigi, Librairie Académique Perrin, 1986.
  • (FR) Pascal Mérigeau, Jean Renoir, Parigi, Flammarion, ottobre 2012, ISBN 9782081210554.
  • Carlo Felice Venegoni, Renoir, "Il castoro cinema", n. 14, Firenze, La nuova Italia, 1975.
  • Giorgio De Vincenti, Jean Renoir: la vita, i film, Venezia, Marsilio, 1996.

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Controllo di autoritàVIAF (EN56808566 · ISNI (EN0000 0000 7826 3418 · LCCN (ENnr97040904 · GND (DE1022709089 · BNE (ESXX1785477 (data) · BNF (FRcb14017767t (data) · CONOR.SI (SL157847139 · WorldCat Identities (ENlccn-nr97040904