Alpi Sarentine

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Alpi Sarentine
Sarntaler Alpen
Punta Cervina
ContinenteEuropa
StatiBandiera dell'Italia Italia
Catena principaleAlpi
Cima più elevataPunta Cervina (2.781 m s.l.m.)

Le Alpi Sarentine (Sarntaler Alpen in tedesco) sono un gruppo montuoso delle Alpi Retiche orientali. Si trovano nella provincia autonoma di Bolzano a nord della città di Bolzano e tra i fiumi Adige ed Isarco. Sarentino e la valle omonima percorsa dal torrente Talvera si trovano al centro del gruppo montuoso.

Classificazione[modifica | modifica wikitesto]

Le Alpi Sarentine secondo l'AVE sono individuate dal numero 32.
Cartina dettagliata del gruppo montuoso.

Secondo la SOIUSA le Alpi Sarentine sono una sottosezione alpina ed hanno la seguente classificazione:

Secondo la Partizione delle Alpi, le Alpi Sarentine sono un gruppo della sezione delle Alpi Retiche.

Secondo la suddivisione didattica tradizionale, le Alpi Sarentine sono invece un gruppo delle Alpi Atesine.

Secondo l'AVE, costituiscono il gruppo n. 32 di 75 nelle Alpi Orientali.

Delimitazioni[modifica | modifica wikitesto]

Cima San Giacomo
Corno di Tramin
Corno Bianco (Alpi Sarentine)
La Punta Quaira vista da est.
Rifugio Santa Croce di Lazfons

Confinano:

Suddivisione[modifica | modifica wikitesto]

Le Alpi Sarentine, secondo la SOIUSA si suddividono in un solo supergruppo, due gruppi e sei sottogruppi[1]:

  • Catena Punta Cervina-Cima di Giacomo (A)
    • Gruppo della Punta Cervina (A.1)
      • Costiera del Corno Bianco (A.1.a)
      • Nodo della Punta Cervina (A.1.b)
      • Costiera del Picco Ivigna (A.1.c)
    • Gruppo della Cima di Giacomo (A.2)
      • Costiera del Corno di Tramin (A.2.a)
      • Costiera Cima San Giacomo-Cima San Cassiano (A.2.b)
      • Costiera del Monte di Villandro (A.2.c)

Vette[modifica | modifica wikitesto]

Le vette principali del gruppo sono:

Rifugi alpini[modifica | modifica wikitesto]

Per facilitare l'escursionismo e la salita alle vette le Alpi Sarentine sono dotate di alcuni rifugi alpini:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Tra parentesi viene riportato il codici SOIUSA dei supergruppi, gruppi e sottogruppi.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Sergio Marazzi, Atlante Orografico delle Alpi. SOIUSA, Pavone Canavese, Priuli & Verlucca, 2005.

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