Casatia thermophila

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Casatia thermophila
Olotipo di Casatia thermophila
Stato di conservazione
Fossile
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Mammalia
Ordine Cetacea
Famiglia Monodontidae
Genere Casatia
Specie thermophila
Nomenclatura binomiale
Casatia thermophila
Bianucci G., Pesci F., Collareta A., Tinelli C., 2019

Casatia thermophila Bianucci G., Pesci F., Collareta A., Tinelli C., 2019 è un cetaceo estinto, appartenente ai monodontidi. Visse nel Pliocene inferiore (circa 5 milioni di anni fa) e i suoi resti fossili sono stati ritrovati in Italia.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Questo animale è noto per un cranio parziale, sufficiente tuttavia a ipotizzarne una ricostruzione. Casatia doveva essere molto simile all'odierno beluga (Delphinapterus leucas), e come questo e altri monodontidi era caratterizzato dalla presenza di un'esposizione mediale delle mascelle anteriore e laterale alle narici ossee esterne. Tuttavia, Casatia si differenziava da tutti gli altri monodontidi noti a causa della presenza di una depressione mediana delle premascelle anteriore alle fosse premascellari, e di un margine mediale della sutura premascellare-mascellare che non era parallela al profilo anterolaterale delle narici ossee esterne.

Classificazione[modifica | modifica wikitesto]

Ritrovamento del cranio di Casatia thermophila

Casatia thermophila è un rappresentante dei monodontidi, un gruppo di cetacei odontoceti attualmente rappresentati dal già citato beluga e dal narvalo (Monodon monoceros). Analisi filogenetiche hanno indicato che Casatia era più vicino al genere Delphinapterus che a Monodon, e che era il sister group di un taxon non ancora descritto e proveniente dal Mare del Nord. L'olotipo di Casatia è stato descritto per la prima volta nel 2019 ed è stato ritrovato in Toscana, nel bacino di Baccinello, in un terreno risalente all'inizio del Pliocene. Il genere Casatia è stato dedicato al ricercatore di fossili toscano Simone Casati del Museo geopaleontologico GAMPS.

Paleoecologia[modifica | modifica wikitesto]

L'olotipo di Casatia rappresenta il solo fossile di monodontide nel bacino del Mediterraneo. Insieme a numerosi fossili di vertebrati marini fortemente termofili come lo squalo toro Carcharhinus leucas, lo squalo tigre Galeocerdo cuvier e il sirenide estinto Metaxytherium subapenninum, i fossili di Casatia rappresentano la prova più forte a favore dell'ipotesi secondo la quale i monodontidi un tempo prosperavano nelle basse latitudini, in habitat di acque calde. Sulla base di ricostruzioni filogenetiche, si suppone che i più antichi parenti dei monodontidi attuali potrebbero essersi adattati indipendentemente a vivere negli ambienti di alte latitudini e acque fredde in cui attualmente prosperano i monodontidi. La scomparsa definitiva dei monodontidi termofili del Neogene potrebbe essere attribuita a un episodio di raffreddamento climatico che accompagnò il preludio di una glaciazione a lungo termine avvenuta nell'emisfero boreale circa 3 milioni di anni fa.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Giovanni Bianucci; Fabio Pesci; Alberto Collareta; Chiara Tinelli (2019). A new Monodontidae (Cetacea, Delphinoidea) from the lower Pliocene of Italy supports a warm-water origin for narwhals and white whales. Journal of Vertebrate Paleontology. Online edition: e1645148. doi:10.1080/02724634.2019.1645148.