Carolina di Reuss-Greiz

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Carolina di Reuss-Greiz
Granduchessa di Sassonia-Weimar-Eisenach
In carica30 aprile 1903 –
17 gennaio 1905
PredecessoreSofia dei Paesi Bassi
SuccessoreFeodora di Sassonia-Meiningen
Nome completoCaroline Elisabeth Ida Reuss
NascitaGreiz[1], 13 luglio 1884
MorteMeiningen[1], 17 gennaio 1905
Luogo di sepolturaWeimar Fürstengruft
Casa realeCasato di Reuss
Casato di Sassonia-Weimar-Eisenach
PadreEnrico XXII di Reuss-Greiz
MadreIda di Schaumburg-Lippe
ConsorteGuglielmo Ernesto di Sassonia-Weimar-Eisenach
Religioneprotestantesimo

Principessa Carolina Reuss di Greiz (Caroline Elisabeth Ida; 13 luglio 188417 gennaio 1905) è stata la prima moglie di Guglielmo Ernesto, Granduca di Sassonia-Weimar-Eisenach[1].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Infanzia[modifica | modifica wikitesto]

Carolina era una figlia del regnante Enrico XXII, principe di Reuss-Greiz, e della moglie, la principessa Ida, figlia di Adolfo I, Principe di Schaumburg-Lippe. Sua madre morì nel 1891, e suo padre morì nel 1902. Aveva un unico fratello superstite, il principe Enrico XXIV di Reuss-Greiz, che era incapace di governare a causa dei disturbi fisici e mentali derivati da un incidente d'infanzia. Il potere passò al loro cugino alla morte del loro padre. La sorella più giovane, Erminia di Reuss-Greiz avrebbe poi sposato l'Imperatore Guglielmo II come sua seconda moglie.

Matrimonio[modifica | modifica wikitesto]

Carolina di Reuß-Greiz in una fotografia ufficiale in abito di corte.

Il fidanzamento della principessa Carolina e Guglielmo Ernesto, il regnante Granduca di Sassonia-Weimar-Eisenach dal 1901, venne annunciato il 10 dicembre 1902.[2] Si sposarono al Castello di Buckeburg (la casa di suo zio), il 30 aprile 1903.[3]

Carolina era contro questo matrimonio e, all'ultimo secondo, tentò di tirarsi indietro, solo per essere persuasa più forzatamente dall'Imperatore Guglielmo II e l'Imperatrice Augusta Vittoria a procedere con il matrimonio.[4] Caroline indossava un abito di raso bianco rifinito con pizzo; i suoi cugini Giorgio di Schaumburg-Lippe ed Enrico XIV di Reuss, nonché la madre di Guglielmo Ernesto, la Granduchessa Ereditaria Vedova Paolina parteciparono al matrimonio.[3] Anche sua cugina la Regina Guglielmina dei Paesi Bassi e il suo consorte il Principe Enrico vennero alla nozze.[5]

Vita alla corte di Weimar[modifica | modifica wikitesto]

Il matrimonio fu infelice, poiché Carolina trovò la rigida etichetta di corte di Weimar intollerabile. La corte era considerata come una delle più soffocante della Germania.[4] Una fonte raccontò:

"Avvolge regalità lì in una specie di prigionia, e mentre il granduca si presta ad esso ed è troppo conservatore per ammettere di qualsiasi cambiamento, schiaccia con le sue impedimenti i membri più vivace della famiglia".[4]

Suo marito è stato descritto come:

"Uno dei più ricchi sovrani in Europa; impassibile, ben educato, intriso di grande orgoglio di razza, e un senso stretto di ciò che è dovuto per l'unto del Signore. Egli è anche uno dei sovrani più duramente rispettati e correttamente tedeschi... il Granduca è molto ottuso, e la sua corte e l'ambiente riflettono il suo carattere in questo senso a tale rispetto che Weimar è diventata la più triste delle capitale in Europa".[4]

Carolina provocò uno scandalo cercando rifugio in Svizzera; suo marito la seguì poco dopo, come fu fatto capire che non era fuggita dal matrimonio, ma invece aveva semplicemente cercato di stare lontano dal suo entourage a Weimar.[4][6] Infine fu indotta a tornare, ma ben presto perse la salute e cadde in melanconia. Morì diciotto mesi dopo il loro matrimonio, il 17 gennaio 1905, in circostanze misteriose.[4] La causa ufficiale della morte fu per la polmonite a seguito dell'influenza, ma altre fonti hanno suggerito il suicidio.[4] Il matrimonio rimase senza figli. Carolina fu l'ultimo membro del Casato di Sassonia-Weimar a essere sepolta nella Weimar Fürstengruft, la cripta della famiglia reale. Guglielmo Ernesto successivamente si risposò con la Principessa Feodora di Sassonia-Meiningen.

Albero genealogico[modifica | modifica wikitesto]

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Enrico XIII di Reuss-Greiz Enrico XI di Reuss-Greiz  
 
Corradina di Reuss-Schleiz  
Enrico XX di Reuss-Greiz  
Guglielmina Luisa di Nassau-Weilburg Carlo Cristiano di Nassau-Weilburg  
 
Carolina d'Orange-Nassau  
Enrico XXII di Reuss-Greiz  
Gustavo d'Assia-Homburg Federico V d'Assia-Homburg  
 
Carolina d'Assia-Darmstadt  
Carolina d'Assia-Homburg  
Luisa Federica di Anhalt-Dessau Federico di Anhalt-Dessau  
 
Amalia d'Assia-Homburg  
Carolina di Reuss-Greiz  
Giorgio Guglielmo di Schaumburg-Lippe Filippo II di Schaumburg-Lippe  
 
Giuliana d'Assia-Philippsthal  
Adolfo I di Schaumburg-Lippe  
Ida di Waldeck e Pyrmont Giorgio I di Waldeck e Pyrmont  
 
Augusta di Schwarzburg-Sondershausen  
Ida di Schaumburg-Lippe  
Giorgio II di Waldeck e Pyrmont Giorgio I di Waldeck e Pyrmont  
 
Augusta di Schwarzburg-Sondershausen  
Erminia di Waldeck e Pyrmont  
Emma di Anhalt-Bernburg-Schaumburg-Hoym Vittorio II di Anhalt-Bernburg-Schaumburg-Hoym  
 
Amalia di Nassau-Weilburg  
 

Titoli e trattamento[modifica | modifica wikitesto]

  • 13 luglio 1884 – 30 aprile 1903: Sua Altezza Serenissima Principessa Carolina Reuss di Greiz
  • 30 aprile 1903 – 17 gennaio 1905: Sua Altezza reale La Granduchessa di Sassonia-Weimar-Eisenach

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Darryl Lundy, The Peerage: Karoline Prinzessin Reuss zu Greiz, su thepeerage.com. URL consultato il 28 luglio 2010.
  2. ^ Ruler of Saxe-Weimar to Wed, in The New York Times, Berlin, 10 dicembre 1902.
  3. ^ a b Saxe-Weimar'S Ruler Married, in The New York Times, Berlin, 1º maggio 1903.
  4. ^ a b c d e f g Sad Fate of Two Grand Duchesses, in The Washington Post, 29 settembre 1913.
  5. ^ Ruler of Saxe-Weimar Weds To-day, in The New York Times, Bueckeburg, 30 aprile 1903.
  6. ^ Deserted Her Palace, in The Washington Post, Berlin, 15 novembre 1903.
Predecessore Granduchessa consorte di Sassonia-Weimar-Eisenach Successore
Sofia dei Paesi Bassi 30 aprile 1903 – 17 gennaio 1905 Feodora di Sassonia-Meiningen
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