Carnotite
Carnotite | |
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Classificazione Strunz | VII/E.11-50 |
Formula chimica | K2(UO2)2V2O8·3(H2O) |
Proprietà cristallografiche | |
Gruppo cristallino | trimetrico |
Sistema cristallino | monoclino |
Classe di simmetria | prismatica |
Parametri di cella | a = 10.47, b = 8.41, c = 6.91 |
Gruppo puntuale | 2/m |
Gruppo spaziale | P 21/a |
Proprietà fisiche | |
Densità | 4,4-5,03 g/cm³ |
Durezza (Mohs) | 2 |
Sfaldatura | perfetta secondo {001}, micacea |
Frattura | irregolare |
Colore | giallo canarino, giallo-verde |
Lucentezza | privo di lucentezza, madreperlacei i cristalli, terrosi gli aggregati |
Opacità | semiopaca o semitrasparente |
Striscio | giallo chiaro |
Diffusione | assai rara |
Si invita a seguire lo schema di Modello di voce – Minerale |
La carnotite è un minerale radioattivo, un vanadato tri-idrato di uranile e potassio appartenente al gruppo omonimo.
Il nome deriva da Marie-Adolphe Carnot (24 gennaio 1839 - 21 giugno 1920) chimico, geologo e mineralogista francese.
Descritta per la prima volta da Charles Friedel (12 marzo 1832 - 20 aprile 1899) chimico e mineralogista francese, nel 1899.
Indice
Abito cristallino[modifica | modifica wikitesto]
I cristalli sono rari, tabulari romboedrici o pseudoesagonali, appiattiti su {001}, di lunghezza massima 2 mm.
Origine e giacitura[modifica | modifica wikitesto]
Ha origine nelle zone di ossidazione dei giacimenti associati di vanadio e uranio; come patina è stata rinvenuta quale alterazione su davidite-(Ce). La paragenesi è con tyuyamunite, metatyuyamunite, volborthite, tangeite, metatorbernite, rossite, hewettite, gesso, barite.
Forma in cui si presenta in natura[modifica | modifica wikitesto]
Oltre che in cristalli, in aggregati terrosi, patine masse polverulente e impregnazioni.
Caratteri fisico-chimici[modifica | modifica wikitesto]
Solubile debolmente in molti acidi, è fortemente radioattivo; differisce dalla copiapite e dalla tyuyamunite, simili per formula, per l'intensità della radiazione e la reattività chimica.
Località di ritrovamento[modifica | modifica wikitesto]
Si trova nella regione del Ferghana, nel Turkestan; in un'arenaria rossastra del Katanga, nello Zaire; a Radium Hill, in Australia come alterazione della davidite-(Ce); a Roc Creek, nella paradox Valley e nella Gypsum Valley, località del Colorado; a San Rafael Swell, nello Utah; nella Monument Valley, in Arizona.
In Italia sotto forma di patine la si trova a Sassone, nella Riserva naturale di Monterano e nel comune di Canale Monterano, in provincia di Roma; venette gialle in una cava nei pressi di Ferento, nel comune di Viterbo.
Utilizzi[modifica | modifica wikitesto]
Malgrado la rarità, è un minerale utile nell'estrazione dell'uranio.
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Mineralogia - Cornelis Klein - Zanichelli (2004)
- Minerali e Rocce - De Agostini Novara (1962)
- Guida al riconoscimento dei minerali - Borelli e Cipriani - Mondadori (1987)
- La grande enciclopedia dei minerali - Fabbri Editore (1986)
- I minerali d'Italia - SAGDOS - 1978
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su carnotite
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- (EN) Webmin, su webmineral.com.
Controllo di autorità | LCCN (EN) sh85020386 |
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