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Carlo Restelli

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Carlo Restelli (Rockland, 11 aprile 1880Porto Ceresio, 5 settembre 1933) è stato un anarchico italiano.

Carlo Restelli, detto "Charlie", nasce a Rockland (Maine) nel 1880 da una famiglia italiana originaria di Besano (Valceresio) e emigrata negli Stati Uniti[1].

Lavora come scalpellino nelle cave di Barre, nel Vermont, dove aderisce al movimento anarchico[2]. Nel 1906 ritorna in Italia e si trasferisce a Besano dove collabora alla Scuola Moderna (anche detta Scuola razionalista) di Clivio, fondata da Francisco Ferrer[3].

Nel 1916 si rifugia in Svizzera, dove sarà coinvolto per il processo dell'affare delle "bombe di Zurigo"[4], ma viene scarcerato pochi giorni prima del processo[2].

Viene ucciso dalle Guardie di confine italiane a Porto Ceresio nel settembre 1933, nel tentativo di entrare clandestinamente in Svizzera[5].

Alla vita di Restelli è dedicato il libro Infinita tristezza. Vita e morte di uno scalpellino anarchico, pubblicato da Pagine marxiste nel 2019.

  1. ^ Infinita tristezza – Vita e morte di uno scalpellino anarchico, su Pagine marxiste, 20 novembre 2018.
  2. ^ a b RESTELLI Carlo (Charlie), su Cantiere biografico degli anarchici in Svizzera.
  3. ^ Alessandro Pellegatta, Scalpellini di Clivio. Una storia sovversiva dal Vermont alle Prealpi lombarde, in Nunatak. Rivista di storie, culture, lotte della montagna, vol. 67, 2022-2023, pp. 29-38.
  4. ^ Regula Bochsler, Fuori da qui tutta “la razza di vipere di utopisti e fanatici”, su swissinfo.ch, 25 febbraio 2019.
  5. ^ (EN) Mauro de Agostini, Milan’s Anarchists in the Fight for Liberation, su The Anarchist Library.
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