Carlo Ferdinando Landolfi

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Viola di Landolfi, costruita nel 1753

Carlo Ferdinando Landolfi (Milano, 1715Baveno, 22 novembre 1784[1]) è stato un liutaio italiano; è stato un maestro liutaio attivo nel XVIII secolo italiano durante l'età d'oro della costruzione di strumenti a corda.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Firme di Carlo-Ferdinando Landolfi

Landolfi nacque probabilmente a Milano, in Italia, nel 1715 e dopo un apprendistato a Cremona, tornò a Milano nel 1734, all'età di circa 20 anni, e creò la sua bottega. Come indicano le etichette degli strumenti, lavorò in "Contrada Santa Margherita, al Segno della Sirena", nella metropoli centrale della Lombardia, al centro delle frenetiche attività mercantili e artistiche della città.

Certamente era attivo a Milano fra il 1745 e il 1775 e che, nel corso degli anni, sia diventato un liutaio di fama internazionale, al pari di Stradivari, Guarneri del Gesù e Pietro Guarneri. Gli strumenti da lui creati secoli fa sono ancora suonati dai migliori violinisti e violisti nelle grandi sale da concerto di tutto il mondo.

La sua carriera è continuata a Milano per tutta la vita. Morì, probabilmente, a Baveno, il 22 novembre 1784.[1]

Strumenti[modifica | modifica wikitesto]

Landolfi potrebbe essere stato l'ultimo dei maestri liutai classici italiani ad utilizzare metodi di costruzione e di impasto delle vernici cremonesi. Per i suoi strumenti, sceglieva i legni con cura e utilizzava vernici superbe di una tonalità particolarmente suggestiva.

I migliori strumenti di Landolfi hanno somiglianze con il lavoro di Guarneri del Gesù, ma i Landolfi hanno caratteristiche uniche che riflettono il costante perfezionamento nel corso della sua carriera. Ad esempio, egli aveva sviluppato un approccio che aveva aumentato l'arco del ventre di ogni violino e viola rispetto al fondo. E la sua attenta lavorazione includeva intagli su pergamena in modo particolarmente aggraziato, spesso più piccoli e più ampi rispetto al lavoro di altri maestri liutai.

È importante sottolineare che gli strumenti di Landolfi possiedono un tono pieno di grande potenza di trasporto. Per questo motivo, nel corso dei secoli i Landolfi sono stati apprezzati dai grandi solisti di violino.

Tra i musicisti che hanno posseduto i Landolfi figura il violinista ungherese Carl Flesch, (1873-1944).

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b LANDOLFI, Carlo Ferdinando, su treccani.it. URL consultato l'11 maggio 2022.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • W.L. von Lütgendorff, Die Geigen- und Lautenmacher vom Mittelalter bis zur Gegenwart, II, Frankfurt 1922, pp. 473 s.
  • H. Hamma, Meisterwerke italienischer Geigenbaukunst, Stuttgart s.d. [ma 1933], pp. 207-211
  • R. Vannes, Dictionnaire universel des luthiers, Bruxelles 1952, I, p. 200
  • C. Lebet, Dictionnaire universel des luthiers, III, Bruxelles 1985, p. 45
  • Th. Drescher, Die Geigen-und Lautenmacher vom Mittelalter zur Gegenwart, III, Tutzing 1990, p. 351
  • Die Musik in Geschichte und Gegenwart, VIII, col. 168
  • Diz. encicl. univ. della musica e dei musicisti, Le biografie, IV, p. 267
  • The New Grove Dict. of music and musicians (ed. 2001), XIV, pp. 223 s.

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