Carlo Ciccioli

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Carlo Ciccioli

Deputato della Repubblica Italiana
Durata mandato28 aprile 2006 –
14 marzo 2013
LegislaturaXV, XVI
Gruppo
parlamentare
XV: Alleanza Nazionale
XVI: Popolo della Libertà
CoalizioneXV: Casa delle Libertà
XVI: Centro-destra 2008
CircoscrizioneMarche
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoFratelli d'Italia (dal 2012)
In precedenza:
MSI (1970-1995)
AN (1995-2009)
PdL (2009-2012)
Titolo di studioLaurea in medicina e chirurgia
ProfessioneMedico ospedaliero

Carlo Ciccioli (Ancona, 19 novembre 1952) è un politico e medico italiano.

Laureato in medicina e chirurgia, si è specializzato in psichiatria, criminologia clinica e neurologia.

Carriera politica[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1970 aderisce al Movimento Sociale Italiano (MSI), entrando contemporaneamente a far parte sia del Fronte della Gioventù (l'organizzazione giovanile del MSI) che del Fronte universitario d'azione nazionale (l'organizzazione universitaria del MSI).

Nel 1976 diviene componente del Comitato Centrale del MSI e successivamente entra a far parte della Direzione Nazionale dello stesso partito.

Nel 1979 viene eletto consigliere comunale di Ancona prima per MSI-DN e poi per Alleanza Nazionale, venendo più volte riconfermato.

Nel 1985 è eletto Consigliere regionale delle Marche per MSI-DN. Rieletto nell'Assemblea regionale nel 1995 per Alleanza Nazionale, con il più alto numero di preferenze in assoluto nelle Marche, viene nominato Vice Presidente del Consiglio regionale ed in seguito Consigliere segretario dell'Ufficio di Presidenza.

Nel 2000 e nel 2005 viene riconfermato consigliere regionale, diventa capogruppo di Alleanza Nazionale al Consiglio Regionale delle Marche.

Nel 2002 è nominato Coordinatore regionale di Alleanza Nazionale.

Nel 2006 è eletto alla Camera dei deputati per Alleanza Nazionale, poi rieletto nel 2008 per il Popolo della Libertà, diventa Vice Presidente della Commissione parlamentare Affari Sociali e Sanità.

Nel 2012 è tra i promotori di Fratelli d'Italia - Alleanza Nazionale a cui aderisce. Nel 2013 si candida alle elezioni politiche, ma non scatta il seggio nelle Marche e dunque non viene eletto.

È portavoce regionale delle Marche per Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale.

Si candida alle elezioni regionali marchigiane del 2015, ma non sarà eletto. Verrà invece eletto alle regionali del 2020 e verrà nominato capogruppo di Fratelli d'Italia.

Nel febbraio 2021 suscitano polemiche le sue dichiarazioni in aula su una proposta di legge legata al tema della famiglia.[1][2]

Carriera professionale[modifica | modifica wikitesto]

Dopo la maturità scientifica, si laurea in Medicina e Chirurgia all'Università degli Studi di Ancona. Nel 1984 si specializza in Psichiatria, successivamente nel 1988 presso l'Università degli Studi di Chieti in Criminologia Clinica e Psichiatria Forense e poi nel 1992 in Neurologia.

Ha frequentato per alcuni anni la Scuola di Formazione in psicoterapia e supervisione ad indirizzo analitico a Venezia con il Prof. Salomon Resnik.

Dal 1987 prima Assistente e poi Aiuto della Clinica Psichiatrica dell'Università di Ancona. Nel 1991 inizia ad organizzare il Servizio Tossicodipendenze della U.S.L. di Ancona, il SERT, e dal '93 al '95 dirige lo specifico reparto presso l'Ospedale regionale Umberto I, diventandone primario.

È stato consulente tecnico d'Ufficio dei Tribunali e delle Procure di Ancona, Pesaro, Camerino, Napoli e della Repubblica di S. Marino per numerose perizie psichiatriche.

Ha pubblicato numerosi articoli ed è stato relatore a convegni e congressi medici oltre che docente a contratto di Psichiatria Forense dell'Università di Ancona.

Nell'ambito dell'attività presso il Dipartimento di Salute mentale e il Servizio delle Tossicodipendenze ha collaborato attivamente con le associazioni di volontariato, in particolare con le Comunità terapeutiche per il disagio psichico come la Lahuen di Orvieto, di cui è stato anche sostenitore, la Reverie di Roma nonché le Comunità per le Tossicodipendenze Incontro di Don Gelmini, di San Patrignano di Rimini, la “Pars” di Corridonia (MC), l'A.v.a.p. di Pesaro, il “Centro di ascolto” di Ancona e tante altre.

Ha inoltre partecipato come docente a numerosi corsi di formazione per il volontariato sociosanitario ed in particolare a quelli dell'Avuls.

Si è occupato in particolare del disagio psichico legato alla tossicodipendenza, fra i primi ad individuare la necessità di arrivare alla definizione di protocolli terapeutici per la doppia diagnosi (comorbilità fra disturbo psichico e condotta tossicomanica) che successivamente sono stati adottati dal Ministero della Salute e da tutte le strutture per il recupero dei tossicodipendenti.

Dal marzo 2013 è rientrato in servizio come direttore del Dipartimento Dipendenze Patologiche di Ancona.

Procedimenti giudiziari[modifica | modifica wikitesto]

Il 25 dicembre 1974, mentre faceva parte del Fronte della Gioventù (gruppo politico neofascista, post-fascista o di destra radicale), spara cinque colpi e colpisce alla gamba un avversario politico, appartenente ad un movimento extraparlamentare di sinistra [3][4]. Il fatto viene successivamente amnistiato.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ "La madre deve accudire, il padre dà le regole": nuova bufera su Carlo Ciccioli, capogruppo Fdi nelle Marche, su la Repubblica, 24 febbraio 2021. URL consultato il 24 febbraio 2021.
  2. ^ Marche, l'ultima uscita del capogruppo Fdi sulla famiglia tradizionale che imbarazza anche il suo partito, su Il Fatto Quotidiano, 23 febbraio 2021. URL consultato il 24 febbraio 2021.
  3. ^ Fascista spara e ferisce uno studente (PDF), in L'unità, 27 Dicembre 1974.
  4. ^ «Carlo Ciccioli mi sparò alla gamba nella notte di Natale del ’74 Girava armato ed era un provocatore», su Cronache Maceratesi, 30 gennaio 2021. URL consultato il 24 febbraio 2021.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]