Carlo Abate

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Lapide commemorativa di Benedetto Cairoli del 1891 in piazza Garibaldi a Monza.

Carlo Abate (Milano, 20 ottobre 1859Barre, 1º agosto 1941) è stato uno scultore e anarchico italiano.[1]

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Studi e attività artistica in Italia[modifica | modifica wikitesto]

Si diplomò all'Accademia di Brera sotto la supervisione di Raffaele Casnedi, Ambrogio Borghi e M. Giuliano, e nel 1888 ne divenne nel socio onorario.[1] Di idee anarchiche, produsse, nello stile del verismo lombardo, soggetti di carattere umanitario.[1] Nel 1889 scolpì Femmina, che fu segnalata per il premio Umberto, ed espose nel 1894 alla Seconda Esposizione Triennale di Belle Arti il gruppo in gesso Panem nostrum quotidianum da nobis hodie, che si aggiudicò il premio della fondazione artistica Antonio Tantardini.[1] Nel 1890 partecipò a un concorso indetto dalla città di Pavia per erigere un monumento alla famiglia Cairoli, realizzando un bozzetto in gesso.[2] Sebbene il concorso fosse stato vinto da Enrico Cassi, l'opera di Abate venne comunque premiata dalla giuria.[2] Nel 1891 realizzò la Lapide con medaglione di Benedetto Cairoli, esposta in piazza Garibaldi a Monza.[3]

Emigrazione negli Stati Uniti[modifica | modifica wikitesto]

A causa di una epidemia nel 1894 morì la moglie, Enrichetta Corbello, e tre dei cinque figli.[4] Dopo un periodo di lutto, nel 1896 emigrò negli Stati Uniti assieme ai figli piccoli Abbondino e Marta.[4] Stabilitosi inizialmente da parenti a Quincy, si trasferì successivamente a Barre, nel quartiere italiano a Blackwell Street, dove insegnò alla numerosa colonia italiana dello Stato del Vermont presso la Barre Evening Drawing School, prima collocata nel seminterrato della Mathewson School e poi presso il Goddard Seminary.[5] Una volta che la figlia Marta compì 12 anni, i figli vennero mandati dai parenti a Quincy e Abate soggiornò presso varie pensioni prima di stabilirsi definitivamente a Blackwell Street, dove teneva il suo studio.[5]

A Barre fece parte di un collettivo anarchico che pubblicava il periodico Cronaca Sovversiva. Il principale redattore del quotidiano era Luigi Galleani, mentre Abate ne era il principale illustratore e per Cronaca Sovversiva realizzò varie stampe con blocchi di legno.[6] Tra il 1906 e il 1907, a seguito del processo a Galleani per le sue attività anarchiche, Abate assieme a altri membri del collettivo raccolse fondi per pagare la sua difesa e per continuare la pubblicazione del quotidiano.[6] Per un certo periodo Abate figurò anche come editore di Cronaca Sovversiva durante la latitanza di Galleani.[7]

Monumento dedicato a Carlo Abate a Barre

Nel 1912 Galleani si trasferì a Lynn: sebbene ciò causò un calo dell'attivismo anarchico a Barre, Abate continuò a mandare i suoi lavori per Cronaca Sovversiva e assieme a altri membri del collettivo intraprese altre iniziative di propaganda anarchica.[8] Tuttavia, a differenza di Galleani, che nel 1919 venne infine espulso dalle autorità statunitensi per la sua attività politica, Abate non ebbe particolari problemi con la giustizia e nel tempo il suo coinvolgimento nelle attività anarchiche venne meno.[7][9]

Anche dopo la sua morte venne ricordato a Barre per il suo coinvolgimento nella comunità locale: la sua attività di insegnante di disegno e scultura offriva agli studenti la possibilità di un mestiere meno pericoloso rispetto al lavoro nelle cave, che era la causa di malattie spesso mortali come la silicosi.[5][7] Fra le opere di Abate a Barre vi sono le statue all'ingresso dell'Hope Cemetery, il cimitero locale, un rilievo in marmo di George Washington nel museo cittadino e, nel Municipio, un busto di Thomas Edison.[1][7] Una statua commemorativa del primo gruppo scout statunitense, eretta a Barre nel 2018, è basata su un suo modello.[7][10][11]

In ottobre 1982 un impiegato comunale di Barre, Vico Masi, assieme a amici di origini italiane organizzò la realizzazione di una statua in memoria di Carlo Abate e degli altri immigrati italiani che lavorarono nell'industra del granito locale.[12] L'opera, intitolata The Sculptor e raffigurante uno sculture con le fattezze di Abate, fu progettata da Elmo Peduzzi e realizzata da Philip Paini da un modello di Giuliano Cecchinelli.[12] La statua venne inaugurata a ottobre 1985 presso il Dente Park della città.[12]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Data incerta[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g h i Cipriani
  2. ^ a b c Bozzetto per il monumento alla famiglia Cairoli. Eroi del Risorgimento, su Catalogo generale dei beni culturali.
  3. ^ a b Guida di Milano e provincia, Milano, Società Editrice Savallo, 1937-1938, p. XXI.
  4. ^ a b Hoyt, p. 43.
  5. ^ a b c Hoyt, p. 44.
  6. ^ a b Hoyt, p. 49.
  7. ^ a b c d e f (EN) Paul Heller, History Space: Barre sculptor and the Boy Scout monument, in Burlington Free Press, 14 ottobre 2017.
  8. ^ Hoyt, pp. 50-51.
  9. ^ Hoyt, p. 53.
  10. ^ (EN) First Boy Scout Troop in America, su The Historical Marker Database.
  11. ^ (EN) David Delcore, Barre scouting monument organizers meet their match, in Barre Montpelier Times Argus, 13 aprile 2018.
  12. ^ a b c (EN) Barre Life (PDF), Barre, Barre Granite Association, 1986.
  13. ^ a b c d e (DE) Eberhard, Kasten, Abate, Carlo, su degruyter.com.
  14. ^ L. V. Bertarelli, L'arte in Italia dai secoli più remoti ai tempi nostri: sguardo d'insieme al Piemonte, alla Lombardia e al Canton Ticino, Milano, Touring Club Italiano, 1914, p. 167.
  15. ^ (EN) George Washington at Valley Forge, (sculpture), su Art Inventories Catalog, Smithsonian American Art Museum.
  16. ^ (EN) Victory Arch, (sculpture), su Art Inventories Catalog, Smithsonian American Art Museum.
  17. ^ (EN) Thomas Edison, (sculpture), su Art Inventories Catalog, Smithsonian American Art Museum.
  18. ^ (EN) Thomas Edison, (sculpture), su Art Inventories Catalog, Smithsonian American Art Museum.
  19. ^ (EN) (Shirley Temple Relief), (sculpture), su Art Inventories Catalog, Smithsonian American Art Museum.
  20. ^ (EN) (Shirley Temple Relief), (sculpture), su Art Inventories Catalog, Smithsonian American Art Museum.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]