Carel Fabritius

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Autoritratto, 1645 c.

Carel Fabritius (Middenbeemster, 27 febbraio 1622Delft, 12 ottobre 1654) è stato un pittore olandese, tra i più dotati allievi di Rembrandt.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Fabritius, figlio di un insegnante, nacque nel polder di Beemster, appena fondato. Da principio Carel lavorò come carpentiere (= fabritius). Intorno al 1640 andò a bottega, insieme a suo fratello Barent, nello studio di Rembrandt ad Amsterdam. Nei primi anni 1650 si trasferì a Delft, ed entrò nella gilda dei pittori di Delft nel 1652. Morì giovane, in seguito all'esplosione di un magazzino di polvere da sparo che, il 12 ottobre 1654, distrusse un intero quartiere della città di Delft, dove sorgeva lo studio del pittore. Solo una dozzina di dipinti scamparono al disastro.

Fabritius Veduta di Delft (1652). Si noti la prospettiva esagerata.
Il cardellino

Di tutti gli allievi di Rembrandt, Fabritius è stato l'unico a sviluppare uno stile artistico originale. Un tipico ritratto di Rembrandt avrebbe un semplice sfondo scuro con l'oggetto definito dalla luce. Al contrario, i ritratti di Fabritius si caratterizzano per gli sfondi dai colori luminosi e materici. Allontanandosi dall'attenzione, tipica del Rinascimento, all'iconografia, Fabritius si interessò soprattutto agli aspetti tecnici della pittura. Usava armonie di colori freddi per creare le forme in uno stile luminoso.

Fabritius si è anche interessato a complessi effetti spaziali, come si può vedere nella prospettiva esagerata di Veduta di Delft con banco di venditore di strumenti musicali (1652). Egli ha anche dimostrato eccellente controllo di un pennello caricato pesantemente, come in Il cardellino (1654). Tutte queste qualità si ritrovano nelle opere dei più famosi pittori di Delft, come Vermeer e de Hooch; è probabile che Fabritius abbia esercitato su di essi una forte influenza.

Galleria di opere[modifica | modifica wikitesto]

Immagine Titolo Data Tecnica h[1] l[1] Ubicazione Note
01 La decollazione di San Giovanni Battista 1640 olio su tela 149 121 Rijksmuseum, Amsterdam
02 La resurrezione di Lazzaro 1643 olio su tela 210,5 140 Mueseo nazionale, Varsavia
03 Era che si nasconde durante la battaglia tra gli dèi e i giganti 1643 olio su tela 77 67 Museo Puškin delle belle arti, Mosca
04 Donna seduta con fazzoletto 1644 olio su tela 124 100 Art Gallery of Ontario, Toronto In precedenza attribuito a Rembrandt
05 Agar e l'angelo 1643 - 1645 olio su tela 157,5 136 Residenzgalerie, Salisburgo
06 Autoritratto con cappello 1645 olio su tela 62,4 51,1 Alte Pinakothek, Monaco di Baviera
07 Autoritratto con la camicia aperta 1645 olio su tela 65 49 Museo Boijmans Van Beuningen, Rotterdam
08 Mercurio e Argo 1645-1647 olio su tela 73,5 104 LACMA, Los Angeles
09 Mercurio e Aglauro 1645-1647 olio su tela 72,4 91,1 Museum of Fine Arts, Boston
10 Ritratto di Abraham de Potter 1649 olio su tela 68,5 57 Rijksmuseum, Amsterdam
11 Ragazza con una scopa 1651 olio su tela 107,3 91,4 National Gallery of Art, Washington da un'opera di Rembrandt
12 Veduta di Delft con banco di venditore di strumenti musicali 1652 olio su pannello telato 15,4 31,6 National Gallery, Londra
13 Autoritratto con cappello di pelliccia 1654 olio su tela 70,5 61,5 National Gallery, Londra
14 Il cardellino 1654 olio su tavola 33,5 22,8 Mauritshuis, L'Aia
15 La sentinella 1654 olio su tela 68 58 Staatliches Museum, Schwerin
16 Soldato con elmo olio su tavola 38,5 31 Groninger Museum, Groninga
17 Ritratto di anziano olio su tela Museo Granet, Aix-en-Provence

Nei media[modifica | modifica wikitesto]

Nel romanzo di Donna Tartt Il cardellino (2013) e nel film da esso tratto da John Crowley (Il cardellino, 2019), si costruisce una vicenda contemporanea attorno all'omonimo quadro, che nel film si salva, intatto, da una nuova esplosione occorsa, stavolta per un attentato terroristico, nella galleria d'arte in cui viene ospitato.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b In centimetri

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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