Caramelle avvelenate di Bradford
| Avvelenamento di massa di Bradford del 1858 | |
|---|---|
| Data | 30-31 ottobre 1858 |
| Luogo | Bradford |
| Stato | |
| Coordinate | 53°47′42″N 1°45′18″W |
| Responsabili |
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| Motivazione | utilizzo accidentale dell'ossido arsenioso per produrre caramelle |
| Conseguenze | |
| Morti | 20 circa |
| Feriti | 200+ |
Le caramelle avvelenate di Bradford furono accidentalmente prodotte il 30 ottobre 1858 nell'omonima città britannica, provocando poi un avvelenamento di massa.
Joseph Neal, uno dei principali caramellai di Bradford, senza saperlo utilizzò nella miscela per preparare i dolciumi dell'ossido arsenioso, sostanza tossica per l'uomo. Neal consegnò quindi un grande quantitativo di caramelle al venditore William Hardaker, che le smerciò nel mercato cittadino in occasione della festa di Halloween. Già nello stesso giorno in città si registrarono numerosi decessi dovuti al consumo delle caramelle avvelenate; le vittime accertate furono 20, oltre a centinaia di intossicati.
L'avvelenamento di massa di Bradford contribuì alla nascita del concetto di "sicurezza alimentare" e nel 1868 il parlamento britannico approvò il Pharmacy Act 1868,[1] prima storica regolamentazione della vendita di sostanze pericolose, mentre nel 1875 passò il Sale of Food and Drugs Act, prima legge moderna relativa al trattamento degli alimenti.[2]
Antefatti
[modifica | modifica wikitesto]La pasticceria è un'industria da sempre fiorente nel Regno Unito, e in particolare il settore delle caramelle era molto lucroso nell'Inghilterra vittoriana, in quanto costituivano un dolce di facile produzione e dal basso valore economico, risultando quindi accessibile a una grande platea di compratori, anche tra le classi meno abbienti. Alcuni caramellai, per abbattere i costi di produzione, ricorrevano tuttavia a pratiche fraudolente, come l'adulterazione della miscela per fabbricare le caramelle, riducendo la quantità di zucchero impiegatavi e sostituendolo con altre sostanze meno costose, come ad esempio il gesso o il solfato di calcio.[3]
In Inghilterra il fenomeno divenne così diffuso che la sostanza adulterante delle caramelle arrivò ad avere anche propri vocaboli, come daft,[2][3] duff, plaster e multum.[4] Joseph Neal, uno dei principali caramellai della città di Bradford, nel West Yorkshire, faceva a sua volta ricorso al daft per produrre quantitativi di dolciumi più sostanziosi e meno costosi.[2][4] In questo era assistito da un droghiere connivente, Charles Hodgson, che lo riforniva quotidianamente di gesso in polvere.[3]
L'avvelenamento
[modifica | modifica wikitesto]Per la festa di Halloween del 31 ottobre 1858 era previsto che le vendite di caramelle a Bradford aumentassero drasticamente, così Joseph Neal decise di produrne un nuovo carico il 30 ottobre. Mandò quindi un proprio garzone alla bottega di Hodgson per acquistare del gesso al fine di adulterare la miscela dolce, come faceva di consueto. Tuttavia quel giorno il droghiere era malato, e al suo posto alla bottega c'era l'assistente William Goddard, poco pratico delle merci e che, scambiando un barile con un altro, consegnò al garzone di Neal 12 libbre (5,44 kg) di polvere del tutto simile al gesso, ma che in realtà era ossido arsenioso, prodotto tossico per l'uomo e utilizzato come pesticida e per trattare il legno lavorato.[2][3][4]

Senza accorgersi del tragico errore, Neal utilizzò quindi l'arsenico per produrre la miscela delle caramelle, mischiandolo a zucchero e olio di menta piperita e producendovi 40 libbre (18 kg) di caramelle. Gli assistenti del caramellaio che lavorarono alla produzione cominciarono presto ad accusare degli strani sintomi, come dolori agli arti e improvvisi conati di vomito, ma essi non vennero collegati alla miscela che avevano maneggiato;[4] anche lo stesso Neal non si sentì bene, ma non collegò il proprio malessere alla contaminazione dei dolciumi.[2] Le caramelle furono quindi subito vendute al merciaio William Hardaker, uno dei principali venditori ambulanti di Bradford e uno dei maggiori clienti di Neal.[2][3] Al momento dell'acquisto, l'ambulante notò che le caramelle avevano un colore più scuro del solito, e Neal, per evitare una lunga contrattazione, gliele cedette a un prezzo scontato.[2][4] Hardaker riuscì quindi a smerciare un grande quantitativo di dolciumi durante il 30 ottobre, circa 5 libbre (2,26 kg) che si diffusero per tutta la città e vennero consumati dai cittadini ignari del pericolo.[2][3]
Già a partire dal 30 ottobre emersero numerosi casi sospetti di malori e morti improvvise, tutte avvenute dopo aver consumato le caramelle di Neal e Hardaker. Nella notte tra il 30 e il 31 si ebbe la prima vittima, Elijah Wright di 8 anni, il cui decesso fu inizialmente attribuito dal suo dottore John Roberts ad un caso di colera fulminante.[2] Un'ora più tardi Roberts si recò alla casa di John Scott, il cui figlio mostrava un grave e inspiegabile malore, ma il medico giunse quando ormai il ragazzo era già morto.[2] Al 31 ottobre si contavano almeno 20 vittime, tra i quali numerosi bambini, principali consumatori delle caramelle. Si ricordano, tra le famiglie colpite, i Burran; per festeggiare Halloween avevano acquistato un grande quantitativo di caramelle, e dopo averle consumate morirono i giovani Orlando (5 anni) e John Henry Burran (2 anni), mentre i genitori Mark e Maria e altri due loro ospiti risultarono gravemente intossicati, con fortissimi conati di vomito e crampi allo stomaco.[2][3] Il chirurgo John Henry Bell, chiamato a curare i Burran, dato l'inusuale numero di morti improvvise in città cominciò a sospettare un avvelenamento di massa.[2]

Le autorità di Bradford, allertate dai troppi e inspiegabili decessi, li collegarono velocemente all'incremento di vendite di caramelle, poiché molte delle vittime erano state viste comperare da William Hardaker il giorno prima.[2] Durante la notte l'ispettore William Leveratt, dopo un lieve malore causatogli dal semplice contatto cutaneo con le caramelle avvelenate, fece quindi bandire un avviso urgente alla popolazione, diffidandola dal consumare caramelle e affiggendo avvisi sanitari fino a 8 km dalla città.[2][3] La polizia risalì ad Hardaker e quindi a Neal; William Hardaker fu trovato nella sua abitazione infermo a letto, poiché anch'egli aveva consumato alcune delle caramelle di Neal, provando quindi di non essere a conoscenza della contaminazione dei dolciumi.[2][3] Il venditore stimò di aver distribuito circa un migliaio di caramelle al mercato, facendo finalmente comprendere alle autorità la gravità della situazione.[2] Dal giorno successivo, il Bradford Observer, principale quotidiano cittadino, collaborò con le autorità diffondendo gli avvisi sanitari e allertando la popolazione sull'esistenza delle caramelle avvelenate, invitando anche a segnalare i casi di morte e malori sospetti.[2]
Il dottor Bell, intuendo la presenza di arsenico nei dolciumi, sequestrò alcune caramelle e le utilizzò in degli esperimenti chimici per confermare la contaminazione. Eseguì infatti il test di Reinsch, mettendo a contatto le caramelle con sottili strisce di rame, elemento sensibile ai metalli pesanti come appunto l'arsenico. Come il dottore aveva previsto, sul rame si formò rapidamente una patina scura, indice della presenza di una sostanza adulterante di tipo metallico, in quel caso l'arsenico, che provocava sintomi compatibili con quelli mostrati dalle vittime.[2][3] In una singola caramella furono rinvenuti 0,26 g di arsenico, quantità quattro volte superiore al limite di tossicità della sostanza e potenzialmente mortale per numerosi individui.[2]
Conseguenze
[modifica | modifica wikitesto]Il bilancio finale delle vittime delle caramelle avvelenate fu di 20 morti e almeno 200 intossicati, ma c'era il forte sospetto che vi fossero molti altri decessi e individui avvelenati mai scoperti, poiché alcuni dei dolciumi contaminati furono rivenuti anche in altre città come Leeds e Bolton.[2] William Hardaker fu ritenuto estraneo alla contaminazione delle caramelle, essendosi occupato solamente della loro vendita, ma in seguito all'avvelenamento da arsenico rimase parzialmente paralizzato per il resto della vita.[2] Le autorità riconobbero invece le gravi responsabilità del caramellaio Joseph Neal, del droghiere Charles Hodgson e del suo assistente William Goddard, arrestandoli e aprendo un processo a loro carico.[2][3] I magistrati britannici riconobbero tuttavia la non-intenzionalità della contaminazione con l'arsenico, assolvendo infine tutti e tre gli imputati dall'accusa di strage.[2][3]
La sentenza dei giudici di Bradford evidenziava una grave carenza legislativa sulla sicurezza alimentare, che divenne quindi uno degli argomenti più discussi del periodo.[2][4] Tra i primi ad avvertire l'opinione pubblica del rischio di contaminazione alimentare vi era stato il chimico tedesco Friedrich Accum, che aveva denunciato già nel 1820 le pratiche fraudolente di adulterazione alimentare, ma fu solo col caso di Bradford che il grande pubblico s'interessò realmente dell'argomento.[2] Nel 1851 il parlamento britannico aveva già provato a regolamentare l'uso e la vendita dell'arsenico con l'Arsenic Act, ma con scarso successo;[5] nel 1868 quindi il parlamento approvò il Pharmacy Act, la prima legge sulla gestione delle sostanze pericolose, fino ad allora non regolamentata, e che da allora in poi sarebbero potute essere vendute e maneggiate solo da addetti con regolare licenza.[2][3] In materia di sicurezza alimentare, già nel 1860 al parlamento fu presentato l'Adulteration of Food and Drink Act, ma esso fu respinto, e solo nel 1875, diciassette anni dopo l'incidente di Bradford, il parlamento britannico fece passare il Sale of Food and Drugs Act, atto a regolamentare la vendita e il trattamento degli alimenti, fino ad allora materie del tutto prive di legislazione.[2][6] Erano le prime norme relative alla sicurezza alimentare, disciplina sviluppatasi estensivamente solo nel XX secolo.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Da non confondere con il Pharmacy Act 1852
- ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w x y z aa (EN) Lauren Potts, The Halloween sweets that poisoned Bradford, su bbc.com, 31 ottobre 2023.
- ^ a b c d e f g h i j k l m Francesca Fiorentino, Dolcetto o veleno? La strage dimenticata della caramella alla menta più letale del Regno Unito, su cultweb.it, 2 ottobre 2025.
- ^ a b c d e f Arsenico e vecchi… dolcetti. Arsenico negli alimenti, un rischio del passato?, su salepepesicurezza.it.
- ^ (EN) Parlamento britannico, Arsenic Act 1851, su legislation.gov.uk, 1851.
- ^ (EN) Parlamento britannico, Sale of Food and Drugs Act 1875, su legislation.gov.uk, 1875.
