Camponotus aethiops

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Camponotus aethiops
Camponotus aethiops
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Sottoregno Eumetazoa
Ramo Bilateria
Phylum Arthropoda
Subphylum Tracheata
Superclasse Hexapoda
Classe Insecta
Sottoclasse Pterygota
Coorte Endopterygota
Superordine Oligoneoptera
Sezione Hymenopteroidea
Ordine Hymenoptera
Sottordine Apocrita
Sezione Aculeata
Superfamiglia Vespoidea
Famiglia Formicidae
Sottofamiglia Formicinae
Genere Camponotus
Specie C. aethiops
Nomenclatura binomiale
Camponotus aethiops
(Latreille, 1798)
Nomi comuni

Formica dalla testa grossa

La formica dalla testa grossa (Camponotus aethiops, Latreille, 1798) è una formica appartenente al genere Camponotus.[1]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Camponotus aehiops è una formica di taglia medio grande, facilmente osservabile.

Mostra un caratteristico addome ingrossato, corpo con testa grande e livrea nera. Gli individui maschi e le operaie hanno una lunghezza corporea di circa 9–14 mm, mentre la femmina si distingue per mole corporea decisamente maggiore, può infatti raggiungere facilmente i 18 mm di lunghezza.[senza fonte] Il corpo, oltre ad essere completamente nero, appare liscio, poco peloso, eccezion fatta per l'addome, nel quale sono evidenti, talvolta anche ad occhio nudo, dei piccoli peli, situati per lo più nella parte terminale. Una caratteristica peculiare di queste formiche è data dalla presenza di alcuni individui aventi il capo (testa) assai più grande della media. Da questo carattere anatomico è derivato il nome comune e volgare dato a questa specie di formica dalla testa grossa.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Le colonie, diffuse in tutta Europa, nel Medio Oriente e nel Nord Africa, si possono rinvenire nei luoghi più vari, inclusi gli areali urbani, anche se solitamente proliferano nei pascoli, nei campi aperti, nei giardini e nei boschi.

Etologia[modifica | modifica wikitesto]

Si nutrono solo di sostanze zuccherine, quindi sono delle vere e proprie esperte nella coltura di afidi, considerati preziosi alleati nella produzione del ricercatissimo escremento a base di zucchero da questi emesso. Oltre che di sostanze zuccherine, il loro nutrimento include anche nettare floreale e talvolta alcuni frutti, in particolare fragole e simili, mangiandone talvolta anche i semi. Le formiche operaie comunicano fra di loro mediante il rilascio nel terreno o ambiente circostante (foglie, stecchi e simili) di feromoni, una sostanza chimica volatile che riescono a percepire mediante l'olfatto. Questa sostanza viene utilizzata per vari motivi, in particolare per inviare segnali di allerta alle compagne in caso di pericolo o per indicare il sentiero da seguire per raggiungere il cibo. Le tracce lasciate sul terreno, durante le varie esplorazioni, quasi sempre non troppo distanti dal nido, indicano il percorso in modo preciso, e forniscono una mappa alle nuove operaie in attività. Raramente attaccano altri insetti ma, in alcune occasioni, si è potuto osservare come difendano la colonia degli afidi dalle coccinelle, nemiche naturali e ghiotte predatrici di afidi. Dal formicaio, generalmente riconoscibile per la presenza di un piccolo monticello sabbioso, che emerge sul suolo circostante, le operaie addette al compito di raccolta, seguono la scia di feromoni, precedentemente rilasciata dalle operai raccoglitrici. La scia rilasciata sul terreno in genere si disperde dopo una settimana, tuttavia, specie se il cibo è abbondante, può durare anche un'intera stagione, in quanto viene continuamente rinnovata ad ogni passaggio sia delle esploratrici che delle raccoglitrici.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Camponotus aethiops, su AntWeb. URL consultato il 28 aprile 2016.

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