Campionato internazionale gran turismo 1964

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Campionato internazionale costruttori gran turismo 1964
Edizione n. 5 del Campionato internazionale gran turismo
Dati generali
Inizio16 febbraio
Termine11 ottobre
Prove20
Titoli in palio
Costruttori Divisione IBandiera dell'Italia Abarth-Simca
su 1300 Bialbero
Costruttori Divisione IIBandiera della Germania Porsche
su 356 e 904
Costruttori Divisione IIIBandiera dell'Italia Ferrari
su 250 GTO
Altre edizioni
Precedente - Successiva

Il Campionato internazionale costruttori gran turismo 1964, la cui denominazione ufficiale è International Championship for GT Manufacturers , è stata la 5ª edizione del Campionato internazionale gran turismo.

Organizzato e regolamentato dalla Federazione Internazionale dell'Automobile, tramite la Commissione Sportiva Internazionale, per le vetture gran turismo senza limiti di cilindrata suddivise in tre divisioni per ognuna delle quali viene assegnato un titolo assoluto. Si aggiudicano i titoli la Abarth-Simca per la Divisione I, la Porsche nella Divisione II, la Ferrari nella Divisione III.

Quattro prove del Campionato sono valide anche per il Challenge mondiale endurance.

Regolamento[modifica | modifica wikitesto]

Titoli assoluti

Vengono assegnati tre titoli assoluti[1] .:

  • Campionato internazionale costruttori gran turismo - Divisione I riservato ai costruttori di vetture GT1.
  • Campionato internazionale costruttori gran turismo - Divisione II riservato ai costruttori di vetture gran turismo GT2.
  • Campionato internazionale costruttori gran turismo - Divisione III riservato ai costruttori di vetture gran turismo GT3.
Altri titoli

Vengono inoltre assegnati due titoli riservati ai prototipi[1]:

  • Trofeo internazionale prototipi gran turismo entro 3.0 litri riservato ai costruttori di prototipi P3.0.
  • Trofeo internazionale prototipi gran turismo oltre 3.0 litri riservato ai costruttori di prototipi P.
Categorie

Al Campionato partecipano tre categorie di vetture raggruppate in divisioni e sottodivisioni in base alla cilindrata per un totale di 14 classi[1]:

  • Gran turismo: vetture prodotte in numero minimo di 100 esemplari all'anno senza limiti di cilindrata raggruppate in tre divisioni[2]:
GT1: vetture gran turismo divisione I con cilindrata entro 1.3 litri, ulteriormente raggruppate in tre sottodivisioni (GT1/1, GT1/2, GT1/3)
GT2: vetture gran turismo divisione II con cilindrata entro 2.0 litri, ulteriormente raggruppate in tre sottodivisioni (GT2/1, GT2/2, GT2/3)
GT3: vetture gran turismo divisione III con cilindrata oltre 2.0 litri, ulteriormente raggruppate in tre sottodivisioni (GT3/1, GT3/2, GT3/3)
  • Sport: vetture biposto con carrozzeria aperta o chiusa e motori con cilindrata massima di 3 litri, progettate e costruite per le competizioni in un numero minimo di esemplari ma dotate degli equipaggiamenti per l'uso stradale, suddivise in classi secondo la cilindrata[2]
  • Prototipi gran turismo: prototipi di vetture gran turismo con carrozzeria aperta o chiusa, senza un minimo di esemplari costruiti, senza limiti di cilindrata massima e suddivisi in classe[2]:
P3.0: prototipi con cilindrata massima entro 3.0 litri
P: prototipi con cilindrata massima oltre 3.0 litri

Costruttori[modifica | modifica wikitesto]

Resoconto[modifica | modifica wikitesto]

Risultati[modifica | modifica wikitesto]

Gara Vincitore assoluto Divisione I Divisione II Divisione III
1 Bandiera degli Stati Uniti 2000 km di Daytona Ferrari 250 GTO/64 (P. Rodríguez-P. Hill) Porsche 356 B Ferrari 250 GTO/64
2 Bandiera degli Stati Uniti 12 Ore di Sebring Ferrari 275 P (Parkes-Maglioli) Abarth-Simca 1300 Porsche 356 B Shelby Daytona
3 Bandiera dell'Italia Targa Florio Porsche 904 GTS (Pucci-Davis) Porsche 904 GTS Ferrari 250 GTO/64
4 Bandiera dell'Italia Gran Premio GT di Monza Abarth-Simca 1300 (Franco Patria) Abarth-Simca 1300
5 Bandiera del Belgio 500 km di Spa Ferrari 250 GTO/64 (Mike Parkes) Porsche 904 GTS Ferrari 250 GTO/64
6 Bandiera dell'Italia Cronoscalata della Consuma Maserati Tipo 60 (Odoardo Govoni) Abarth-Simca 1300
7 Bandiera della Germania 1000 km del Nürburgring Ferrari 275 P (Scarfiotti-Vaccarella) Abarth-Simca 1300 Porsche 904 GTS Ferrari 250 GTO/64
8 Bandiera della Germania Cronoscalata di Rossfeld Elva Mk VII (Edgar Barth) Porsche 904 GTS
9 Bandiera della Francia 24 Ore di Le Mans Ferrari 275 P (Guichet-Vaccarella) Porsche 904 GTS Shelby Daytona
10 Bandiera della Francia 12 Ore del Reims Ferrari 250 LM (G. Hill-Bonnier) Porsche 904 GTS Ferrari 250 GTO/64
11 Bandiera della Germania Cronoscalata di Freiburg Porsche 718 RS (Edgar Barth) Abarth-Simca 1300 Shelby Roadster
12 Bandiera dell'Italia Coppa Città di Enna Abarth-Simca 2000 GT (Hans Herrmann) Abarth-Simca 2000 GT
13 Bandiera del Regno Unito Tourist Trophy Ferrari 330 P (Graham Hill) Abarth-Simca 2000 GT Shelby Daytona
14 Bandiera della Svizzera Cronoscalata di Sierra Montana Ferrari 250 LM (Ludovico Scarfiotti) Abarth-Simca 1300
15 Bandiera della Germania 500 km del Nürburgring Abarth-Simca 1300 (Herrmann-Steinmetz) Abarth-Simca 1300
16 Bandiera dell'Italia Coppa Inter-Europa 2.0 Porsche 904 GTS (Rob Slotemaker) Porsche 904 GTS
17 Bandiera della Francia Tour de France Ferrari 250 GTO (Bianchi-Berger) Triumph Spitfire Porsche 904 GTS Ferrari 250 GTO
18 Bandiera degli Stati Uniti 500 km di Bridgehampton 2.0 Porsche 904 GTS (Buzzetta-Wuesthoff) Alfa Romeo Giulietta SZ Porsche 904 GTS
19 Bandiera degli Stati Uniti 500 km di Bridgehampton Scarab Mk IV (Walt Hansgen) Shelby Daytona
20 Bandiera della Francia 1000km di Parigi Ferrari 330 P (G. Hill-Bonnier) Abarth-Simca 1300 Porsche 904 GTS Ferrari 250 GTO/64

Classifiche[modifica | modifica wikitesto]

Campionato internazionale costruttori gran turismo divisione I[modifica | modifica wikitesto]

Campionato internazionale costruttori gran turismo divisione II[modifica | modifica wikitesto]

Campionato internazionale costruttori gran turismo divisione III[modifica | modifica wikitesto]

Trofeo internazionale prototipi gran turismo[modifica | modifica wikitesto]

Entro 3.0 litri
Bandiera della Germania Porsche
Oltre 3.0 litri
Bandiera della Germania Porsche

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c World Championship - final positions and tables, su wsrp.ic.cz, World Sports Racing Prototypes. URL consultato l'11 gennaio 2014 (archiviato dall'url originale l'11 novembre 2013).
  2. ^ a b c Maurizio Ravaglia e Gianni Cancellieri, Campionati internazionali di velocità - Campionato del mondo Sport Prototipi, in Enciclopedia dello Sport-Motori, Enciclopedia Italiana Treccani, 2003, pp. 145-160.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Aldo Zana, L'epopea delle Sport e Prototipi, Giorgio Nada Editore, 2011, ISBN 978-88-7911-535-3.
  • Maurizio Ravaglia & Gianni Cancellieri, Enciclopedia dello Sport-Motori, Enciclopedia Italiana Treccani, 2003.

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