Calolziocorte

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Calolziocorte
comune
Calolziocorte – Stemma
Calolziocorte – Veduta
Calolziocorte – Veduta
Calolziocorte e il lago di Olginate
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Lombardia
Provincia Lecco
Amministrazione
SindacoMarco Ghezzi (Lega Nord) dal 10-6-2018
Territorio
Coordinate45°48′N 9°26′E / 45.8°N 9.433333°E45.8; 9.433333 (Calolziocorte)
Altitudine241 m s.l.m.
Superficie9,1 km²
Abitanti13 532[2] (31-05-2023)
Densità1 487,03 ab./km²
FrazioniCalolzio, Corte, Foppenico, Lorentino, Pascolo, Rossino, Sala, Sopracornola[1]
Comuni confinantiBrivio, Carenno, Erve, Monte Marenzo, Olginate, Torre de' Busi (BG) , Vercurago
Altre informazioni
Cod. postale23801
Prefisso0341
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT097013
Cod. catastaleB423
TargaLC
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[3]
Cl. climaticazona E, 2 412 GG[4]
Nome abitanticalolziesi
PatronoSan Martino
Giorno festivo11 novembre
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Calolziocorte
Calolziocorte
Calolziocorte – Mappa
Calolziocorte – Mappa
Posizione del comune di Calolziocorte nella provincia di Lecco
Sito istituzionale
La chiesa di Santa Maria del Lavello

Calolziocorte (Calòls in dialetto bergamasco, Calòlz nella variante locale[5][6]) è un comune italiano di 13 532 abitanti, situato nella Valle San Martino e dal 1992 annesso alla provincia di Lecco, dopo essere stato precedentemente parte della provincia di Bergamo, in Lombardia.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

Clima[modifica | modifica wikitesto]

La città, pur trovandosi sulle rive del lago, ne risente relativamente dal punto di vista climatico in inverno: difatti, nel periodo da novembre a marzo le temperature scendono costantemente sotto lo zero e spesso anche sotto i -6 gradi, specialmente nei mesi di dicembre e gennaio. Rilevante è la temperatura raggiunta la notte del 6 febbraio 2012 in cui il termometro si è fermato a -12 °C. Temperature simili non si ripetevano dalla lontana nevicata del 1985. La neve è un fenomeno costante e poco intenso. La pioggia è un fenomeno consueto e abbondante. Secondo l'organizzazione meteorologica mondiale Calolziocorte, appartenendo all'area prealpina bergamasca, fa riferimento alla stazione meteorologica di Bergamo Orio al Serio[7], situata a circa di 24 km in linea d'aria dal centro del paese[8].

BERGAMO ORIO AL SERIO
(1971-2000)
Mesi Stagioni Anno
Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic InvPriEst Aut
T. max. media (°C) 6,68,613,016,421,425,328,327,823,417,611,17,27,516,927,117,417,2
T. min. media (°C) −1,10,13,36,311,014,517,317,313,89,03,4−0,3−0,46,916,48,77,9
Precipitazioni (mm) 66,154,071,587,4122,5121,291,9100,3114,3121,587,564,4184,5281,4313,4323,31 102,6
Giorni di pioggia 75791196778771927222290
Umidità relativa media (%) 75716769686868687075777874,768687471,2

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Indizi di una probabile frequentazione umana in età preistorica risultano essere i resti di alcune strutture palafitticole rinvenute presso il Lavello, località sita sulla sponda orientale del fiume Adda.

Anche in epoca preistorica, si ritiene probabile che il territorio di Calolzio fosse popolato: appare infatti di un certo rilievo la presenza di un insediamento riferibile all'età del ferro e alla cultura celtica di Golasecca (IX-V secolo a.C.) individuato presso la vicina rocca di Somasca.

Evidenti le vestigia della presenza romana risalenti all'epoca imperiale. Attraversata dalla strada pedemontana che collegava Brescia, Bergamo, Como e che varcava il fiume Adda grazie al ponte di Olginate, riferibile al III secolo d.C., l'insediamento di Calolzio acquisì importanza trovando in questa risorsa viaria la ragione del proprio sviluppo.

La prima testimonianza scritta di una località calolziese, ovvero Corte, risale all'anno 774, quando Rado de Curte compare come testimone in una pergamena bergamasca. Il personaggio sarebbe il più antico abitante di Calolziocorte di cui esista prova documentata.

Il comune di Calolziocorte fu creato nel 1927 dalla fusione dei comuni di Calolzio e di Corte, ma assunse le dimensioni attuali solo nel 1928 quando furono accorpati i comuni di Rossino e di Lorentino.

Nel 1992 il comune è passato dalla provincia di Bergamo alla nuova provincia di Lecco. Il centro della città è ad un'altitudine di 250 m s.l.m., la stazione ferroviaria a 230 m s.l.m.[9]

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con D.P.R. del 3 dicembre 2001.[10]

«Partito: nel primo, di rosso, allo scaglione diminuito, d'argento, sostenente presso il vertice due galli policromi al naturale, affrontati; nel secondo, d'oro, al castello di rosso, mattonato di argento, chiuso di nero, merlato alla guelfa, torricellato di tre pezzi, merlati di tre, la torre centrale più alta, il fastigio merlato di quattro, due merli per parte, addossati alla torre centrale e a quelle laterali, esso castello finestrato di quattro di nero, due finestre nelle torri laterali, due nel corpo del castello, ordinate in fascia, queste sormontate da cinque feritoie di nero, ordinate in fascia. Ornamenti esteriori da Comune.[11]»

La prima partizione dello scudo riprende il blasone della famiglia Benaglio. Nell'altra metà è raffigurato il castello medievale di Rossino.[12]

Il gonfalone è un drappo partito di giallo e di rosso.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Titolo di Città - nastrino per uniforme ordinaria
«Decreto del Presidente della Repubblica»
— 10 dicembre 2002[13]

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

Chiese minori[modifica | modifica wikitesto]

  • Chiesa della Madonna della Fiducia
  • Chiesa della beata Maria vergine di Lourdes
  • Chiesa di San Michele, a Foppenico
  • Chiesa della beata Maria vergine di Lourdes, a Lorentino
  • Chiesa di San Carlo, a Rossino
  • Chiesa di San Lorenzo Vecchio, a Rossino
  • Chiesa dei morti del Pascolo, a Sala
  • Chiesa sussidiaria dei Santi Cosa e Damiano, a Sala[14]

Architetture civili[modifica | modifica wikitesto]

Architetture militari[modifica | modifica wikitesto]

Aree naturali[modifica | modifica wikitesto]

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[17]

Etnie e minoranze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Gli stranieri residenti nel comune sono 1 258, ovvero il 9,2% della popolazione. Di seguito sono riportati i gruppi più consistenti[18]:

Lingue e dialetti[modifica | modifica wikitesto]

Oltre alla lingua italiana che rimane quella maggiormente utilizzata, a Calolziocorte è parlato il dialetto bergamasco, una variante appartenente al ramo orientale della lingua lombarda, che si è diffuso grazie al legame di lunga data che lega la Valle San Martino a Bergamo[19]. Le parlate locali nella zona occidentale della Valle, risentono della vicinanza a Lecco e di conseguenza il vernacolo locale presenta delle affinità con il dialetto lecchese del quale riprende diverse parole[20].

Geografia antropica[modifica | modifica wikitesto]

Frazioni[modifica | modifica wikitesto]

Come riportato nello statuto comunale, il comune è costituito da otto frazioni; ciascuna comprende anche alcune località minori, classificate come "sottonuclei" (indicate tra parentesi):

  • Calolzio (Casale, Cornello, Tovo)
  • Corte (Carsano, Gerra)
  • Foppenico (Lavello, Monastero, Serta)
  • Lorentino (Moioli)
  • Pascolo (Gallavesa)
  • Rossino (Castello, Erola, Gaggio, La Cà, Oneta)
  • Sala (Gerola, Portico, Pramerlano)
  • Sopracornola (Rigolgrosso)[1].

La frazione Rossino si caratterizza per la presenza di un castello nonché di due chiese e di un museo. Fu capoluogo della Valle San Martino dal IX al XII secolo.

Economia[modifica | modifica wikitesto]

Artigianato[modifica | modifica wikitesto]

Nel settore dell'artigianato sono molto diffuse e rinomate la produzione artigianale di attrezzi agricoli e la lavorazione del metallo.[21]

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

La stazione di Calolziocorte-Olginate

Ferrovie[modifica | modifica wikitesto]

Il paese è servito dalla stazione di Calolziocorte-Olginate ubicata alla separazione delle linee ferroviarie Lecco-Brescia e Lecco–Milano.

Strade[modifica | modifica wikitesto]

Le strade sono la strada statale 639 dei Laghi di Pusiano e di Garlate e la strada statale 36 del Lago di Como e dello Spluga.

Pista ciclopedonale[modifica | modifica wikitesto]

I comuni di Calolziocorte e Olginate sono oggi collegati tra loro anche attraverso un ponte ferroviario dismesso, la cui sorte è stata discussa per svariati anni.

Il ponte ferroviario sull'Adda venne dismesso negli anni novanta a seguito del raddoppio della linea ferroviaria Milano – Lecco, tratta Calolziocorte - Airuno. Negli anni successivi emersero diverse idee e progetti per il recupero del manufatto che collega le due sponde dell'Adda immediatamente a sud del lago di Olginate, sia per un ripristino in chiave veicolare che ciclopedonale. Tuttavia la collocazione del ponte e le sue caratteristiche strutturali suggerirono un recupero a fini ciclopedonali.

Sulle sponde del fiume sono presenti percorsi ciclabili molto frequentati. Dalla località Lavello in Comune di Calolziocorte, proseguendo verso nord lungo la sinistra orografica del fiume Adda, parte il percorso ciclopedonale che raggiunge l'area della diga in comune di Olginate, successivamente un percorso urbano attraversa la frazione Pascolo di Calolziocorte e giunge fino al lungolago di Vercurago.

Nel 2013 è stato aperto il percorso pedonale che prosegue in riva al lago e unisce Vercurago alla pista ciclopedonale che parte da Rivabella di Lecco e arriva al ponte Azzone Visconti.

Sulla sponda opposta del fiume, in Comune di Olginate, esiste un percorso ciclopedonale che procedendo verso sud raggiunge il comune di Paderno d'Adda, mentre verso nord è presente un tratto di pista ciclabile che consente il completamento del percorso, attraverso i comuni di Garlate e Pescate, fino ad arrivare allo stesso ponte Azzone Visconti.

La possibilità di sfruttare il ponte sull'Adda e le porzioni di sedime sui territori di Calolziocorte e di Olginate assicurano quindi il collegamento tra le due sponde e la realizzazione di un percorso che parte da Calolziocorte e tocca Olginate, Garlate, Pescate, Lecco, Rivabella, Vercurago e termina di nuovo a Calolziocorte, per un totale di oltre 20 km.

Sport[modifica | modifica wikitesto]

Calcio[modifica | modifica wikitesto]

La città si avvale di tre società calcistiche:

  • l'A.C. Victoria venne fondata nel 1950 e fa riferimento all'Oratorio di centro Calolziocorte. Milita nel campionato di Terza Categoria di Lecco. Da anni è impegnata nella crescita del settore giovanile. I colori sociali sono il bianco ed il blu.[22]
  • l'A.C.D. Calolziocorte venne fondata nel 1921. Milita nel girone C lombardo di Promozione. I colori sociali sono il granata ed il bianco.
  • la Polisportiva Foppenico ASD venne fondata nel 1968. Milita nel girone L lombardo di Seconda Categoria. I colori sociali sono il rosso ed il bianco

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Comune di Calolziocorte - Statuto.
  2. ^ Bilancio demografico anno 2020 (dati provvisori) - Calolziocorte, su istat.it, ISTAT. URL consultato il 4 gennaio 2020.
  3. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  4. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  5. ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani., Milano, Garzanti, 1996, p. 117, ISBN 88-11-30500-4.
  6. ^ Il toponimo dialettale è citato nel libro-dizionario di Carmelo Francia, Emanuele Gambarini (a cura di), Dizionario italiano-bergamasco, Torre Boldone, Grafital, 2001, ISBN 88-87353-12-3.
  7. ^ Archivio il Meteo, su ilmeteo.it. URL consultato il 6 agosto 2018 (archiviato il 7 agosto 2018).
  8. ^ Distanza Calolziocorte - Orio al Serio, su distanza.org. URL consultato il 27 dicembre 2018 (archiviato dall'url originale il 27 dicembre 2018).
  9. ^ Comune di Calolziocorte - Cenni storici, su comune.calolziocorte.lc.it. URL consultato il 27 dicembre 2018 (archiviato dall'url originale il 30 luglio 2018).
  10. ^ Calolziocorte, su Archivio Centrale dello Stato.
  11. ^ Comune di Calolziocorte, Regolamento per l'uso dello stemma, della bandiera comunale, della fascia tricolore e della concessione del patrocinio dell'amministrazione comunale (PDF).
  12. ^ Torre de' Busi in festa per i 30 anni dello stemma comunale. Le descrizioni dei 'simboli' dei paesi della Valle San Martino, su leccoonline.com. URL consultato il 31 ottobre 2021.
  13. ^ Comune di Calolziocorte, Tavola cronologica degli eventi, su comune.calolziocorte.lc.it.
  14. ^ a b Chiese di Calolziocorte, su chieseitaliane.chiesacattolica.it.
  15. ^ Storia, su Castello di Rossino. URL consultato il 5 luglio 2022.
  16. ^ Monumenti Calolziocorte, su comune.calolziocorte.lc.it. URL consultato il 1º novembre 2018 (archiviato dall'url originale il 12 agosto 2020).
  17. ^ Statistiche I.Stat tituto nazionale di statistica|ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
  18. ^ Bilancio Demografico e popolazione residente straniera al 1 gennaio 2020, su tuttitalia.it, ISTAT. URL consultato il 25 gennaio 2022.
  19. ^ Val San Martino Spot. Dialetto Bergamasco, su valsanmartinospot.it. URL consultato il 1º ottobre 2018 (archiviato dall'url originale il 10 agosto 2018).
  20. ^ Antonio Martinelli, La Valle San Martino nella storia, Istituto Grafico Litostampa Gorle, 1987, p. 24, ISBN non esistente.
  21. ^ Atlante cartografico dell'artigianato, vol. 1, Roma, A.C.I., 1985, p. 14.
  22. ^ A.C. VICTORIA, su acvictoria.it.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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