Calmecac

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Il Calmecac (pronunciato: kalˈmekak; "la casa della nobiltà") fu una scuola per i figli della nobiltà azteca (pīpiltin; pronunciato [piːpiltin]) attiva nel tardo periodo postclassico della storia mesoamericana.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

In questa scuola ai ragazzi veniva impartita un'educazione religiosa e militare. I calmecac erano in contrapposizione con i Tēlpochcalli (pronunciato: [teːlpotʃ'kalli]; "casa della gioventù"), in cui ai figli del ceto basso (mācēhualtin, pronunciato [maːseːwaltin]) veniva impartito un addestramento esclusivamente militare. Solo pochi di questi ultimi potevano entrare nel Calmecac, destinatari comunque dell'insegnamento di sole tematiche religiose.[1]

Il calmecac della capitale azteca, Tenochtitlán, si trovava nel centro religioso della città, ed era dedicato a Quetzalcoatl.[1]

Il calmecac era la casa degli studenti per tutta la durata dell'addestramento, che occupava i ragazzi dall'età di 5 fino ai 7 anni con scarsa gradualità: i primi erano immediatamente introdotti alle pratiche degli adulti, e i secondi sottoposte alla disciplina ed alle relative punizioni.

Agli studenti venivano insegnati i canti, i rituali, la lettura e la scrittura, il calendario (tōnalpōhualli; pronunciato [toːnalpoː'walli]) e tutte le tecniche basilari insegnate anche nel telpochcalli.

L'addestramento militare formale iniziava attorno ai 15 anni.[2]

I più promettenti figli dei nobili venivano sottoposti ad un addestramento speciale che li avrebbe portati a far parte dei guerrieri giaguaro (ōcēlōmeh; pronunciato [oːceːloːmeʔ]) o dei guerrieri aquila (cuāuhtin; pronunciato ['kʷaːwtin]) all'interno dei propri quartieri, i cuāuhcalli ([kʷaːw'kalli]).[3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Hassig (1988), p.34
  2. ^ Hassig (1988), p.35
  3. ^ Hassig (1988), p.36

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Manuel Aguilar-Moreno, Handbook to Life in the Aztec World, Oxford e New York, Oxford University Press, 2007, ISBN 978-0-19-533083-0, , OCLC 81150666.
  • J. Richard Andrews, Introduction to Classical Nahuatl, edizione rivista, Norman, University of Oklahoma Press, 2003, ISBN 0-8061-3452-6, , OCLC 50090230.
  • Ross Hassig, Aztec Warfare: Imperial Expansion and Political Control, Civilization of the American Indian series, no. 188, Norman, University of Oklahoma Press, 1988, ISBN 0-8061-2121-1, , OCLC 17106411.
  • Miguel León-Portilla, Native Mesoamerican Spirituality: Ancient myths, discourses, stories, doctrines, hymns, poems from the Aztec, Yucatec, Quiché-Maya and other sacred traditions, introduzione e note di Miguel León-Portilla; traduzioni di Miguel León-Portilla [et al.] ; prefazione di Fernando Horcasitas, New York, Paulist Press, 1980, ISBN 0-8091-0293-5, , OCLC 6450751.
  • Bernardino de Sahagún, Primeros Memoriales, Thelma D. Sullivan (traduzione inglese e paleografia del testo Nahuatl), con H.B. Nicholson, Arthur J.O. Anderson, Charles E. Dibble, Eloise Quiñones Keber e Wayne Ruwet, Civilization of the American Indians series vol. 200, parte 2, Norman, University of Oklahoma Press, 1997 [circa1558–61], ISBN 978-0-8061-2909-9, , OCLC 35848992.
  • Dirk R. Van Tuerenhout, The Aztecs: New Perspectives, ABC-CLIO's understanding ancient civilizations series, Santa Barbara (California), ABC-CLIO, 2005, ISBN 1-57607-921-X, , OCLC 57641467.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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