Cadimare
Cadimare frazione | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Comune | ![]() |
Territorio | |
Coordinate | 44°04′59″N 9°49′15″E / 44.083056°N 9.820833°E |
Altitudine | 5 m s.l.m. |
Abitanti | 900 |
Sottodivisioni | Costa, Siberia, Mattone, Piano, Pianello |
Frazioni confinanti | Marola, Fezzano |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 19131 |
Prefisso | 0187 |
Fuso orario | UTC+1 |
Nome abitanti | cadamoti |
Soprannome | Cadamà |
Cartografia | |
Cadimare è una frazione del comune di La Spezia e una delle tredici borgate marinare del Golfo della Spezia.
Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]
Situato nella parte occidentale del golfo, Cadimare è la terza località che si incontra procedendo da La Spezia verso Porto Venere, dopo Acquasanta e Marola, l'ultima frazione nel territorio comunale del capoluogo.
Confina da una parte col torrente Neto, che la separa dalla vicina Fezzano in comune di Porto Venere, dall'altra col borgo di Marola.
Si può dividere in due zone: quella costiera, che si affaccia sul seno del Golfo della Spezia e che porta il nome del paese, e la zona collinare antistante, a sua volta suddivisa nelle località Costa, Siberia, Mattone, Piano e Pianello.
Storia ed origine del nome[modifica | modifica wikitesto]
Il nome del paese si deve al suo essere, in origine, un piccolo insieme di case affacciate sul mare, da cui "Cà da mare", poi italianizzato nel nome attuale. Si riscontrano anticamente anche le varianti Cadamaria, Cademaria, Cadamari.
Le prime testimonianze sul paese si hanno in alcuni atti notarili del XIII secolo, raccolti a partire dal 1259 da Giovanni di Giona.
Col tempo il borgo si espanse sino alla costruzione, nel 1741, della chiesa di Santa Maria Nuova, poi intitolata alla Madonna del Pianto, divenuta sede parrocchiale distaccata dal vicino borgo di Marola con Bolla del 1818.
Il processo di espansione del borgo continuò grazie alla costruzione della strada, voluta dall'imperatore Napoleone Bonaparte, che collega La Spezia a Porto Venere.
Parte dei terreni del paese furono espropriati a partire dalla metà del XIX secolo e furono destinati alla costruzione dell'arsenale militare della Spezia, poi aperto nel 1869. Nel periodo delle due guerre mondiali Cadimare dapprima fu sede dei cantieri Ansaldo per la costruzione di navi militari, poi fu aeroporto militare. Come obiettivo militare subì quindi pesanti bombardamenti nel corso del secondo conflitto mondiale.
La polla d'acqua dolce[modifica | modifica wikitesto]
Una visibilissima polla d'acqua dolce e potabile di circa sei metri di diametro affiorava nell'acqua del mare nel seno di Cadimare, a poca distanza dal promontorio di San Gerolamo.
La sorgente destò la curiosità di Gerolamo de Marinis, patrizio genovese e, nel 1784, fu oggetto di studi da parte di Lazzaro Spallanzani[1].
Nonostante sia stata disturbata dalla costruzione dell'Arsenale militare, la polla può ancora oggi essere osservata quando riaffiora davanti allo stabile degli ufficiali dell'aeroporto, durante le giornate primaverili in cui soffia il vento di levante.

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Agli inizi del novecento la famiglia Faggioni, una delle più antiche famiglie della borgata, avviò un cantiere navale e in conseguenza di tale attività il borgo si è popolato in misura notevole per il grande flusso di immigrati, soprattutto di origine napoletana, che trovarono lavoro nel cantiere o in alternativa nella pesca.[2] Il maggiore flusso di immigrazione si ebbe nel periodo tra le due guerre, a partire dagli anni venti e successivamente in maniera più massiccia dopo la seconda guerra mondiale. Il cantiere oltre che una risorsa economica per le famiglie del posto divenne anche una scuola di operai e tecnici di elevata specializzazione.[2]
Durante la seconda guerra mondiale il cantiere ebbe dei rallentamenti alle proprie attività a causa della deportazione del capofamiglia Giovanni Faggioni, riprendendo la piena operatività al suo ritorno. In particolare partecipò alla trasformazione delle motonavi "Fede" e "Speranza", utilizzate dagli ebrei sopravvissuti per il loro ritorno in Israele.[2]
Nel 1968 in conseguenza del ritiro delle attività di Giovanni Faggioni il cantiere passò alla cooperativa CLEMNA di cui faceva parte Enrico Faggioni, figlio di Giovanni, che ne divenne prima direttore tecnico e poi presidente.[2]
Nel 1998 il cantiere è stato però costretto a chiudere la propria attività a causa delle sopravvenute incompatibilità delle lavorazioni con il vicinissimo centro abitato: con le dimensioni raggiunte dalle navi, le prore delle navi stesse arrivavano a lambire le abitazioni prospicienti. Le ultime realizzazioni sono state tre pattugliatori della Classe Sentinella costruiti per la Marina Militare e tre catamarani in alluminio per il trasporto passeggeri nei laghi lombardi.[2]
Oggi[modifica | modifica wikitesto]

in una foto del 1934.
A Cadimare, come la maggior parte del territorio della costa occidentale del golfo spezzino, è insediato un reparto militare.
Dapprima esisteva un idroscalo militare, oggi aeroporto dell'aeronautica intitolato al maggiore Luigi Conti. Da questo idroscalo il poeta Marinetti era solito partire per i voli che gli ispirarono il manifesto dell'Aeropittura e l'Aeropoema del Golfo della Spezia.
Sul piazzale dell'aeroporto di Cadimare, è oggi collocato un aereo Piaggio PD-808. La località ospita ancora un Centro Logistico di supporto areale dell’Aeronautica Militare[3][4], complementare all'Aeroporto di Sarzana-Luni.
Dove un tempo sorgeva il cantiere navale oggi invece è una piazza.

La borgata marinara[modifica | modifica wikitesto]
La borgata del Cadimare, i cui abitanti, sostenitori e membri dell'equipaggio sono detti cadamoti, può essere considerata la regina del Palio del Golfo, in virtù delle 26 edizioni vinte.
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Polla, o fontana d'acqua dolce, che scaturiva dal fondo e s'innalzava fino alla superficie del mare, a non molta distanza dal promontorio in parola. Questa polla destò le meraviglie di quanti, e forestieri e scienziati, visitarono il golfo della Spezia. Gerolamo de Marinis patrizio genovese chiama nobile il nostro mare per questo insigne e perpetuo miracolo di natura; quippe acquae dulcis fons e mediis salsis undis erumpit, adeo co-phsus,ut repellere valeat accedentia parva navìgia. Lo Spallanzani descrisse la polla in due lettere indirizzate a Catlo Bannet, affermando di aver attinto da quella dell'acqua dolce col mezzo d'un acconcio apparecchio inventato dal barone d'Isengard della Spezia. L'ingegnere francese Lepére nel 1808 fece un progetto per ottenere l'acqua potabile da questa polla, progetto che non fu accettato per la grande spesa che importava. Ubaldo Mazzini, Storia del Golfo della Spezia (PDF), La Spezia, Accademia lunigianese di scienze Giovanni Capellini, 1981. URL consultato il 7 gennaio 2022.
- ^ a b c d e Cadimare e il Cantiere Faggioni[collegamento interrotto]
- ^ Aeroporto di Cadimare, su archivi.polodel900.it.
- ^ Centro Logistico di Supporto Areale dell'Aeronautica Militare/Istituto U. Maddalena, su difesa.it.
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Stefano Faggioni, Storia del Paese di Cadimare, su prolococadimare.it. URL consultato il 7 gennaio 2022 (archiviato il 7 gennaio 2022).