Lurate Caccivio

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Lurate Caccivio
comune
Lurate Caccivio – Stemma
Lurate Caccivio – Veduta
Lurate Caccivio – Veduta
Vista sul centro di Lurate
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Lombardia
Provincia Como
Amministrazione
SindacoAnna Gargano (lista civica Vivere Lurate Caccivio) dal 27-5-2019 (2º mandato)
Territorio
Coordinate45°46′N 9°00′E / 45.766667°N 9°E45.766667; 9 (Lurate Caccivio)
Altitudine322 m s.l.m.
Superficie5,93 km²
Abitanti9 719[1] (31-10-2023)
Densità1 638,95 ab./km²
FrazioniCaccivio, Castello, Lurate, Monte Sinai
Comuni confinantiAppiano Gentile, Bulgarograsso, Colverde, Olgiate Comasco, Oltrona di San Mamette, Villa Guardia
Altre informazioni
Cod. postale22075
Prefisso031
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT013138
Cod. catastaleE753
TargaCO
Cl. sismicazona 4 (sismicità molto bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 587 GG[3]
Nome abitantiluratesi (Lurate), cacciviesi (Caccivio), castellesi (frazione Castello)
Patronosant'Ambrogio
Giorno festivo7 dicembre
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Lurate Caccivio
Lurate Caccivio
Lurate Caccivio – Mappa
Lurate Caccivio – Mappa
Localizzazione del comune di Lurate Caccivio nella provincia di Como
Sito istituzionale

Lurate Caccivio (Lüraa e Casciif in dialetto comasco[4][N 1], AFI: /lyˈraː/ e /kaˈʃiːf/) è un comune italiano di 9 719 abitanti[1] della provincia di Como in Lombardia. Ha una superficie territoriale con un'altimetria che varia dai 322 m s.l.m. ai 414 m s.l.m. Il 2 dicembre 2010 il Presidente della repubblica ha insignito il comune di Lurate Caccivio del titolo di città[5]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il territorio di Lurate vede già la presenza di popolazioni celtico-galliche degli Insubri in epoca pre-romana, penetrati in Italia intorno al 500 a.C. Del primitivo insediamento pre romano di Lurate non è mai emerso nulla, invece, nel secolo scorso, è stata scoperta la necropoli romana nell'area cimiteriale di San Pietro, dove sono state rinvenute alcune tombe di epoca pre-cristiana.

L'area dell'abitato venne fortemente influenzata dalla presenza dei monaci dell'abbazia di Bobbio che realizzarono l'insediamento della corte di Luriate (Luliaticam o Luriatica) le cui terre possedute dal monastero erano vastissime tanto da essere suddivise fra 23 livellari e massari e tre absentes (tenute di caccia non coltivate) da cui il nome Caccivio (Cacivi).

Nella prima metà del IX secolo il re d'Italia e futuro imperatore del Sacro Romano Impero Lotario I confermò ai monaci di Bobbio i diritti sul territorio e della corte di Luriate, menzionata nell'833 nelle Adbreviationes dell'abate Wala tra i possedimenti del monastero, corte confermata anche nelle Adbreviationes dell'862 e dell'883 e nei diplomi reali ed imperiali di Berengario I dell'888 e dell'11 settembre 903, Guido II (893) e Lamberto II (896)[6].

In seguito, Luriate divenne un feudo dell'abbazia benedettina di San Simpliciano di Milano[7] per concessione pontificia[8] e nacquero il Castello,[9] residenza dell'abate[10], e la frazione di Caccivio. Un ulteriore monastero fu costruito nell'XI secolo ai piedi del colle di Castello, tra le odierne vie Umberto I e Regina Margherita, con l'attuale "Corte del Bia" a fungere da orto[10].

Il feudo nel 1197 viene diviso fra due Comuni: quello di Lurate Abbate e quello a sud di Cacivio Comasco.

Nel XIV secolo “el locho da Luyrago de l’Abà” risultava inserito nella pieve di Appiano[8] (da un punto di vista ecclesiastico soggiacente all'arcidiocesi di Milano), mentre “Cazivio” nella pieve di Fino (ecclesiasticamente dipendente dalla Diocesi di Como).[11] Dal 1374 fin'oltre la metà del XVIII secolo, il feudo di Lurate Abbate si estese al territorio di Oltrona di San Mamette[10].

Nel XV secolo i monaci benedettini costruirono un terzo monastero, situato nella località ancor'oggi denominata "Benedetta"[10].

In periodo di Controriforma, ai benedettini fu revocata l'amministrazione delle parrocchie di Caccivio (1577), Castello (1627) e Oltrona (1633), le quali vennero affidate a tre rispettivi sacerdoti[10].

Inserite in pievi diverse anche attorno alla metà del XVII secolo, nel 1751 le comunità di Lurate Abbiate e di Caccivio risultarono far parte entrambe della pieve di Appiano.[8][11] Nello stesso anno, il comune di Lurate Abbate comprendeva già i cassinaggi di Castello[8], Monte, Benedetta e Malpaga, mentre il territorio di Caccivio si estendeva già al cassinaggio di Colombaro.[11]

La divisione comunale tra Lurate e Caccivio finì nel 1753, quando l'applicazione dei nuovi ordinamenti amministrativi emanati da Maria Teresa d'Austria sanciscono il ritorno della comunità cacciviese nel feudo benedettino di Lurate Abbate, che per l'occasione fu ridenominato "Lurate Abbate con Caccivio".[8][11] La decisione fu confermata nel 1757.[11]

Nel 1786 il comune di Lurate Abate con Caccivio seguì il destino della pieve di Appiano, inserita nella nuova Provincia di Gallarate della Lombardia austriaca.[12]

Con la secolarizzazione dei beni ecclesiastici voluta da Napoleone Bonaparte, i conventi vennero rilevati dalla famiglia Luraschi, mentre il feudo venne spartito tra i grandi proprietari terrieri dei Passalacqua, dei Rubini, dei Cagnola e dei Bellini[10]. Un decreto di riorganizzazione amministrativa del Regno d'Italia napoleonico datato 1807 sancì l'annessione, da parte di Appiano, del comune di Lurate Abbate ed uniti.[13]

La decisione fu abrogata con la Restaurazione, che comportò la ricostituzione del comune di Lurate Abate con Caccivio all'interno della provincia di Como del Regno Lombardo-Veneto.[14]

Nel 1842 e nel 1854 si verificarono due esondazioni del Lura[10] e poi nel 1951 e nel 1976.

Nel 1927 si modificò il nome del comune da "Lurate Abbate" a "Lurate Caccivio".[15]

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 25 agosto 1953.[16]

«D'azzurro, alla fascia ondata d'argento, accompagnata nel cantone destro del capo da una mitra dello stesso.»

La fascia ondata simboleggia il torrente Lura, da cui deriva il nome del Comune; la mitra ricorda la soggezione del paese all'abate di San Simpliciano di Milano.

Il gonfalone è un drappo partito di bianco e di azzurro.[17]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Titolo di Città - nastrino per uniforme ordinaria
«Decreto del Presidente della Repubblica»
— 2 dicembre 2010

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

Parrocchiale di San Martino[modifica | modifica wikitesto]

Costruita come chiesa matrice dell'antico feudo di Luriate[10], la chiesa di San Martino di Castello è attestata nella pieve di Appiano a partire dal XIV secolo, dapprima come "capella", in seguito come "rettoria" (1564) e infine come parrocchia (XVI-XVII secolo).[18] Oggetto di ampliamenti e rimaneggiamenti nel corso dei secoli[10], la chiesa deve il proprio aspetto attuale ad alcuni interventi di ristrutturazione avvenuti negli anni 1880-1885[19]. Il campanile merlato è invece del terzo decennio del XX secolo[10].

La parete esterna della chiesa ospita una lapide celebrativa dedicata al vescovo Ottone Visconti, attivo nelle lotte che videro la sua famiglia contrapposta a quella dei Torriani, il quale nel 1276 trovò rifugio a Castello dopo esser stato sconfitto a Castelseprio.[9]

Chiesa di Santa Maria Nascente

Chiesa di Santa Maria Nascente[modifica | modifica wikitesto]

Consacrata nel 1095 da papa Urbano II, la chiesa di Santa Maria Nascente fu costruita dai benedettini nel luogo che in precedenza ospitava un tempio dedicato alla dea romana Fortuna.[10] Nel corso dei secoli, la chiesa fu oggetto di numerosi ampliamenti e rimaneggiamenti,[10] l'ultimo dei quali avvenuto nel 1947.[20] Il campanile è del XVII secolo.[10]

Tra gli affreschi che ornano l'interno della chiesa, un Sant'Anna con Maria Bambina, risalente al XIV secolo[10].

Parrocchiale della Santissima Annunziata[modifica | modifica wikitesto]

La chiesa della Santissima Annunziata, che dal 1578 esercita le funzioni di parrocchiale di Caccivio,[21] fu costruita sulla base di un precedente edificio religioso del periodo medievale, dal quale deriva un affresco tuttora conservato all'interno della chiesa[10]. L'aspetto attuale si deve ad alcune ristrutturazioni avvenute nel XVIII secolo,[22] epoca a cui risale una Via Crucis collocata internamente all'edificio,[10] ove trovano posto anche una serie tele di Vanni Rossi[10]. All'esterno della chiesa, dal 1928 la facciata ospita una serie di statue[10].

Chiesa di San Luigi

Parrocchiale di San Luigi[modifica | modifica wikitesto]

Dal 1885 la chiesa di San Luigi (1880-1886[23]) ospita la sede della parrocchia di Lurate, creata nello stesso anno grazie a uno smembramento di territorio della parrocchia di Castello[10] da parte dell'arcivescovo Luigi Nazari di Calabiana.[24] All'interno, la chiesa presenta una decorazione pittorica realizzata da Eliodoro Coccoli[10].

Chiesa di San Pietro[modifica | modifica wikitesto]

Chiesa di San Pietro

La chiesa di San Pietro (XVI secolo)[25] fu costruita sulla base di un precedente edificio religioso del IX secolo con funzioni di cappella cimiteriale dei monaci benedettini[10]. All'interno, conserva un'abside decorata da un mosaico[10].

Architetture civili[modifica | modifica wikitesto]

Castello[modifica | modifica wikitesto]

La frazione di Castello deve il suo nome a un palazzo fortificato di origine altomedievale, profondamente rimaneggiato nel corso dei secoli ma edificato sulla base di un precedente vicus romano dai frati benedettini di Lurate, i quali vi stabilirono la residenza del loro abate e una serie di costruzioni di servizio.[9] Il resto dei frati, artefici della bonifica del torrente Lura, si stabilì invece in un convento situato più a valle, nella località tuttora battezzata "Benedetta".[9]

Situato in posizione dominante, il "Castello dell'Abate" era dotato di una cinta muraria e di una torre merlata a coramento piano (tipico simbolo guelfo), quest'ultima parzialmente demolita nel XIX secolo.[9]

Dell'antico castello rimangono oggi poche tracce, tra cui alcune sale di rappresentanza dell'abate nell'ala meridionale del complesso edilizio.[9]

Altro[modifica | modifica wikitesto]

  • Cascina Benedetta,[26] situata laddove nel XV secolo i monaci benedettini avevano costruirono uno dei loro monasteri[10].

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Demografia pre-unitaria[modifica | modifica wikitesto]

Demografia post-unitaria[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[27]

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

Strade[modifica | modifica wikitesto]

Lurate Caccivio è attraversata dalla via Varesina, (Strada statale 342 Briantea) e dalla strada provinciale 24

Ferrovie e tranvie[modifica | modifica wikitesto]

Dal 1885 al 1966 la località era servita dalla Stazione di Lurate Caccivio, posta lungo la Ferrovia Como-Varese; la stessa veniva incrociata, per mezzo di un sovrappasso appositamente costruito[28], dalla Tranvia Como-Appiano Gentile-Mozzate, attiva fra il 1910 e il 1955, che serviva anch'essa la zona con due fermate denominate "Lurate Caccivio" e "Caccivio"[29] (con la prima di queste due fermate attiva già nel 1908[10]).

Altro[modifica | modifica wikitesto]

Il primo allacciamento di Lurate Caccivio alla linea del telefono risale al 1899[10]. Quattro anni più tardi fu la volta della prima illuminazione elettrica delle strade[10]. Per la costruzione dell'acquedotto comunale fu invece necessario attendere fino al 1931[10].

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
13 giugno 1999 11 giugno 2004 Giuseppe Fogliani Centro sindaco
12 giugno 2004 6 giugno 2009 Emilio Botta Lista Civica sindaco
7 giugno 2009 24 maggio 2014 Rocco Palamara Il Popolo della Libertà sindaco
25 maggio 2014 25 maggio 2019 Anna Gargano lista civica Vivere Lurate Caccivio sindaco
26 maggio 2019 in carica Anna Gargano lista civica Vivere Lurate Caccivio sindaco

Gemellaggi[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Annotazioni[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Per il dialetto comasco, si utilizza l'ortografia ticinese, introdotta a partire dal 1969 dall'associazione culturale Famiglia Comasca nei vocabolari, nei documenti e nella produzione letteraria.

Fonti[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 30 novembre 2020 (dato provvisorio).
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani., Milano, Garzanti, 1996, p. 365, ISBN 88-11-30500-4.
  5. ^ Città di Lurate Caccivio, su comune.luratecaccivio.co.it. URL consultato il 21 gennaio 2011 (archiviato dall'url originale il 26 giugno 2015).
  6. ^ Cipolla, Buzzi, Vol I, pp. 138, 140, 189, 206, 233, 234, 244, 247, 252, 275, 278, 324, 329 ss., 333, Vol. II p. 46, vol.III, pp. 58, 100, 234 (indice).
  7. ^ TCI, Guida d'Italia [...], p. 283.
  8. ^ a b c d e Comune di Lurate Abbate, sec. XIV - 1757 – Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 7 maggio 2020.
  9. ^ a b c d e f Castelli della Lombardia, provincia di Como, Lurate Caccivio, Castello dell'Abate, su mondimedievali.net. URL consultato il 18 aprile 2020.
  10. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w x y z aa Borghese, pp. 279-280.
  11. ^ a b c d e Comune di Caccivio, sec. XIV - 1757 – Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 7 maggio 2020.
  12. ^ a b Comune di Lurate Abbate, 1757 - 1797 – Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 7 maggio 2020.
  13. ^ a b c d Comune di Lurate Abbate, 1798 - 1809 – Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 7 maggio 2020.
  14. ^ a b Comune di Lurate Abbate, 1816 - 1859 – Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 7 maggio 2020.
  15. ^ a b Comune di Lurate Caccivio, 1859 - [1971] – Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 7 maggio 2020.
  16. ^ Lurate Caccivio, decreto 1953-08-25 DPR, concessione di stemma e gonfalone, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 31 ottobre 2022.
  17. ^ Comune di Lurate Caccivio, Statuto, Art. 4 - Gonfalone e stemma.
  18. ^ Parrocchia di San Martino, sec. XVI - [1989] – Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 7 maggio 2020.
  19. ^ Chiesa di S. Martino - complesso, Via Vittorio Emanuele II - Lurate Caccivio (CO) – Architetture – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 7 maggio 2020.
  20. ^ Chiesa di S. Maria Nascente, Via Regina Margherita - Lurate Caccivio (CO) – Architetture – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 7 maggio 2020.
  21. ^ Parrocchia della Santissima Annunciata, 1578 - [1989] – Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 7 maggio 2020.
  22. ^ Chiesa della S.ma Annunziata - complesso, Via XX Settembre - Lurate Caccivio (CO) – Architetture – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 7 maggio 2020.
  23. ^ Chiesa di S. Luigi - complesso, Via Umberto I - Lurate Caccivio (CO) – Architetture – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 7 maggio 2020.
  24. ^ Parrocchia di San Luigi, 1885 - [1989] – Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 7 maggio 2020.
  25. ^ Chiesa di S. Pietro, Via Rossini - Lurate Caccivio (CO) – Architetture – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 7 maggio 2020.
  26. ^ Cascina Benedetta, Via Caio Plinio, 69,71 (P) - Lurate Caccivio (CO) – Architetture – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 7 maggio 2020.
  27. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
  28. ^ Franco Castiglioni, Gianpietro Dall’Olio, Centoventi anni di "Traversata", in I Treni, anno XXVII, n. 286, Salò, Editrice Trasporti su Rotaie, ottobre 2006, pp. 14-21, ISSN 0392-4602 (WC · ACNP).
  29. ^ Francesco Ogliari, Como nella scienza e nei trasporti, TIBB, Edizione speciale fuori commercio, Milano, novembre 1987.
  30. ^ a b Pagina gemellaggi sul sito ufficiale, su comune.luratecaccivio.co.it. URL consultato il 3 febbraio 2017 (archiviato dall'url originale il 4 febbraio 2017).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Carlo Cipolla, Giulio Buzzi, Codice diplomatico del monastero di S. Colombano di Bobbio fino all'anno MCCVIII - Edizioni 52-53-54 di Fonti per la storia d'Italia pubblicate dall'Istituto storico italiano, Roma, Tip. del Senato, Palazzo Madama, 1918.
  • Annalisa Borghese, Lurate Caccivio, in Il territorio lariano e i suoi comuni, Milano, Editoriale del Drago, 1992, pp. 279-280.
  • Touring Club Italiano (a cura di), Guida d'Italia - Lombardia (esclusa Milano), Milano, Touring Editore, 1999, ISBN 88-365-1325-5.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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