Profesionalen Futbolen Klub CSKA

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PFK CSKA
Calcio
Червените (Červenite, "i rossi")
Армейците (Armejcite, "i soldati")
Segni distintivi
Uniformi di gara
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Casa
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Trasferta
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Terza divisa
Colori sociali Rosso
Dati societari
Città Sofia
Nazione Bandiera della Bulgaria Bulgaria
Confederazione UEFA
Federazione BFS
Campionato Părva liga
Fondazione 1948
Presidente Bandiera della Bulgaria Dimităr Penev
Allenatore Bandiera della Serbia Nestor El Maestro
Stadio Stadio dell'Esercito bulgaro
(22 015 posti)
Sito web www.cska.bg
Palmarès
Titoli nazionali 31 Campionati bulgari
Trofei nazionali 21 Coppe di Bulgaria
4 Supercoppe di Bulgaria
Stagione in corso
Si invita a seguire il modello di voce

Il Profesionalen Futbolen Klub CSKA[1] (in bulgaro Професионален Футболен Клуб ЦСКА?), noto semplicemente come CSKA Sofia, è una squadra di calcio bulgara con sede nella città di Sofia. Fa storicamente parte della polisportiva OSK CSKA Sofia che, tra l'altro, comprende il CSKA Sofia (uomini) e il CSKA Sofia (donne), squadre di pallavolo maschile e femminile, e il PBK CSKA Sofia, squadra di pallacanestro.

Il PFK CSKA Sofia gioca le partite casalinghe allo Stadio dell'Esercito bulgaro di Sofia (22 015 posti) e milita nella Părva liga, la massima serie del campionato bulgaro di calcio.

Nel suo palmarès può vantare la vittoria di 31 campionati bulgari, 21 Coppe di Bulgaria e 4 Supercoppe di Bulgaria. A livello internazionale i massimi risultati sono stati due semifinali nella Coppa dei Campioni ed un'altra in Coppa delle Coppe.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il club nasce ufficialmente il 5 maggio 1948 col nome di Septemvri pri CDV dall'unione del Septemvri Sofia con la Centralnia Dom na Voiskata.

Le lontane origini risalgono al 28 ottobre 1923 quando dalla fusione delle società calcistiche Atletik Sofija e Slava Sofija, sotto il patrocinio del ministero della guerra, venne creata la società AS-23, abbreviazione di Sporten Klub Atletik Slava 1923, vincitrice di un campionato nel 1931 allora denominato "Dăržavno părvenstvo po futbol" (Coppa di Stato di Calcio), e di una Coppa dello Zar nel 1941.

La squadra giocava le sue partite casalinghe all'Atletik Park, ultimato nel 1938 che sorgeva dove attualmente si trova lo stadio Bǎlgarska Armija.[2]

Il 9 novembre 1944 dalla fusione tra l'AS-23 con lo Šipka Pobeda e lo Spartak Poduene venne costituito lo Čavdar Sofia, che nel febbraio 1948 divenne Centralnia Dom na Voiskata (Casa Centrale dell'esercito) conosciuta con l'acronimo CDV, e con la fusione del maggio 1948 diede vita al "Septemvri pri CDV", squadra che giocò la sua prima partita il 19 maggio 1948, contro lo Slavia Sofia pareggiando 1-1. Nello stesso anno vinse il suo primo campionato battendo nella finale gli eterni rivali del Levski Sofia, in quella che fu l'ultima edizione del campionato bulgaro con la denominazione di "Severobulgarska".

Con la riforma dei campionati, la nuova denominazione del campionato bulgaro nella stagione 1948-49 divenne "Republikanska futbolna divizija" (Divisione Calcio Repubblicana) con l'introduzione del girone unico nazionale formato da 10 squadre. In quel campionato il Septemvri Sofija venne separato dal CDV, che ereditò il titolo sportivo del Septemvri pri CDV.

Nel 1950 il campionato bulgaro cambiò denominazione in "A Republikanska futbolna grupa" e nello stesso anno anche il Septemvri pri CDV cambiò nome in Narodna Vojska (Esercito Popolare) per poi ricambiarlo in Centralen Dom na Narodnata Voiska (Casa Centrale dell'Esercito Popolare), abbreviato con l'acronimo CDNV, nel 1951.

Negli anni cinquanta la squadra vinse 9 titoli nazionali e 3 Coppe di Bulgaria, vincendo entrambi nel 1951, nel 1954 e nel 1955. Nel 1953 la squadra cambiò la sua denominazione in Otbor na Sofijskija Garnizon (Squadra della Guarnigione de Sofía), che venne nuovamente cambiata nel 1954 in Centralen Dom na Narodnata Armija (Casa Centrale dell'Armata Popolare), abbreviato in CDNA, denominazione che mantenne fino al 1962.

La squadra fece il suo esordio nelle competizioni europee nel 1956 partecipando alla Coppa dei Campioni e sconfiggendo agli ottavi di finale la Dinamo Bucarest, ma nel turno successivo fu eliminata dalla Stella Rossa. Partecipò consecutivamente ad altre tre manifestazioni continentali per club, tutte concluse senza passare il turno.

Negli anni sessanta il CDNA continuò la scia di vittorie del decennio precedente, vincendo 4 campionati e 3 Coppe. In ambito europeo partecipa alla Coppa dei Campioni nel 1960-61, dove eliminò nel primo turno la Juventus, ribaltando con un 4-1 casalingo il 2-0 subito nell'andata a Torino, e nel 1961-62, fermandosi al primo turno.

A seguito della fusione con la società DSO (Dobrovolna Sportna Organizacija) Červeno Zname (Organizzazione Sportiva Volontaria Bandiera Rossa), nel 1962, la denominazione venne cambiata in Centralen Sporten Klub na Armijata Červeno Zname (Club Sportivo Centrale Bandiera Rossa dell'Esercito), abbreviato in CSKA Červeno Zname.

Nella Coppa dei Campioni 1966-1967 il CSKA compie il suo massimo cammino in una competizione europea raggiungendo le semifinali, dove venne eliminato dall'Inter. La squadra italiana vinse 1-0 la partita di spareggio, dopo che entrambe le partite si erano concluse sull'1-1. Verso la fine del decennio venne ingaggiato Petăr Žekov, scarpa d'oro nel 1969 e capocannoniere del campionato per quattro volte con il CSKA.

Nel 1968 il CSKA si fuse dopo diciannove anni di nuovo con il Septemvri Sofija, che nel 1960 riuscì a vincere una Coppa di Bulgaria, cambiando la denominazione in CSKA Septemvrijsko Zname (CSKA Bandiera di Settembre), unione che sarebbe durata fino al 1988, anno in cui il Septemvri Sofija tornò ad essere definitivamente indipendente.

Il CSKA nel 1973

All'inizio degli anni settanta il CSKA vince 3 titoli consecutivi tra il 1971 e il 1973. Nel 1973 partecipa alla Coppa dei Campioni dove viene eliminato dai futuri campioni del Bayern Monaco nei quarti, ma nel turno precedente riesce ad eliminare l'Ajax, squadra che aveva vinto consecutivamente le ultime tre edizioni.

Gli anni ottanta si aprono con altri quattro campionati vinti consecutivamente. In Coppa dei Campioni il club elimina al primo turno dell'edizione 1980-81 i campioni in carica del Nottingham Forest, per poi essere eliminato solo nei quarti di finale dai futuri vincitori della manifestazione, il Liverpool, che nella stagione successiva ritrovano i bulgari ai quarti e vengono eliminati, prima che il CSKA esca sconfitto dalla semifinale contro il Bayern Monaco.

Il CSKA con la Coppa di Bulgaria vinta nel 2010-2011

Il 18 giugno 1985 la finale della Coppa di Bulgaria tra il CSKA Sofia e i rivali del Levski Sofia finisce in rissa e le due squadre vengono espulse dal campionato e sciolte. Il CSKA Sofia viene rifondato con il nome di CFKA Sredec e riammesso al campionato. Nell'edizione 1988-1989 della Coppa delle Coppe raggiunge la semifinale, dove viene eliminato dai futuri campioni del Barcellona. In campionato si aggiudica il venticinquesimo titolo bulgaro. Nella stagione 1989-1990 la squadra riprende la denominazione di CSKA, confermando il titolo vinto la stagione precedente. Nello stesso anno vince la prima edizione della Supercoppa di Bulgaria.

Negli anni novanta il CSKA si aggiudica per altre due volte il campionato, nel 1991-1992 e nel 1996-1997, e per tre volte la Coppe di Bulgaria, nel 1992-1993, nel 1996-1997 e nel 1998-1999.

Nella stagione 2002-2003 il CSKA vince il ventinovesimo titolo e nella stagione 2004-2005 il trentesimo. Nel dicembre 2006 la squadra viene acquistata da Lakshmi Mittal, magnate indiano leader mondiale dell'industria dell'acciaio, e uno dei suoi figli, Pramod Mittal, ne diventa presidente. Nella stagione 2007-2008 la squadra vince il campionato, ma viene esclusa dalla UEFA Champions League a causa dei debiti contratti con lo stato e con le banche. Nelle edizioni di Europa League 2009-2010 e 2010-2011 la squadra si qualifica alla fase a gironi, ma in entrambe le edizioni conclude il girone in ultima posizione, venendo eliminato. Nella stagione 2010-2011 vince per la diciannovesima volta la Coppa di Bulgaria e successivamente mette in bacheca per la quarta volta Supercoppa di Bulgaria.

Rifondazione[modifica | modifica wikitesto]

A causa dei debiti con il fisco bulgaro, al termine della stagione 2014-2015 la società fallisce e viene retrocessa nella terza divisione nazionale.[3] Nella stagione 2015-2016 chiude al primo posto il girone sud-ovest della terza divisione, con 31 vittorie e un pareggio in 32 partite, e viene promosso. Tramite un'ardita operazione finanziaria, in estate acquisisce la struttura societaria del Liteks Loveč, club a sua volta con problemi disciplinari, nel quale trasferisce la propria azienda sportiva, mentre il vecchio asset societario del CSKA viene sganciato in una bad company avviata al fallimento. Tutta questa operazione avviene sotto l'attenzione della federcalcio bulgara, che a sua volta scioglie la vecchia Lega calcio sostituita dalla Părva Profesionalna Futbolna Liga, cui il nuovo CSKA viene affiliato con una wild card, riportandolo così già nel massimo campionato. Nella stagione 2017-2018 il club termina secondo in campionato alle spalle del Ludogorec. Dalla Coppa di Bulgaria, dopo aver eliminato il Ludogorec, esce in semifinale contro i rivali del Levski Sofia.

Cronistoria[modifica | modifica wikitesto]

Cronistoria del Profesionalen Futbolen Klub CSKA
  • 1948 - 5 maggio: fondazione del club
  • 1948 Bandiera della Bulgaria Campione di Bulgaria (1º titolo).
  • 1948-49 · 2º in Republikanska futbolna diviziya.
Finalista in Coppa di Bulgaria.

  • 1950 · 4º nella A PFG.
Finalista in Coppa di Bulgaria.
  • 1951 Bandiera della Bulgaria Campione di Bulgaria (2º titolo).
Vince la Coppa di Bulgaria (1º titolo).
  • 1952 Bandiera della Bulgaria Campione di Bulgaria (3º titolo).
  • 1953 · 2º nella A PFG.
  • 1954 Bandiera della Bulgaria Campione di Bulgaria (4º titolo).
Vince la Coppa di Bulgaria (2º titolo).
  • 1955 Bandiera della Bulgaria Campione di Bulgaria (5º titolo).
Vince la Coppa di Bulgaria (3º titolo).
  • 1956 Bandiera della Bulgaria Campione di Bulgaria (6º titolo).
  • 1957 Bandiera della Bulgaria Campione di Bulgaria (7º titolo).
Eliminato nei quarti della Coppa dei Campioni.
  • 1958 Bandiera della Bulgaria Campione di Bulgaria (8º titolo).
Eliminato nel turno preliminare della Coppa dei Campioni.
  • 1958-59 Bandiera della Bulgaria Campione di Bulgaria (9º titolo).
Eliminato nel primo turno della Coppa dei Campioni.
  • 1959-60 Bandiera della Bulgaria Campione di Bulgaria (10º titolo).
Eliminato nel turno preliminarei della Coppa dei Campioni.

  • 1960-61 Bandiera della Bulgaria Campione di Bulgaria (11º titolo).
Vince la Coppa di Bulgaria (4º titolo).
Eliminato nel primo turno della Coppa dei Campioni.
  • 1961-62 Bandiera della Bulgaria Campione di Bulgaria (12º titolo).
Eliminato nel turno preliminare della Coppa dei Campioni.
Eliminato nel primo turno della Coppa dei Campioni.
Vince la Coppa di Bulgaria (5º titolo).
  • 1965-66 Bandiera della Bulgaria Campione di Bulgaria (13º titolo).
Finalista in Coppa di Bulgaria.
Eliminato nel secondo turno della Coppa delle Coppe.
Semifinalista nella Coppa dei Campioni.
  • 1967-68 · 2º nella A PFG.
  • 1968-69 Bandiera della Bulgaria Campione di Bulgaria (14º titolo).
Vince la Coppa di Bulgaria (6º titolo).
Finalista in Coppa di Bulgaria.
Eliminato nel primo turno della Coppa dei Campioni.

  • 1970-71 Bandiera della Bulgaria Campione di Bulgaria (15º titolo).
Eliminato nel secondo turno della Coppa delle Coppe.
  • 1971-72 Bandiera della Bulgaria Campione di Bulgaria (16º titolo).
Vince la Coppa di Bulgaria (7º titolo).
Eliminato nel secondo turno della Coppa dei Campioni.
  • 1972-73 Bandiera della Bulgaria Campione di Bulgaria (17º titolo).
Vince la Coppa di Bulgaria (8º titolo).
Eliminato nel secondo turno della Coppa dei Campioni.
Vince la Coppa di Bulgaria (9º titolo).
Eliminato nei quarti della Coppa dei Campioni.
  • 1974-75 Bandiera della Bulgaria Campione di Bulgaria (18º titolo).
Eliminato nel primo turno della Coppa delle Coppe.
  • 1975-76 Bandiera della Bulgaria Campione di Bulgaria (19º titolo).
Finalista in Coppa di Bulgaria.
Eliminato nel primo turno della Coppa dei Campioni.
Eliminato nel primo turno della Coppa dei Campioni.
Finalista in Coppa di Bulgaria.
Eliminato nel primo turno della Coppa UEFA.
Eliminato nel primo turno della Coppa UEFA.
  • 1979-80 Bandiera della Bulgaria Campione di Bulgaria (20º titolo).
Eliminato nel primo turno della Coppa UEFA.

  • 1980-81 Bandiera della Bulgaria Campione di Bulgaria (21º titolo).
Eliminato nei quarti della Coppa dei Campioni.
  • 1981-82 Bandiera della Bulgaria Campione di Bulgaria (22º titolo).
Semifinalista nella Coppa dei Campioni.
  • 1982-83 Bandiera della Bulgaria Campione di Bulgaria (23º titolo).
Vince la Coppa di Bulgaria (10º titolo).
Eliminato nel secondo turno della Coppa dei Campioni.
Eliminato nel secondo turno della Coppa dei Campioni.
Vince la Coppa di Bulgaria (11º titolo).
Eliminato nel secondo turno della Coppa UEFA.
Finalista in Coppa di Bulgaria.
  • 1986-87 Bandiera della Bulgaria Campione di Bulgaria (24º titolo).
Vince la Coppa di Bulgaria (12º titolo).
Eliminato nel primo turno della Coppa UEFA.
Vince la Coppa di Bulgaria (13º titolo).
Eliminato nel primo turno della Coppa dei Campioni.
  • 1988-89 Bandiera della Bulgaria Campione di Bulgaria (25º titolo).
Vince la Coppa di Bulgaria (14º titolo).
Semifinalista nella Coppa delle Coppe.
  • 1989-90 Bandiera della Bulgaria Campione di Bulgaria (26º titolo).
Vince la Supercoppa di Bulgaria (1º titolo).
Finalista in Coppa di Bulgaria.
Eliminato nei quarti della Coppa dei Campioni.

Eliminato nel secondo turno della Coppa dei Campioni.
  • 1991-92 Bandiera della Bulgaria Campione di Bulgaria (27º titolo).
Eliminato nel secondo turno della Coppa UEFA.
Vince la Coppa di Bulgaria (15º titolo).
Eliminato nel primo turno della Champions League.
Eliminato nel secondo turno della Coppa delle Coppe.
Eliminato nel primo turno della Coppa UEFA.
  • 1995-96 · 5º nella A PFG.
  • 1996-97 Bandiera della Bulgaria Campione di Bulgaria (28º titolo).
Vince la Coppa di Bulgaria (16º titolo).
Finalista in Coppa di Bulgaria.
Eliminato nel primo turno preliminare della Champions League.
Vince la Coppa di Bulgaria (17º titolo).
Eliminato nel secondo turno della Coppa UEFA.
Eliminato nel primo turno della Coppa UEFA.

Eliminato nel primo turno della Coppa UEFA.
Finalista in Coppa di Bulgaria.
Eliminato nel secondo turno della Coppa UEFA.
  • 2002-03 Bandiera della Bulgaria Campione di Bulgaria (29º titolo).
Eliminato nel primo turno della Coppa UEFA.
Finalista in Coppa di Bulgaria.
Eliminato nel primo turno della Coppa UEFA.
Eliminato nel terzo turno preliminare della Champions League.
  • 2004-05 Bandiera della Bulgaria Campione di Bulgaria (30º titolo).
Finalista in Coppa di Bulgaria.
Eliminato nel primo turno della Coppa UEFA.
Vince la Coppa di Bulgaria (18º titolo).
Eliminato nel terzo turno preliminare della Champions League.
Eliminato nella fase a gruppi della Coppa UEFA.
Vince la Supercoppa di Bulgaria (2º titolo).
Eliminato nel primo turno della Coppa UEFA.
  • 2007-08 Bandiera della Bulgaria Campione di Bulgaria (31º titolo).
Eliminato nel primo turno della Coppa UEFA.
Vince la Supercoppa di Bulgaria (3º titolo).
Eliminato nella fase a gruppi dell'Europa League.

Vince la Coppa di Bulgaria (19º titolo).
Eliminato nella fase a gruppi dell'Europa League.
Vince la Supercoppa di Bulgaria (4º titolo).
Eliminato nei playoff dell'Europa League.
Eliminato nel secondo turno preliminare dell'Europa League.
  • 2013-2014 · 3° nella A PFG, 2° in Poule Scudetto.
Eliminato nel secondo turno preliminare dell'Europa League.
  • 2014-2015 · 2° nella A PFG, 5° in Poule Scudetto.
  • 2015 · La società fallisce e viene retrocessa in terza divisione.
  • 2015-2016 · Vincitore del girone sud-ovest della V AFG e promosso.
Vince la Coppa di Bulgaria (20º titolo).
  • 2016 • La dirigenza acquisisce la struttura legale del Litex Lovech, nella quale trasferisce l’azienda sportiva del CSKA, abbandonando al fallimento la propria vecchia società. La Federcalcio bulgara riconosce l’operazione ripescando il rinnovato club nel massimo campionato.
  • 2016-2017 · 3° in PFG, 2° in Poule Scudetto.
  • 2017-2018 · 2° in PFG, 2° in Poule Scudetto.
  • 2018-2019 · 2° in PFG, 2° in Poule Scudetto.
Eliminato nel terzo turno preliminare dell'Europa League.
Eliminato nel terzo turno preliminare di Europa League.
Fase a gironi di Europa League.
Fase a gironi di Europa Conference League.

Cronologia dei nomi[modifica | modifica wikitesto]

  • Septemvri pri CDV dal 1947 al 1949.
  • Narodna Vojska nel 1950.
  • CDNV dal 1951 al 1952.
  • Otbor na Sofijskija Garnizon nel 1953.
  • CDNA dal 1954 al 1962.
  • CSKA Červeno Zname dal 1962 al 1968.
  • CSKA Septemvrijsko Zname dal 1968 al 1985.
  • CFKA Sredec dal 1985 al 1989
  • CSKA dal 1989.

Colori e simboli[modifica | modifica wikitesto]

Divisa[modifica | modifica wikitesto]

  • Casa: maglia rossa, calzoncini rossi, calzettoni rossi.
  • Trasferta: maglia bianca, calzoncini bianchi, calzettoni bianchi.
  • Terza divisa: maglia nera, calzoncini neri, calzettoni neri.

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Società[modifica | modifica wikitesto]

Di seguito gli sponsor tecnici e ufficiali che si sono legati alla società.

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Giocatori[modifica | modifica wikitesto]

Dimitar Berbatov con la Maglia del Manchester United

Diversi campioni hanno vestito in passato la maglia del CSKA Sofia. I più celebri sono stati Dimitar Berbatov e Hristo Stoichkov.

Le singole voci sono elencate nella Categoria:Calciatori del P.F.K. CSKA Sofija.

Allenatori[modifica | modifica wikitesto]

Le singole voci sono elencate nella Categoria:Allenatori del P.F.K. CSKA Sofija.
Nome Naz dal al Vittorie
Hristo Janev Bandiera della Bulgaria 26 giugno 2015 21 agosto 2016 1 Coppa di Bulgaria
1 campionato di terza divisione
Edward Iordănescu Bandiera della Romania 24 agosto 2016 27 novembre 2016
Stamen Belčev Bandiera della Bulgaria 28 novembre 2016 1º maggio 2018
Hristo Janev (caretaker) Bandiera della Bulgaria 1 maggio 2018 20 maggio 2018
Nestor El Maestro Bandiera della Serbia 6 giugno 2018 7 febbraio 2019
Ljuboslav Penev Bandiera della Bulgaria 8 febbraio 2019 3 maggio 2019
Dobromir Mitov Bandiera della Bulgaria 3 maggio 2019 21 luglio 2019
Ljupko Petrović Bandiera della Serbia 21 luglio 2019 2 ottobre 2019
Dobromir Mitov (ad interim) Bandiera della Bulgaria 2 ottobre 2019 7 ottobre 2019
Miloš Kruščić Bandiera della Serbia 7 ottobre 2019 2 luglio 2020
Stamen Belčev Bandiera della Bulgaria 2 luglio 2020 25 ottobre 2020
Daniel Morales (ad interim) Bandiera del Brasile 26 ottobre 2020 11 novembre 2020
Bruno Akrapović Bandiera della Bosnia ed Erzegovina 11 novembre 2020 28 marzo 2021
Lyuboslav Penev Bandiera della Bulgaria 28 marzo 2021 26 luglio 2021 1 Coppa di Bulgaria
Stoycho Mladenov Bandiera della Bulgaria 26 luglio 2021

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Competizioni nazionali[modifica | modifica wikitesto]

1948, 1951, 1952, 1954, 1955, 1956, 1957, 1958, 1958-1959, 1959-1960, 1960-1961, 1961-1962, 1965-1966, 1968-1969, 1970-1971, 1971-1972, 1972-1973, 1974-1975, 1975-1976, 1979-1980, 1980-1981, 1981-1982, 1982-1983, 1986-1987, 1988-1989, 1989-1990, 1991-1992, 1996-1997, 2002-2003, 2004-2005, 2007-2008
1951, 1954, 1955, 1961, 1965, 1969, 1972, 1973, 1974, 1982-1983, 1984-1985, 1986-1987, 1987-1988, 1988-1989, 1992-1993, 1996-1997, 1998-1999, 2005-2006, 2010-2011, 2015-2016, 2020-2021
1989, 2006, 2008, 2011
2015-2016

Altri piazzamenti[modifica | modifica wikitesto]

Secondo posto: 1948-1949, 1953, 1967-1968, 1969-1970, 1973-1974, 1976-1977, 1977-1978, 1978-1979, 1983-1984, 1990-1991, 1992-1993, 1993-1994, 1999-2000, 2000-2001, 2005-2006, 2006-2007, 2008-2009, 2009-2010, 2011-2012, 2013-2014, 2016-2017, 2017-2018, 2018-2019, 2019-2020, 2021-2022, 2022-2023
Terzo posto: 1962-1963, 1984-1985, 1997-1998, 2001-2002, 2003-2004, 2010-2011, 2012-2013, 2020-2021
Finalista: 1949, 1950, 1966, 1970, 1976, 1978, 1985-1986, 1989-1990, 1997-1998, 2001-2002, 2003-2004, 2004-2005, 2019-2020, 2021-2022, 2022-2023
Semifinalista: 1953, 1956, 1957, 1974-1975, 1978-1979, 1981-1982, 1983-1984, 1995-1996, 2002-2003, 2017-2018, 2018-2019
Finalista: 2005, 2021, 2023
Semifinalista: 1966-1967, 1981-1982
Semifinalista: 1988-1989
Semifinalista: 1980

Organico[modifica | modifica wikitesto]

Rosa 2023-2024[modifica | modifica wikitesto]

Aggiornata al 30 novembre 2023.

N. Ruolo Calciatore
1 Bandiera del Brasile P Gustavo Busatto
2 Bandiera dei Paesi Bassi D Jurgen Mattheij
3 Bandiera del Brasile D Geferson
4 Bandiera dei Paesi Bassi D Menno Koch
5 Bandiera dell'Argentina C Federico Varela
6 Bandiera della Bulgaria D Hristiyan Petrov
7 Bandiera della Francia C Yohan Baï
8 Bandiera dell'Irlanda A Graham Carey
9 Bandiera di Haiti A Duckens Nazon
10 Bandiera della Bulgaria A Georgi Jomov
11 Bandiera della Guadalupa A Matthias Phaeton
12 Bandiera della Bulgaria P Aleks Božev
14 Bandiera della Bulgaria A Kalojan Krăstev
N. Ruolo Calciatore
15 Bandiera della Francia D Thibaut Vion
16 Bandiera della Bulgaria D Asen Dončev
17 Bandiera del Ghana A Bismark Charles
18 Bandiera della Rep. del Congo D Bradley Mazikou
19 Bandiera della Bulgaria D Ivan Turicov
21 Bandiera della Rep. Centrafricana C Amos Youga
23 Bandiera della Bulgaria A Ahmed Ahmedov
24 Bandiera della Croazia C Karlo Muhar
25 Bandiera della Bulgaria P Dimităr Evtimov
28 Bandiera della Bulgaria D Plamen Gălăbov
29 Bandiera della Finlandia D Thomas Lam
30 Bandiera dei Paesi Bassi A Yanic Wildschut
Bandiera della Colombia C Danilo Moreno Asprilla

Rosa 2022-2023[modifica | modifica wikitesto]

Aggiornata al 4 febbraio 2023.

N. Ruolo Calciatore
1 Bandiera del Brasile P Gustavo Busatto
2 Bandiera dei Paesi Bassi D Jurgen Mattheij
3 Bandiera del Brasile D Geferson
4 Bandiera dei Paesi Bassi D Menno Koch
5 Bandiera dell'Argentina C Federico Varela
6 Bandiera della Bulgaria D Hristiyan Petrov
7 Bandiera della Francia C Yohan Baï
8 Bandiera dell'Irlanda A Graham Carey
9 Bandiera di Haiti A Duckens Nazon
10 Bandiera della Bulgaria A Georgi Jomov
11 Bandiera della Bosnia ed Erzegovina A Hamza Čataković
12 Bandiera della Bulgaria P Aleks Božev
14 Bandiera della Bulgaria A Kalojan Krăstev
N. Ruolo Calciatore
15 Bandiera della Francia D Thibaut Vion
16 Bandiera della Bulgaria D Asen Dončev
17 Bandiera del Ghana A Bismark Charles
18 Bandiera della Rep. del Congo D Bradley Mazikou
19 Bandiera della Bulgaria D Ivan Turicov
21 Bandiera della Rep. Centrafricana C Amos Youga
23 Bandiera della Bulgaria A Ahmed Ahmedov
24 Bandiera della Croazia C Karlo Muhar
25 Bandiera della Bulgaria P Dimităr Evtimov
28 Bandiera della Bulgaria D Plamen Gălăbov
29 Bandiera della Finlandia D Thomas Lam
30 Bandiera dei Paesi Bassi A Yanic Wildschut
Bandiera della Colombia C Danilo Moreno Asprilla

Rosa 2021-2022[modifica | modifica wikitesto]

Aggiornata al 16 settembre 2021.

N. Ruolo Calciatore
1 Bandiera del Brasile P Gustavo Busatto
2 Bandiera dei Paesi Bassi D Jurgen Mattheij
3 Bandiera del Brasile D Geferson
4 Bandiera dei Paesi Bassi D Menno Koch
5 Bandiera dell'Argentina C Federico Varela
6 Bandiera della Francia C Junior Nzila
7 Bandiera della Francia C Yohan Baï
8 Bandiera dell'Irlanda A Graham Carey
9 Bandiera dell'Ecuador A Jordy Caicedo
10 Bandiera della Bulgaria A Georgi Jomov
11 Bandiera della Bosnia ed Erzegovina A Hamza Čataković
12 Bandiera della Bulgaria P Aleks Božev
14 Bandiera della Bulgaria A Kalojan Krăstev
N. Ruolo Calciatore
15 Bandiera della Francia D Thibaut Vion
16 Bandiera della Bulgaria D Asen Dončev
17 Bandiera del Ghana A Bismark Charles
18 Bandiera della Rep. del Congo D Bradley Mazikou
19 Bandiera della Bulgaria D Ivan Turicov
21 Bandiera della Rep. Centrafricana C Amos Youga
23 Bandiera della Bulgaria A Ahmed Ahmedov
24 Bandiera della Croazia C Karlo Muhar
25 Bandiera della Bulgaria P Dimităr Evtimov
28 Bandiera della Bulgaria D Plamen Gălăbov
29 Bandiera della Finlandia D Thomas Lam
30 Bandiera dei Paesi Bassi A Yanic Wildschut
Bandiera dell'Estonia D Karol Mets

Rosa 2020-2021[modifica | modifica wikitesto]

N. Ruolo Calciatore
1 Bandiera del Brasile P Gustavo Busatto
2 Bandiera dei Paesi Bassi D Jurgen Mattheij
3 Bandiera del Brasile D Geferson
6 Bandiera della Bulgaria A Mitko Mitkov
7 Bandiera del Brasile A Henrique
8 Bandiera dell'Irlanda C Graham Carey
30 Bandiera dell'Ecuador A Jordy Caicedo
11 Bandiera della Bulgaria D Petăr Zanev
5 Bandiera dell'Argentina C Federico Varela
14 Bandiera della Guinea A Jules Keita
15 Bandiera della Francia D Thibaut Vion
N. Ruolo Calciatore
16 Bandiera della Bulgaria D Asen Dončev
18 Bandiera della Francia D Bradley Mazikou
19 Bandiera della Bulgaria D Ivan Turicov
20 Bandiera del Portogallo C Tiago Rodrigues
21 Bandiera della Rep. Centrafricana C Amos Youga
23 Bandiera della Bulgaria A Ahmed Ahmedov
25 Bandiera della Bulgaria P Dimităr Evtimov
27 Bandiera della Bulgaria C Martin Smolenski
28 Bandiera della Bulgaria D Plamen Gălăbov
30 Bandiera della Bulgaria C Georgi Jomov
17 Bandiera del Ghana A Bismarck Charles

Rose delle stagioni precedenti[modifica | modifica wikitesto]

Statistiche e record[modifica | modifica wikitesto]

Record[modifica | modifica wikitesto]

Tra il 17 agosto 1996 e il 20 aprile 1997 il CSKA Sofia resta imbattuto per 23 giornate consecutive di campionato, che alla fine verrà vinto dal club con 4 punti di vantaggio sul Neftohimik Burgas. Record eguagliato tra il 10 agosto 2002 e il 5 aprile 2003 quando il CSKA non perde per altre 23 partite di fila tra campionato e Coppa UEFA. Tra il 19 settembre 2004 e il 21 maggio 2005 il CSKA Sofia ottiene 29 risultati utili consecutivi tra campionato, Coppa bulgara e Coppa UEFA. Tra il 18 aprile 2007 e l'8 novembre 2008 è rimasto imbattuto in casa per 29 incontri tra campionato, Coppa UEFA e Supercoppa di Bulgaria. Tra il 18 aprile 2007 e il 26 aprile 2009, per più di due anni, il CSKA Sofia non ha mai perso in casa nella massima divisione bulgara, collezionando 28 successi e 3 pareggi in 31 sfide: l'imbattibilità cadde il 9 maggio nel derby contro il Levski Sofia 0-2, che per coincidenza aveva vinto anche l'ultima partita prima che iniziasse la serie positiva dei rivali, il 7 aprile 2007, col punteggio di 0-1. Da quando la società è retrocessa in terza divisione ha vinto tutte le 16 partite giocate, subendo un solo gol, ovvero alla media di 0,06 a partita; ha inoltre vinto anche le tre partite di Coppa bulgara disputate, subendo un'altra rete.[4]

Lo stesso argomento in dettaglio: Derby eterno (Bulgaria).

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (BG) Statuto del CSKA (JPG), su img706.imageshack.us.
  2. ^ "Това е ЦСКА!", стр.8, Димитър Пенев
  3. ^ Bulgaria, fallisce lo storico Cska Sofia: ripartirà dai dilettanti, in La Repubblica, 1º giugno 2015. URL consultato il 10 dicembre 2015.
  4. ^ PFC CSKA Sofia, su it.soccerway.com, Soccerway.com. URL consultato il 10 dicembre 2015.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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