Brisighella

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Brisighella
comune
Brisighella – Stemma
Brisighella – Veduta
Brisighella – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Emilia-Romagna
Provincia Ravenna
Amministrazione
SindacoDavide Missiroli (Lista civica) dall'8-6-2009
Territorio
Coordinate44°13′00″N 11°46′00″E / 44.216667°N 11.766667°E44.216667; 11.766667 (Brisighella)
Altitudine115 m s.l.m.
Superficie194,38 km²
Abitanti7 809[1] (30.06.2011)
Densità40,17 ab./km²
FrazioniBoesimo, Casale, Castellina, Croce Daniele, Fognano, Fornazzano, La Strada, Marzeno, Monteromano, Pietramora, Purocielo, Rontana, San Cassiano, San Martino in Gattara, Urbiano, Villa San Giorgio in Vezzano, Zattaglia
Comuni confinantiCasola Valsenio, Castrocaro Terme e Terra del Sole (FC), Faenza, Forlì (FC), Marradi (FI), Modigliana (FC), Palazzuolo sul Senio (FI), Riolo Terme
Altre informazioni
Cod. postale48013
Prefisso0546
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT039004
Cod. catastaleB188
TargaRA
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[2]
Nome abitantibrisighellesi
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Brisighella
Brisighella
Brisighella – Mappa
Brisighella – Mappa
Posizione del comune di Brisighella nella provincia di Ravenna
Sito istituzionale

Brisighella (Brisighèla in dialetto romagnolo) è un comune italiano di 7.809 abitanti della provincia di Ravenna ubicato a 115 metri s.l.m. sulla strada tra Ravenna e Firenze, alle pendici dell'Appennino tosco-romagnolo.
Il borgo è caratterizzato da tre pinnacoli rocciosi, su cui poggiano la rocca manfrediana (sec. XIV), il santuario del Monticino (secolo XVIII) e la torre detta dell'Orologio, ricostruita nell'Ottocento sulle rovine di un preesistente insediamento difensivo del XII Secolo.

Torre dell'Orologio

Toponimo

È difficile risalire al significato del toponimo Brisighella: quattro sono le ipotesi a cui ci si appoggia maggiormente; la prima, la più screditata, fa derivare il toponimo dal latino “bràssica” (cavolo), che farebbe di Brisighella "la terra in cui si coltivano cavoli". La seconda, invece, propende per una derivazione dal romagnolo "brisca" (favo o vespaio) e quindi “zona dove si trovano alveari” o con terreno poroso adatto ai vespai. La terza, la più accreditata, propone la derivazione da un'altra voce dialettale, brìsul (briciola), col significato di "piccola porzione di terreno coltivato". L'ultima, infine, lo collega al celtico Brix (luogo scosceso, è la stessa stessa etimologia di Brescia).

Storia

Le origini del borgo risalgono alla fine del 1200, quando il condottiero Maghinardo Pagani edificò, su uno dei tre scogli di selenite, la roccaforte più importante della Valle del Lamone. Nel 1310 Francesco Manfredi, signore di Faenza eresse su un altro spuntone di roccia la rocca di Brisighella, rimaneggiata da un suo discendente, Astorgio, intorno alla metà del Quattrocento, e completata dai Veneziani nel 1508 con la torre più alta, raccordata alla cinta di mura.

Qui nacquero i cardinali Bernardino Spada, Michele Lega, Amleto Giovanni Cicognani, Dino Monduzzi e Achille Silvestrini.

Brisighella è stata insignita delle più prestigiose certificazioni (Borghi più Belli d'Italia [3], Cittaslow, Bandiera Arancione del Touring Club Italiano[4]), a testimonianza delle sue eccellenze e della sua qualità di vita.

Monumenti e luoghi di interesse

Uno scorcio di Via degli Asini
  • La Via del Borgo, nota anche con il nome di "Via degli Asini", è una suggestiva strada sopraelevata, quasi interamente coperta da archi di ampiezze differenti. Anticamente poggiata su una larga base di roccia, rivestiva un'importante funzione difensiva, attestata dalla presenza di una compatta fila di case a protezione del lato sud del borgo. Solo in un secondo tempo lo zoccolo fu scavato per ricavarne stalle, fondaci e negozi, trasformando così il portico in una "sopraelevata". Il nome di "Via degli Asini" dall'uso di far passare per la via le carovane di animali adibiti al trasporto del materiale dalle vicine cave di gesso.
  • La Chiesa dell'Osservanza, edificata nel 1520, all'interno conserva una Madonna con Bambino e Santi (1520) del Palmezzano;
  • La Pieve di S.Giovanni in Ottavo (o pieve del Thò), risalente al XI secolo (ma costruita su una precedente struttura del V secolo) e denominata in tal modo per la sua collocazione all'ottavo miglio da Faenza. Comprende anche colonne di recupero derivanti da pietre militari romane;
  • La Rocca, datata 1228, e caratterizzata da torri cilindriche di cui la più alta è del 1503 [5]; fu costruita dai veneziani, nel breve periodo del loro dominio sulla Romagna (1503-09).


Personalità legate a Brisighella

Società

Evoluzione demografica

Abitanti censiti[6]

Etnie e Minoranze Straniere

Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2010 la popolazione straniera residente era di 709 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:

Bandiera dell'Albania Albania 211 2,69%

Bandiera del Marocco Marocco 180 2,29%

Bandiera della Romania Romania 85 1,08%


Infrastrutture e trasporti

Il comune è attraversato dalla Strada statale 302 "Brisighellese Ravennate", principale via di comunicazione da una parte, verso Faenza (e la Via Emilia) e, dall'altra, verso la Toscana.

La linea ferroviaria faentina corre quasi parallela alla strada statale. Nel territorio del comune sono presenti ben 6 stazioni o fermate (numero più alto per tutti i comuni della linea), di cui 5 ancora attive:

La Stazione di Sant’Eufemia non è più operativa.

Amministrazione

Amministrazioni precedenti

Galleria fotografica

Note

  1. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2010.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Brisighella | I Borghi più belli d'Italia
  4. ^ http://www.bandierearancioni.it/bandiere_arancioni/comuni_scheda.asp?IdComune=93&back_link=y&area=comuni&nomecomune=Brisighella
  5. ^ "Tesori d'Italia", Selezione dal Reader's Digest, Milano, 1975, pag.62
  6. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.

Bibliografia

  • Antonio Metelli Storia di Brisighella e della Valle di Amone, Faenza, Tip. Conti, 1869-1872

Voci correlate

Altri progetti

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