Breve film sull'uccidere

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Breve film sull'uccidere
Una scena del film
Titolo originaleKrótki film o zabijaniu
Paese di produzionePolonia
Anno1988
Durata84 min
Generedrammatico
RegiaKrzysztof Kieślowski, seconda regia Teresa Violetta Buhl
SoggettoKrzysztof Piesiewicz e Krzysztof Kieślowski
SceneggiaturaKrzysztof Piesiewicz e Krzysztof Kieślowski
ProduttoreRyszard Chutkowski
Produttore esecutivoPaweł Mantorsky e Włodzimierz Bendych
FotografiaSławomir Idziak
MontaggioEwa Smal
MusicheZbigniew Preisner
ScenografiaHalina Dobrowolska, secondo scenografo Grazina Tkaczyk e Robert Czesak, decoratrice d'interni Magdalena Dipont
Interpreti e personaggi

Breve film sull'uccidere (Krótki film o zabijaniu) è un film del 1988 diretto da Krzysztof Kieślowski.

Vincitore del Premio della giuria al Festival di Cannes 1988,[1] il film è la versione estesa del Decalogo 5 della serie Decalogo prodotta per la televisione polacca e poi distribuita in tutto il mondo.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Jacek è un poco di buono. Piotr, invece, è un uomo dai sani principi, che crede nella giustizia ma non nella pena capitale, che considera inutile, ed anzi ingiusta: sin dai tempi di Caino, considera, nessuna punizione si è mai dimostrata un valido deterrente.

Jacek, senza alcun motivo apparente, uccide un taxista, un uomo isolato, e chiuso al mondo, come lui. Viene arrestato e tocca a Piotr, appena diventato avvocato, difenderlo in tribunale. Tutto è inutile, e Jacek viene condannato. Piotr si sente in colpa: forse poteva fare di più, forse poteva aiutare quel ragazzo. Ma la condanna è decisa: pena di morte.

Prima dell'esecuzione, Jacek chiede di parlare con Piotr. L'assassino non sembra più così malvagio, chiede all'avvocato di parlare con la madre, dopo l'esecuzione, e farsi seppellire nel cimitero di famiglia. Le parole sono pugnalate nel cuore di Piotr, che è ancora convinto che la pena capitale sia una barbarie. Quello che avverrà dopo, non farà che confermarglielo.

Jacek, all'ultimo secondo, infatti, si ribella all'impiccagione a cui è stato condannato: scalcia e cerca di fuggire. Tutti gli sono addosso e lo bloccano, proprio come lui era stato addosso bloccando il taxista mentre l'uccideva. Sembra non esserci alcuna differenza fra l'omicidio commesso da Jacek e quello commesso dallo Stato.

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

In Italia non è mai stato distribuito nelle sale, eccezion fatta per alcuni cineforum che lo hanno proiettato in lingua originale. È stato trasmesso in prima visione su Rai 3 all'interno di Fuori orario il 24 febbraio 2012, in una rassegna di film dedicati alla pena di morte.[2]

Premi e riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Awards 1988, su festival-cannes.fr. URL consultato il 25 giugno 2011 (archiviato dall'url originale il 28 dicembre 2014).
  2. ^ Messa (in scena) a morte, su fuoriorario.rai.it, Rai 3, 24 febbraio 2012. URL consultato il 28 dicembre 2014 (archiviato dall'url originale il 29 dicembre 2014).

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