Bortolo Castellani

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Bortolo Castellani
NascitaBelluno, 1905
MorteBattaglia di Cheren, 16 marzo 1941
Cause della morteCaduto in combattimento
Luogo di sepolturaCimitero militare di Cheren
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Italia
Forza armata Regio Esercito
Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale
ArmaFanteria
CorpoAlpini
Granatieri
RepartoBattaglione alpini "Uork Amba"
Anni di servizio19251941
GradoSottotenente di complemento
GuerreSeconda guerra mondiale
CampagneCampagna dell'Africa Orientale Italiana
BattaglieBattaglia di Cheren
Decorazionivedi qui
dati tratti da Combattenti Liberazione[1]
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Bortolo Castellani (Belluno, 1905battaglia di Cheren, 16 marzo 1941) è stato un militare italiano, insignito della medaglia d'oro al valor militare alla memoria nel corso della seconda guerra mondiale[2].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nacque a Belluno nel 1905, figlio di Ottavio e di Ermenegilda Pat.[2] Dopo aver conseguito il diploma di perito edile, nel maggio 1925 fu chiamato a prestare servizio militare di leva nel Regio Esercito, assegnato al battaglione alpini "Belluno" del 7º Reggimento alpini.[3] Congedato nel giugno 1926 con il grado di caporale maggiore, venne assunto quale assistente presso le Regie Ferrovie dello Stato.[3] Svolse anche attività sportiva come delegato del Comitato olimpico nazionale italiano (C.O.N.I.). Promosso sergente nell'ottobre 1935, due anni dopo fu inviato dalla sua amministrazione come impiegato civile in Africa Orientale Italiana.[3] Sottoposto al prescritto esperimento per l'avanzamento nel VII Battaglione CC.NN., nel settembre dello stesso anno fu promosso sottotenente di complemento.[3] Assegnato al XXVII Battaglione coloniale operante nel Goggiam, fu congedato nel febbraio 1938.[3] Richiamato in servizio attivo all'atto dell'entrata in guerra del Regno d'Italia, avvenuta il 10 giugno 1940, entrò in servizio nel battaglione alpini "Uork Amba", assegnato come terzo battaglione al 10º Reggimento "Granatieri di Savoia".[3]

Nel febbraio 1941 il battaglione alpini "Uork Amba" venne mandato a difendere la strategica piazza di Cheren, attaccata dalla 4ª Divisione anglo-indiana.[3] Lì il reparto oppose una durissima resistenza, anche se sottoposto ad intenso bombardamento d'artiglieria.[3] Piccoli contingenti del battaglione mantennero per ore la posizione, contrastando le superiori forze anglo-indiane, e alla fine di 1.000 uomini ne sopravvissero solo 133.[3] Cadde in combattimento il 17 marzo 1941, nel corso della battaglia di Cheren, e fu insignito della medaglia d'oro al valor militare alla memoria.[2] La città di Belluno gli ha intitolato una via.[3]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia d'oro al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Alla testa del suo plotone, a cui aveva saputo infondere l’altissimo spirito del quale si sentiva animato, in un ardito attacco a posizione montana, ricacciava il nemico con numerosi personali assalti a bombe a mano, cooperando decisamente alla riconquista della posizione ed alla cattura di prigionieri. Benché ferito e febbricitante, non abbandonava il reparto concorrendo, con indomito valore, a stroncare i furiosi contrattacchi nemici. Rinunciando ad altro comando che lo avrebbe allontanato dalla linea di combattimento e benché febbricitante, partecipava ad una sanguinosa azione che durava da varie ore, prendendo il posto di vari ufficiali rimasti feriti. Volontariamente si offriva per riconquistare un posto avanzato, caduto in mano al nemico e mentre trascinava i suoi uomini con superbo coraggio, cadeva colpito a morte. Magnifica figura di eroico combattente. Cheren (A.O.I.), 11 febbraio -16 marzo 1941.[4]»
— Decreto del Capo Provvisorio dello Stato del 25 maggio 1947.

Note[modifica | modifica wikitesto]

Annotazioni[modifica | modifica wikitesto]


Fonti[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Combattenti Liberazione.
  2. ^ a b c Gruppo Medaglie d'Oro al Valor Militare 1965, p. 602.
  3. ^ a b c d e f g h i j Bianchi, Cattaneo 2011, p. 305.
  4. ^ Medaglia d'oro al valor militare Castellani, Bortolo, su quirinale.it, Quirinale. URL consultato l'11 luglio 2021.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Andrea Bianchi e Mariolina Cattaneo, I quaderni dell'Associazione Nazionale Alpini. Il Labaro, Associazione Nazionale Alpini, 2011, ISBN 978-88-902153-1-5.
  • Andrea Bianchi, I quaderni dell'Associazione Nazionale Alpini. Il Medagliere, Associazione Nazionale Alpini, 2012, ISBN 978-88-902153-2-2.
  • Gruppo Medaglie d'Oro al Valor Militare, Le medaglie d'oro al valor militare Volume primo (1929-1941), Roma, Tipografia regionale, 1965, p. 602.
  • Alberto Rovighi, Le operazioni in Africa Orientale giugno 1940-novembre 1941. Vol.1 Narrazione, Roma, Edizioni Ufficio Storico SME, 1995.
  • Alberto Rovighi, Le operazioni in Africa Orientale giugno 1940-novembre 1941. Vol.2 Documenti, Roma, Edizioni Ufficio Storico SME, 1995.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]