Bonnie Maxon

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Bonnie Maxon Gray
Rain nel giugno 2010
NazionalitàBandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
Luogo nascitaSaint Paul, Minnesota, USA[1]
10 settembre 1981 (42 anni)[2]
Ring name(Ms.) Payton Banks
Bonnie Masón
Rain[1]
DebuttoAgosto 2000
Ritiro24 gennaio 2014
Progetto Wrestling

Bonnie Maxon Gray, nota con il ringname Rain ed anche Ms. Payton Banks (10 settembre 1981[3]), è un'ex wrestler statunitense.

Primi anni nel wrestling[modifica | modifica wikitesto]

Shimmer Women Athletes (2005–2009)[modifica | modifica wikitesto]

Total Nonstop Action Wrestling (2007–2008)[modifica | modifica wikitesto]

Appare nella puntata di Impact Wrestling dell'8 ottobre 2007 come spettatrice e tenendo in mano un cartello che recava la scritta "President of Robert Roode Fan Club" e nelle puntate successive ha continuato con questa gimmick fino all'episodio del 1º novembre dove, oltre ad essere notata a citata dagli annunciatori ha suscitato le gelosie dell'ex manager di Roode (Ms. Brooks) e dalla quale, alla fine di un match da loro vinto contro Chris Harris e Gail Kim[3], viene attaccata inconicnando una lite. In seguito, Bonnie viene vista nelle immediate vicinanze della Impact Zone e viene definita una stalker dai commentatori Mike Tenay e Don West.
Nell'episodio del 10 gennaio 2008 attacca Ms. Brooks[3] ed in seguito Roode annicnia di aver preso lei come valletta (al posto di Ms. Brooks) e di averle dato il nome di Ms. Payton Bank e decisione che genera una faida tra le due donne e che culmina in un match all'Against All Odds con la vittoria di Brooks.
Al Destination X partecipa allo Stand By Your Man Strap match seduta all'angolo di Roode mentre la Brooks sedeva all'angolo dell'avversario (Booker T) e poiché la stipulazione del match prevedeva che il perdente avrebbe visto la propria valletta venire legata, la vittoria di Roode permise a Ms. Payton di legare Brooks, fatto che avvenne fino a quando la moglie di Booker T (Sharmell) non intervenne a favore della Brooks liberandola[3].
Al Lockdown Booker T e Sharmell la sconfiggono in uno Six Sides of Steel Cage Intergender tag team cage match combattuto assieme a Roode e dove alla fine del match Roode incolpandola di essere la causa della sconfitta sembra volerla colpire ma poi non la tocca[3].
In seguito Bonnie lascia la TNA.

Asistencia, Asesoría y Administración (2009–2010)[modifica | modifica wikitesto]

Wrestlicious (2009–2010)[modifica | modifica wikitesto]

Women Superstars Uncensored (2009–2012)[modifica | modifica wikitesto]

Shine Wrestling (2012–2014)[modifica | modifica wikitesto]

Nel wrestling[modifica | modifica wikitesto]

Championships and accomplishments[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g h i (EN) Rain, su onlineworldofwrestling.com. URL consultato il 1º luglio 2017 (archiviato dall'url originale il 28 giugno 2017).
  2. ^ a b c (EN) The Radiant Rain, su glorywrestling.com, GLORY Wrestling. URL consultato il 17 aprile 2010 (archiviato dall'url originale il 13 gennaio 2010).
  3. ^ a b c d e (EN) Rain, su onlineworldofwrestling.com. URL consultato il 1º luglio 2017 (archiviato dall'url originale il 28 giugno 2017).
  4. ^ a b c (EN) Shimmer Roster, su Shimmer Women Athletes, Visuex. URL consultato l'11 novembre 2009 (archiviato dall'url originale il 14 agosto 2009).
  5. ^ a b c d e f g h i (EN) 7/12 Shine #11 iPPV Results: Ybor City, FL (First Shine Champion crowned), su wrestleview.com. URL consultato il 13 luglio 2013.
  6. ^ (EN) Leon: Wagnermaniacos Version Hardcore, su luchalibreaaa.com, Lucha Libre AAA World Wide, 20 ottobre 2009. URL consultato il 27 novembre 2009 (archiviato dall'url originale il 22 ottobre 2009).
  7. ^ (EN) Dave Prazak's OWOW profile, su onlineworldofwrestling.com, Online World of Wrestling. URL consultato l'8 gennaio 2010 (archiviato dall'url originale il 27 dicembre 2009).
  8. ^ (EN) Pro Wrestling Illustrated (PWI) Female 50 for 2013, su The Internet Wrestling Database. URL consultato il 16 febbraio 2014.
  9. ^ (EN) 2 New WSU Spirit Champions crowned over the same night, su divasofdestruction.co.uk, Divas of Destruction, 25 settembre 2011. URL consultato il 25 settembre 2011 (archiviato dall'url originale il 7 ottobre 2011).

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