Blender (programma)
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Blender software | |
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Genere | Computer grafica 3D Ray tracing |
Sviluppatore | Blender Foundation |
Data prima versione | 2 gennaio 1998 |
Ultima versione | 3.4.1 (20 dicembre 2022) |
Ultima alfa | 3.5.0-alpha (4 novembre 2022) |
Sistema operativo | Multipiattaforma |
Linguaggio | Python C++ C |
Licenza | GPL (licenza libera) |
Lingua | Multilingua |
Sito web | www.blender.org/ |
Blender è un software libero e multipiattaforma di modellazione, rigging, animazione, montaggio video, composizione, rendering e texturing di immagini tridimensionali e bidimensionali. Dispone inoltre di funzionalità per mappature UV, simulazioni di fluidi, di rivestimenti, di particelle, altre simulazioni non lineari e creazione di applicazioni/giochi 3D.
Blender è dotato di un robusto insieme di funzionalità paragonabili, per caratteristiche e complessità, ad altri noti programmi per la modellazione 3D come Softimage XSI, Cinema 4D, 3D Studio Max, LightWave 3D e Maya.
Tra le funzionalità di Blender vi è anche l'utilizzo di raytracing e di script (in Python).
Storia[modifica | modifica wikitesto]
In origine, il programma è stato sviluppato come applicazione interna dallo studio di animazione olandese NeoGeo (non associato al marchio hardware per videogiochi Neo Geo). L'autore principale, Ton Roosendaal, fondò la società Not a Number Technologies (NaN) nel 1998 per continuare lo sviluppo e distribuire il programma che inizialmente fu distribuito come software proprietario a costo zero (freeware) fino alla bancarotta di NaN nel 2002. I creditori acconsentirono a pubblicare Blender come software libero, sotto i termini della licenza GNU General Public License, dietro il pagamento una-tantum di € 100.000,00. Il 18 giugno 2002 fu iniziata da Roosendaal una campagna di raccolta fondi e il 7 settembre 2002 fu annunciato che l'obiettivo era stato raggiunto e il codice sorgente di Blender fu pubblicato in ottobre. Oggi Blender è un progetto open source molto attivo ed è guidato dalla Blender Foundation.
Il 3 maggio 2020 Blender Foundation ha rilasciato la versione 2.83, la prima LTS (long term release) dopo il rilascio di Blender 2.80.
Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]
Blender richiede poco spazio per essere installato e può essere eseguito su molte piattaforme, ma su tutte ha la stessa identica interfaccia, disegnata tramite OpenGL. Sebbene sia spesso distribuito senza esempi e materiali (comunque reperibili su moltissimi siti web) il software è ricco di caratteristiche tipiche di sistemi avanzati di modellazione. Tra le sue potenzialità, possiamo ricordare:
- Supporto per una grande varietà di primitive geometriche, incluse le mesh poligonali, le curve di Bézier, le NURBS, le metaball e i font vettoriali.
- Conversione da e verso numerosi formati per applicazione 3D, come Wings 3D, 3D Studio Max, LightWave 3D e altri.
- Strumenti per gestire le animazioni, come la cinematica inversa, le armature (scheletri) e la deformazione lattice, la gestione dei fotogrammi chiave, le animazioni non lineari, i vincoli, il calcolo pesato dei vertici e la capacità delle mesh di gestione delle particelle.
- Gestione dell'editing video non lineare.
- Caratteristiche interattive attraverso il Blender Game Engine, come la collisione degli ostacoli, il motore dinamico e la programmazione della logica, permettendo la creazione di programmi stand-alone o applicazioni real-time come la visione di elementi architettonici o la creazione di videogiochi.
- Motore di rendering interno versatile ed integrazione nativa col motore esterno YafaRay (un raytracer open source).
- Motore di rendering unbiased Cycles disponibile internamente a partire da Blender 2.61.
- Scripting in python per automatizzare e/o controllare numerosi aspetti del programma e della scena.
Interfaccia utente[modifica | modifica wikitesto]

Blender ha fama di essere un programma difficile da imparare. Quasi tutte le funzioni possono essere richiamate con scorciatoie da tastiera e per questo motivo quasi tutti i tasti sono collegati a numerose funzioni. Da quando è stato pubblicato come opensource, la GUI è stata notevolmente modificata, introducendo la possibilità di modificare il colore, l'uso di widget trasparenti, una nuova e potenziata visualizzazione e gestione dell'albero degli oggetti e altre piccole migliorie (scelta diretta dei colori, ecc.).
L'interfaccia di Blender ha alcune caratteristiche specifiche:
- Due principali modalità di gestione degli oggetti: esse sono la Modalità oggetto (object mode) e la Modalità modifica (edit mode), ed è possibile passare dall'una all'altra per mezzo del tasto tab. La modalità oggetto può essere usata per manipolare oggetti singoli, mentre la modalità modifica è usata per modificare i dati di un oggetto. Per esempio, in una mesh poligonale, la modalità oggetto può essere usata per muovere, scalare e ruotare l'intera mesh, mentre la modalità modifica è usata per modificare i vertici individuali della mesh. Ci sono anche altre modalità, come la pittura vertici, la modalità scultura o la pittura pesi per usi specifici.
- Uso del tasto destro del mouse per selezionare gli oggetti, contrariamente a quanto avviene di solito nei programmi cad/3D.
- Scorciatoie da tastiera: la maggior parte dei comandi è impartibile attraverso la tastiera. Fino alla versione 2.x e specialmente nella versione 2.3x, questo era il solo modo per impartire comandi, e questo è stato il principale motivo che ha dato a Blender la reputazione di essere un programma difficile da imparare e capire. Le nuove versioni hanno menu molto più completi, che permettono di usare in larga misura il mouse per impartire i comandi.
- Spazio di lavoro completamente ad oggetti: l'interfaccia di Blender è formata da uno o più riquadri (editor), ognuno dei quali può essere diviso in sezioni e sottosezioni (regioni, aree e pannelli), che possono essere formati da una qualunque immagine o vista di Blender. Ogni elemento grafico delle viste di Blender può essere controllato nello stesso modo in cui si controlla la finestra 3D - si possono ad esempio ingrandire i pulsanti della barra dei menù nello stesso modo in cui si ingrandisce un'immagine nella finestra di anteprima. La disposizione delle componenti dell'interfaccia di Blender è modificabile dall'utente, che può così lavorare a compiti specifici su un'interfaccia personalizzata e nascondere le caratteristiche non necessarie, o anche suddividere diverse funzioni e comandi su schermi diversi.
Immagine creata con Blender.
A partire dello sviluppo delle versioni 2.5x, è stata introdotta una nuova interfaccia, oltre al cambiamento di alcune combinazioni di tasti, rendendo il tutto più intuitivo per chi è alle prime armi con il programma. Con la versione 2.8, rilasciata il 30 luglio 2019, l'interfaccia ha subito ulteriori modifiche sostanziali.
Caratteristiche comparate con altri programmi 3D[modifica | modifica wikitesto]

Da quando è stato pubblicato il sorgente, Blender è stato notevolmente migliorato e il codice di base ha subito numerose modifiche, soprattutto per poter inserire nuove funzionalità con maggiore facilità. Sebbene Blender (fino alla versione 2.36) abbia sempre cercato di raggiungere i software 3D proprietari e adesso permetta di realizzare praticamente ogni cosa possibile in 3D, differisce ancora da programmi come Autodesk Maya, Softimage XSI o Maxon Cinema 4D. Manca ancora un sistema NLA (Non Linear Animation) più ricco e flessibile, la possibilità di unire armature (può solo essere emulato con un uso esteso dei vincoli), un'esportazione in formato non binario, un sistema migliorato per gestire le misurazioni e, soprattutto a causa dello sviluppo rapido di Blender, una documentazione coerente e aggiornata.
Il primo grande progetto professionale nel quale Blender è stato usato come strumento primario è stato la previsualizzazione dell'animatic del film Spiderman 2:
«Come artista dell'Animatic per Spiderman 2, ho usato Blender per modellare i personaggi ed i loro movimenti in 3D, per migliorare il canovaccio, ricreare le situazioni e mettere in movimento le telecamere nello spazio 3D, in modo da rendere la visione del regista la più chiara possibile agli appartenenti al progetto.» |
(Anthony Zierhut, Animatic Artist, Los Angeles) |
Disponibilità[modifica | modifica wikitesto]
Rispondendo alla sua natura open source, il codice sorgente di Blender è disponibile dal sito ufficiale. Blender supporta ufficialmente numerosi sistemi operativi, incluso GNU/Linux, FreeBSD, Microsoft Windows (versione 8.1, 10 e 11) e macOS (versione 10.13 e 11.0); esistono inoltre porting non ufficiali per altri sistemi operativi come BeOS, SkyOS, AmigaOS, MorphOS e Pocket PC. Sia i binari che le versioni portable sono disponibili sul sito ufficiale.
Note[modifica | modifica wikitesto]
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
- Blender Foundation
- Computer grafica 3D
- Ton Roosendaal
- Open source
- Elephants Dream
- Big Buck Bunny
- Tears of Steel
- Blend4Web
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
Wikibooks contiene testi o manuali su Blender
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Blender
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- (EN) Sito ufficiale, su blender.org.
- (EN) Opere riguardanti Blender, su Open Library, Internet Archive.
- Blender, su packages.debian.org.
- Repository sorgenti di Blender, su git.blender.org.
- Sito di segnalazione bug, su developer.blender.org.
- (EN) Blender, su Free Software Directory.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 179004264 · LCCN (EN) n00063653 · GND (DE) 4588284-8 · J9U (EN, HE) 987007369493605171 |
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