Bill Nighy

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Bill Nighy ai Premi Goya 2018

Bill Nighy, all'anagrafe William Francis Nighy (Caterham, 12 dicembre 1949), è un attore britannico.

È principalmente noto per aver interpretato Viktor nella serie cinematografica Underworld (2003-2009), Billy Mack in Love Actually - L'amore davvero (2003) e Davy Jones nella saga cinematografica Pirati dei Caraibi (2006-2007). È inoltre conosciuto per i suoi ruoli nelle pellicole Still Crazy (1998), L'alba dei morti dementi (2004), Diario di uno scandalo (2006), Hot Fuzz (2007), Operazione Valchiria (2008), Marigold Hotel (2012), Pokémon: Detective Pikachu (2019) e Living (2022).

Nel corso della sua carriera ha ricevuto una candidatura al Premio Oscar e si è aggiudicato un Golden Globe su quattro candidature, un British Academy Film Awards ed ha ottenuto una candidatura ai Tony Award ed ai Screen Actors Guild Award.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Di madre irlandese, Nighy è conosciuto soprattutto per aver interpretato Davy Jones, personaggio cattivo della serie Pirati dei Caraibi. Ha inoltre partecipato ai primi tre film della saga horror-fantasy Underworld nei panni di Viktor, il crudele re dei vampiri e al film Diario di uno scandalo. Ha prestato la sua voce per il film d'animazione della DreamWorks Giù per il tubo. Nel 2010 ha recitato nel film Harry Potter e i Doni della Morte - Parte 1 nel ruolo di Rufus Scrimgeour. Nel 2019 ottiene il ruolo del folle e spietato magnante Howard Clifford nel film live-action Pokémon: Detective Pikachu, diretto da Rob Letterman.

Nel 2020, appare nei panni di Mr Woodhouse, il padre di Emma, in Emma (2020) di Autumn de Wilde, al fianco di Anya Taylor-Joy.[1] Il film riceve un plauso quasi universale. Il critico cinematografico di Variety Andrew Barker elogia l'interpretazione di Nighy, scrivendo che la decisione è stata una "incontestata messa a segno del casting".[2] Nell'ottobre 2020, viene annunciato che Nighy veste il ruolo del protagonista in Living, adattamento del dramma giapponese Vivere di Akira Kurosawa del 1952, diretto da Oliver Hermanus e sceneggiato dal premio Nobel per la letteratura Kazuo Ishiguro.[3] Le riprese iniziano nella primavera del 2021, principalmente a Londra e Worthing. Il film viene presentato in anteprima al Sundance nel gennaio 2022, dove la performance di Nighy riceve grandi elogi.[4] Nella serie TV del 2022 L'uomo che cadde sulla Terra, Nighy interpreta Thomas Newton, il primo alieno ad arrivare sulla terra oltre 40 anni fa. Questo ruolo è stato originariamente interpretato da David Bowie nell'adattamento cinematografico del 1976.[5] Nighy è anche il narratore dello show di Channel 5 The World's Most Scenic Railway Journeys, un programma che inizia la sua quinta stagione nell'autunno 2021, con episodi di viaggi in treno attraverso l'Australia ed i confini gallesi.[6][7]

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

È stato legato dal 1980 al 2008 all'attrice Diana Quick, da cui ha avuto una figlia, Mary (1984). Nighy è affetto da una grave forma del morbo di Dupuytren.[8]

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Attore[modifica | modifica wikitesto]

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Televisione[modifica | modifica wikitesto]

Doppiatore[modifica | modifica wikitesto]

Teatro (parziale)[modifica | modifica wikitesto]

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Doppiatori italiani[modifica | modifica wikitesto]

Nelle versioni in italiano delle opere in cui ha recitato, Bill Nighy è stato doppiato da:

  • Gianni Giuliano in State of Play, Guida galattica per autostoppisti, Pirati dei Caraibi - La maledizione del forziere fantasma, Pirati dei Caraibi - Ai confini del mondo, Operazione Valchiria, I Love Radio Rock, G-Force - Superspie in missione, Page Eight, Total Recall - Atto di forza, Questione di tempo, Turks & Caicos, In guerra tutto è concesso, L'esercito di papà, The Limehouse Golem - Mistero sul Tamigi, La casa dei libri, Le cose che non ti ho detto, Pokémon: Detective Pikachu, Emma., Living, L'uomo che cadde sulla Terra, Gioco di ruolo
  • Luca Biagini in Favole, Still Crazy, Il profumo delle campanule, The Constant Gardener - La cospirazione, Marigold Hotel, Ritorno al Marigold Hotel
  • Oliviero Dinelli ne Il fantasma dell'opera, Hot Fuzz, Doctor Who, Chalet Girl, Il caso Minamata
  • Mino Caprio in Blow Dry, Love Actually - L'amore davvero, L'ora più bella
  • Michele Gammino in Underworld, Underworld: Evolution, Underworld - La ribellione dei Lycans
  • Ennio Coltorti in Alex Rider: Stormbreaker, Harry Potter e i Doni della Morte - Parte 1
  • Carlo Cosolo ne La tamburina
  • Roberto Del Giudice in Agatha Christie: 13 a tavola
  • Luciano Roffi in Evasione fortunata
  • Enzo Avolio ne L'amore fatale
  • Gino La Monica in Diario di uno scandalo
  • Gaetano Lizzio in Wild Target
  • Ugo Maria Morosi ne La furia dei titani
  • Mario Cordova in I, Frankenstein
  • Pietro Biondi in Pride
  • Stefano De Sando ne Le due verità

Da doppiatore è sostituito da:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Bill Nighy: Uptight Englishmen can be rich pickings for appearing daft, su Sky News. URL consultato il 24 settembre 2023.
  2. ^ (EN) Andrew Barker, ‘Emma.’: Film Review, su Variety, 3 febbraio 2020. URL consultato il 24 settembre 2023.
  3. ^ (EN) Ben Dalton2020-10-15T09:35:00+01:00, Bill Nighy, Aimee Lou Wood to lead ‘Living’ for Number 9, Film4, Ingenious, su Screen. URL consultato il 24 settembre 2023.
  4. ^ (EN) Rebecca Rubin, Sundance: Sony Pictures Classics Buys ‘Living’ Remake Starring Bill Nighy, su Variety, 26 gennaio 2022. URL consultato il 24 settembre 2023.
  5. ^ (EN) Bill Nighy spotted filming at Worthing Lido, su The Argus, 21 giugno 2021. URL consultato il 24 settembre 2023.
  6. ^ My5, su www.channel5.com. URL consultato il 24 settembre 2023.
  7. ^ (EN) World’s Most Scenic Railway Journeys: Scottish landscapes abound as Channel 5 series returns, su The Herald, 14 maggio 2022. URL consultato il 24 settembre 2023.
  8. ^ (EN) Nigel Farndale, Bill Nighy: ‘I’m greedy for beauty’, su theguardian.com, 8 febbraio 2015. URL consultato il 5 luglio 2016.
  9. ^ (EN) Bill Nighy - Golden Globes, su goldenglobes.com.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN28247889 · ISNI (EN0000 0001 2125 5780 · LCCN (ENno2003006041 · GND (DE133006506 · BNE (ESXX4581203 (data) · BNF (FRcb15076060m (data) · J9U (ENHE987007432201605171 · CONOR.SI (SL50020707 · WorldCat Identities (ENlccn-no2003006041