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Stato | ![]() |
Lingua | tedesco |
Periodicità | Quotidiano |
Genere | Tabloid |
Formato | Lenzuolo |
Fondatore | Axel Springer |
Fondazione | 1952 |
Sede | Berlino |
Editore | Axel Springer SE |
Tiratura | 5 milioni (2 luglio 2002) |
Direttore | Johannes Boie e Alexandra Würzbach |
Sito web | www.bild.de/ |
Bild (anche Bild-Zeitung, come è chiamato in Germania) è un quotidiano di tipo tabloid tedesco, fondato nel 1952 da Axel Springer. Diffuso anche nel resto d'Europa, ha una tiratura giornaliera di oltre 5 milioni di copie[1] e secondo il report annuale della World Association of News Publishers (WAN-IFRA) è la prima testata europea per diffusione[2].
Storia[modifica | modifica wikitesto]
Nato nel 1952, Bild è stampato in 14 tipografie (anche in alcune località turistiche estere predilette dai tedeschi) e in 31 edizioni locali, che hanno sede nelle principali città dei sedici länder della Germania.
Linea editoriale[modifica | modifica wikitesto]
Oltre all'informazione vera e propria, il giornale punta molto sull'aspetto scandalistico delle notizie, sul gossip e la cronaca rosa. I titoli sono scritti a caratteri grandi, accompagnati da molte fotografie, le notizie sono brevi e concise, ma soprattutto semplici e sempre tra il serio e il faceto. Per quasi 28 anni ha pubblicato in prima pagina foto di donne in topless, un'usanza abolita dopo l'8 marzo 2012 per una decisione del personale.
Altro aspetto che caratterizza la linea editoriale di Bild è il fatto di essere sempre pungente e di formulare giudizi al vetriolo sugli aspetti negativi della vita tedesca e, più in generale, europea. Per quanto concerne l'Italia, è memorabile quanto pubblicato da Bild alla vigilia della semifinale Germania-Italia al Campionato mondiale di calcio 2006 tenutosi in Germania, allorché il popolo italiano fu definito «mangiaspaghetti»[3] e questo sull'onda del settimanale Der Spiegel che aveva definito gli italiani dei «parassiti»[4].
Principali riviste collegate[modifica | modifica wikitesto]
- Bild am Sonntag, dal 1956
- Bild der Frau, dal 1983
- Bildwoche, dal 1983
- Auto Bild, dal 1986
- Sport Bild, dal 1988
- Computer Bild, dal 1996
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Articolo del Corriere della Sera del 2 luglio 2002 «Bild Zeitung», la forza di esagerare - Scoop, pettegolezzi e qualche bugia: un miracolo da 5 milioni di copie
- ^ WAN-IFRA World Press Trends, su slideshare.net.
- ^ Mondiali, continuano le polemiche: "Bild" attacca: "No pizze italiane"
- ^ Dalla Gazzetta dello sport del 28 giugno 2006: "Italiani parassiti". Poi le scuse - Satira al vetriolo sugli azzurri per Der Spiegel online
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Bild
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- (DE) Sito ufficiale, su bild.de.
- (EN) Bild, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 175892840 · GND (DE) 4069456-2 · WorldCat Identities (EN) viaf-3322149296234880670002 |
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