Biblioteca del Collegio Giasone del Maino

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Biblioteca del Collegio Giasone del Maino
L'ingresso del collegio
Ubicazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione  Lombardia
Città Pavia
IndirizzoVia Luino, 4
Caratteristiche
ISILIT-PV0504
Numero opereoltre 20.000 volumi
Apertura2000.
Sito web
Coordinate: 45°11′17″N 9°09′43″E / 45.188056°N 9.161944°E45.188056; 9.161944

La Biblioteca del Collegio Giasone del Maino conta un patrimonio librario di oltre 20.000 volumi[1][2], alcuni dei quali stampati tra il XVI e il XIX secolo.

Storia e sede[modifica | modifica wikitesto]

Il Collegio Giasone del Maino, nato nel 2000[3], è uno dei più recenti tra i collegi universitari di Pavia. La sede del collegio ospitò dal 1556 al 1796 l’ospedale degli Incurabili, fondato dal conte Angelo Maria Gambarana, l'ente era destinato all’assistenza e al ricovero degli individui afflitti da patologie, quali la sifilide, per le quali non si disponeva, all’epoca, di terapie che portassero alla guarigione. Nel 1796 l’edificio fu trasformati in caserma e l’ospedale venne unito all’ospedale San Matteo[4]. Nei primi anni del XX secolo, dopo che i militari abbandonarono l’edificio, il complesso divenne sede del Cappellificio Vanzina, una fabbrica di cappelli in feltro, che rimase operativa fino agli anni’70 del Novecento[5]. Dopo la chiusura dello stabilimento, l’università di Pavia acquistò l’immobile che, dopo accurati restauri, fu destinato a ospitare il Collegio Giasone del Maino. Tracce del nucleo cinquecentesco si ritrovano nel porticato coperto a crociera con archi a pieno centro insistenti su colonne in granito con capitelli in stile dorico. Resti di decorazione pittorica risalenti al XVII secolo sono presenti lungo l’androne di ingresso e lungo la parete settentrionale del porticato (ora trasferiti all’interno), mentre alcuni ambienti del collegio conservano gli originali soffitti lignei a cassettoni del XVI secolo.

Le raccolte librarie[modifica | modifica wikitesto]

La biblioteca dispone di alcuni fondi, tra i principali ricordiamo:

Fondo Conte: giunto alla biblioteca per donazione, conta circa 9.000 volumi[1] e centinaia di estratti e quaderni di appunti appartenuti ad Amedeo Giovanni Conte (Pavia, 1934- Cava Manara, 2019), docente di Teoria Generale del Diritto e Filosofia del Diritto presso le università di Torino e Pavia e accademico dei Lincei, e alla moglie, Maria- Elisabeth Conte (Soest, 1935- Pavia, 1998), docente di Semiotica presso l’università di Pavia.

Fondo Focher: conserva oltre 4.000 volumi[1] appartenuti a Ferruccio Focher (Cremona, 1927- Parma, 2001), già studente del Collegio Ghislieri, Focher fu docente di Filosofia Teoretica presso l’università di Parma[6][7].

Fondo Magnani: raccoglie i volumi appartenuti a Italo Magnani (Pavia, 1942- 2019), docente di Economia Politica presso la facoltà di Giurisprudenza dell’università di Pavia[1].

Note[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]