Biblioteca Palatina (Parma)

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La Biblioteca Palatina di Parma (già Reale Biblioteca Parmense, Biblioteca Nazionale, Bibliothèque Imperiale, Bibliothèque de la Ville de Parme, Biblioteca Ducale, Biblioteca Nazionale) fu fondata nel 1761 dai duchi Filippo e Ferdinando di Borbone. Non è ancora chiaro l'origine dell'appellativo Palatina.

Storia

L'opera di organizzazione fu affidata al teatino Paolo Maria Paciaudi che, primo in Italia, utilizzò il catalogo per autori a schede mobili.

La biblioteca fu inaugurata nel maggio del 1769 nei locali adattati da Ennemond Alexandre Petitot nel Palazzo della Pilotta, che già aveva ospitato la Biblioteca Farnesiana, spostata a Napoli da Carlo III nel 1734.

Sotto il regno di Maria Luigia la biblioteca crebbe: la sovrana acquistò e donò poi alla biblioteca la collezione di Gian Bernardo De Rossi, costituita da preziosissimi antichi volumi ebraici, e fece realizzare nel 1834 da Niccolò Bettoli una nuova ala a sud del palazzo: il Salone Maria Luigia.

Dall'Unità d'Italia è una biblioteca statale. Nel 1889 fu istituita la sezione musicale.


Bibliotecari della Palatina

'Giovanni Andrés, (1802-1803);=mai stato direttore della Biblioteca'

Saloni della Palatina

  • Galleria Petitot,
  • Galleria dell'Incoronata,
  • Salone Maria Luigia,
  • Sala Dante,
  • Biblioteca Derossiana.

La biblioteca oggi

Dall'originario patrimonio di 40 mila volumi, oggi la Palatina conserva 708000 fra volumi, opuscoli, fogli volanti, periodici cessati, 250 periodici correnti, 6620 manoscritti, 74900 carteggi, 3042 incunaboli, 52470 stampe e disegni e la più grande raccolta di manoscritti ebrei. È attiva pure la sezione Musicale presso il Conservatorio Arrigo Boito con oltre 160000 unità.

Voci correlate

Collegamenti esterni

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