Biblioteca Lazzerini

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Biblioteca comunale "Alessandro Lazzerini"
Ingresso della biblioteca
Ubicazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneToscana
CittàPrato
IndirizzoVia de' Puccetti, 3
Caratteristiche
TipoComunale
ISILIT-PO0002
Numero opere250.000 volumi
Apertura1978
DirettorePaola Pinzani
Sito web
Coordinate: 43°52′35.46″N 11°05′52.47″E / 43.876516°N 11.097908°E43.876516; 11.097908

La biblioteca comunale "Alessandro Lazzerini" è la principale biblioteca di Prato e centro di coordinamento del Sistema bibliotecario provinciale pratese.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il nucleo storico della Biblioteca è costituito dalla biblioteca privata del monsignor Alessandro Lazzerini (1765-1836) donata, per sue volontà testamentarie, alla città di Prato. Diverse difficoltà impedirono però di realizzare con questi libri una biblioteca aperta al pubblico. Nel 1928 questi volumi furono collocati in alcuni locali della Biblioteca Roncioniana. Alla fine degli anni '70 l'amministrazione comunale decise di creare una grande biblioteca pubblica inaugurata il 23 settembre 1978 in via del Ceppo Vecchio,7[1].

Negli anni successivi, dato lo sviluppo dei servizi, l'Amministrazione comunale decise aprire una nuova sede più ampia nell'ex Cimatoria Campolmi, in Via Puccetti, 3.[2]

Il restauro dell'antico opificio tessile di origine ottocentesca[3], esempio di archeologia industriale, è stato affidato dal Comune di Prato alla Ditta Ediltecnica di Foligno, all'architetto Marco Mattei e ad un gruppo di lavoro interno per la progettazione esecutiva degli allestimenti[4]. La nuova sede è stata inaugurata il 24 novembre 2009.[5]

La biblioteca ubicata presso l'Ex Cimatoria Campolmi (Prato)

Direttori[modifica | modifica wikitesto]

  • Nuti Giuseppe e Livia Draghici, settembre 1978 - ottobre 1987
  • Livia Draghici, novembre 1987 - febbraio 1994
  • Franco Neri, giugno 1994 - ottobre 2016
  • Antonio Avitabile, novembre 2016 - luglio 2020
  • Rosanna Tocco, luglio 2020 - 31 dicembre 2021
  • Paola Pinzani, 1 gennaio 2022 -

Patrimonio[modifica | modifica wikitesto]

Complessivamente sono presenti 250.000 tra libri, opuscoli e periodi provenienti da diverse fonti: il fondo iniziale deriva dalla biblioteca di Alessandro Lazzerini, prelato romano discendente da famiglia pratese. Successivamente oltre agli acquisti correnti si sono aggiunti 10 fondi speciali proveniente da personalità legate alla storia della città. Di rilievo una consistente emeroteca e un fondo interculturale in 70 lingue avviato nel 1999. Rilevante anche il patrimonio storico di Cinquecentine e Settecentine. Sono presenti anche fondi speciali e una sezione locale con materiale relativo alla storia e alla cultura della città di Prato.[6]

Fondi[modifica | modifica wikitesto]

Sono presenti attualmente 11 fondi di personalità legate alla città di Prato.

Fondo Ceri[modifica | modifica wikitesto]

Raccoglie opuscoli, i volantini, riviste e manifesti di propaganda legati alla Prima Guerra mondiale, alle lotte politiche del dopoguerra ed al ventennio fascista.[7]

Fondo Giovannini
Hall di ingresso

Raccoglie la biblioteca personale di Roberto Giovannini, ex sindaco di Prato con moltissimo materiale relativo alla storia locale di Prato ed una ampia sezione sul teatro.

Fondo Innocenti

2500 volumi e 500 cataloghi di mostre italiane e straniere che facevano parte della biblioteca personale del giornalista e critico d'arte Mauro Innocenti (1923-1981)

Fondo Lazzerini

8288 volumi e miscellanee cronologicamente compresi tra il 1500 e il 1834 appartenenti a Alessandro Lazzerini, (1765-1836) canonico, professore di diritto pubblico e socio di varie Accademie. Donò in vita la sua biblioteca a Prato, città di origine della sua famiglia.

Fondo Melis

Circa 6.000 pezzi di cui 2500 volumi e 3500 tra opuscoli, dattiloscritti e estratti dell'economista Federigo Melis (1914-1973).[8]

Fondo Meoni

7500 volumi, opuscoli e riviste, di carattere letterario dello scrittore pratese Armando Meoni (1894-1984).[9]

Fondo musicale Nannicini

Donata da Sergio Nannicini il fondo comprende ca. 1000 CD di musica classica.[10]

Fondo Petri

bibliofilo pratese Aldo Petri, 2065 volumi, 304 annate di periodici, oltre 2300 opuscoli, 1765 fra stampe e incisioni e conteneva opere rare e preziose.[11]

Fondo Vannini
Fondo Zilli
Raccolta Malaparte

Raccolta delle edizioni italiane e straniere di tutte le opere di Curzio Malaparte.

Biblioteca storica dell'Istituto Francese di Firenze

Circa 35.000 volumi e 435 titoli di riviste, alcune delle quali dei primi decenni del sec. XIX, precedentemente collocati in Palazzo Lenzi, sede fiorentina dell'Istituto francese di Firenze.[12]

Polo regionale di documentazione interculturale[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2003 la Regione Toscana ha affidato alla Biblioteca il compito di organizzare un servizio regionale a sostegno di biblioteche, scuole e associazioni che svolgono attività legate all'intercultura. Il servizio è volto a promuovere raccolte di libri in lingua, la valorizzazione della lingua madre, l'apprendimento dell'italiano come seconda lingua e il dialogo interculturale.[13]

Agenzia formativa[modifica | modifica wikitesto]

Dal 2003 è una agenzia formativa accreditata dalla Regione Toscana, e da luglio 2005 ed è certificata ISO 9001:2008. Svolge formazione per adulti nel campo linguistico (corsi di italiano per gli stranieri immigrati), promozione della lettura e del multiculturalismo.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Nuti, Giuseppe, Quindici anni per la Biblioteca Comunale di Prato, Firenze, Carlo Zella, 1998.
  2. ^ La vecchia sede in Via del Ceppo Vecchio misurava 4.400 m2 con 2.000 m2 per il pubblico, la nuova sede misura 5.400 m2 con 3.400 m2 destinati al pubblico Nuova biblioteca Lazzerini alla Campolmi alla fine del 2006, su Comune di Prato, 14 ottobre 2004. URL consultato il 21 ottobre 2016.
  3. ^ Foto dell'opificio effettuate da Francesco Bortone prima dell'inizio dei lavori in La fabbrica com'era (JPG), su Comune di Prato. URL consultato il 4 luglio 2019 (archiviato dall'url originale il 23 dicembre 2012).
  4. ^ Incarico all'architetto Marco Mattei con delibera n. 612 del 4 marzo 2002 e delibera numero 106 del 2004 Comune di Prato, Delibera n. 106 del 25 febbraio 2004, Nomina gruppo di lavoro (PDF).
  5. ^ Fini inaugura la Lazzerini "Un tempio del sapere", su La Nazione. Prato, 16 novembre 2009. URL consultato il 21 ottobre 2016.
  6. ^ Le raccolte, su Biblioteca Lazzerini. URL consultato il 21 ottobre 2016 (archiviato dall'url originale il 27 agosto 2016).
  7. ^ Fondo Tullio Ceri, su archive.org. URL consultato il 22 marzo 2024.
  8. ^ Fondo Melis, su Biblioteca Lazzerini. URL consultato il 21 ottobre 2016 (archiviato dall'url originale il 23 ottobre 2016).
  9. ^ Fondo Meoni, su Biblioteca Lazzerini. URL consultato il 21 ottobre 2016 (archiviato dall'url originale l'11 febbraio 2017).
  10. ^ Fondi Nannicini, su Biblioteca Lazzerini. URL consultato il 21 ottobre 2016 (archiviato dall'url originale l'11 febbraio 2017).
  11. ^ Fondo Petri, su Biblioteca Lazzerini. URL consultato il 21 ottobre 2016 (archiviato dall'url originale il 27 gennaio 2018).
  12. ^ Raccolte della biblioteca storica dell'Istituto Francese di Firenze, su bibliotecalazzerini.prato.it. URL consultato il 21 ottobew 2016 (archiviato dall'url originale l'8 dicembre 2019).
  13. ^ Polo regionale di documentazione interculturale, su polointerculturale.toscana.it. URL consultato il 22 ottobre 2016.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Piera Codognotto, Il fondo documentario "Tempi e spazi" della Biblioteca Lazzerini di Prato, in Bibelot: Notizie dalle biblioteche toscane, n. 3, settembre-dicembre 2003 9, p. 1.
  • Livia Draghici (a cura di), Archivi, biblioteche, musei pratesi: sistema integrato per la storia locale, guida descrittiva, Prato, Biblioteca comunale "A. Lazzerini", 1994.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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