Bernolfo di Asti

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San Bernolfo

Vescovo

 
NascitaIX/X secolo
MortePriola, IX/X secolo
Venerato daChiesa cattolica
Santuario principaleCattedrale di Mondovì
Chiesa di San Bernolfo a Piandellavalle Mondovì
Ricorrenza24 marzo
Attributibastone pastorale e mitria

Bernolfo (IX/X secoloPriola, IX/X secolo) è stato un vescovo italiano, venerato dalla Chiesa cattolica come santo. Alcuni scritti lo collocano quale vescovo della diocesi di Asti nel IX-X secolo, martirizzato dai saraceni.

Agiografia[modifica | modifica wikitesto]

Il catalogo dell'Ughelli, registra tra i vescovi della diocesi di Asti un san Bernolfo, come martire ucciso dai saraceni. Questo vescovo infatti è oggetto di culto a Mondovì, che appartenne alla diocesi astigiana fino al XV secolo. La tradizione racconta che sia stato ucciso nel corso di una delle scorrerie saracene avvenute nel Piemonte sud occidentale nel corso del IX-X secolo.

Alcuni studiosi[1] collocano la vicenda nel 901, quando l'imperatore Ludovico III di Provenza, deposto il Conte di Bredulo, affidò i territori al vescovo di Asti Eilolfo; questi venne ucciso durante una scorreria saracena, attorno al 904, a Priola. In un primo tempo, venne eretta una cappella presso la località di Priola (o Pogliola), nei pressi della casina Saracina, a pochi chilometri da Mondovì.

La tradizione vuole che nei secoli il nome del vescovo astigiano si sia trasformato in quello di Bernolfo, dato che nell'elenco dei vescovi di Asti, non compare in realtà nessun vescovo con tale nome e nemmeno esistono documenti in proposito.

Culto[modifica | modifica wikitesto]

A seguito del martirio, le spoglie di Eilulfo/Bernolfo furono sepolte sulle rive dell'Ellero e successivamente trasferite nella cattedrale di Mondovì.

Nei documenti anteriori al XV secolo però, san Bernolfo non viene mai associata ad una figura erpiscopale, anzi, monsignor Lorenzo Fieschi, vescovo di Mondovì nel XVI secolo, nel momento della consacrazione della cattedrale (1514), scrive di aver collocato le reliquie di san Donato e san Bernolfo sotto l'altare maggiore. Ma mentre per san Donato gli dà il titolo di vescovo e martire, la stessa cosa non accade per Bernolfo che lo appella solamente con il titolo di martire[2].

A Mondovì, nella parrocchia di Piandellavalle, esiste nella Chiesa di San Bernolfo una cappella dedicata al santo che la leggenda vuole sia sorta alla sua morte come tomba.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ G. Patrucco, I Saraceni nelle Alpi Occidentali (Bollettino Storico Bibliografico Subalpino, 1908); Sattia A. "I Saraceni nelle Alpi" (Studi Storici, 1987)
  2. ^ Fedele Savio, Gli antichi vescovi d'Italia, dalle origini al 1300. Il Piemonte, Torino 1898; Pietro d'Acquino, Appunti per la storia della nostra Cattedrale origine della Diocesi e primi vescovi. Il Platano, Asti 1979.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Pietro d'Acquino, Appunti per la storia della nostra Cattedrale origine della Diocesi e primi vescovi. Il Platano, Asti 1979
  • Fedele Savio, "Gli antichi vescovi d'Italia, dalle origini al 1300." Il Piemonte, Torino 1898

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]