Bernardino López de Carvajal

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Bernardino López de Carvajal
cardinale di Santa Romana Chiesa
Ritratto del cardinale López de Carvajal
 
Incarichi ricoperti
 
Nato8 settembre 1456 a Plasencia
Ordinato presbiteroin data sconosciuta
Nominato vescovo27 agosto 1488 da papa Innocenzo VIII
Consacrato vescovo21 dicembre 1488 dal cardinale Jean Balue
Elevato patriarca30 dicembre 1503 da papa Giulio II
Creato cardinale20 settembre 1493 da papa Alessandro VI
Deceduto16 dicembre 1523 (67 anni) a Roma
 

Bernardino López de Carvajal y Sande (Plasencia, 8 settembre 1456Roma, 16 dicembre 1523) è stato un cardinale spagnolo. Era figlio di Francisco López de Carvajal y Trejo e di Aldonza de Sande.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Gli inizi[modifica | modifica wikitesto]

Iniziò e condusse i suoi studi nella città spagnola di Salamanca, laureandosi in teologia nel 1478 e divenendo rettore di quell'Università nel 1481.

Nel 1482 si trasferì a Roma ove divenne Protonotario apostolico di papa Innocenzo VIII.

L'episcopato[modifica | modifica wikitesto]

Nell'agosto del 1488 fu nominato vescovo di Astorga ma già nel gennaio dell'anno successivo fu trasferito a Badajoz, reggendone la diocesi fino al 1493, quando fu nominato vescovo in commendam di Cartagena. Intanto nel 1492 era divenuto ambasciatore di Ferdinando II di Aragona e di Isabella di Castiglia presso la Santa Sede.

La nomina a cardinale[modifica | modifica wikitesto]

Nel concistoro del 20 settembre 1493 Papa Alessandro VI lo nominò cardinale assegnandogli il titolo di cardinale presbitero dei Santi Marcellino e Pietro. Nel 1495 lasciò la carica di vescovo di Cartagena e fu nominato vescovo in commendam di Sigüenza. Nello stesso anno optò per il titolo cardinalizio di Santa Croce in Gerusalemme, che tenne direttamente fino al 1507 ed in commendam fino al 1511. Nel 1496 fu legato pontificio presso il Re dei Romani Massimiliano I, futuro Imperatore del Sacro Romano Impero e successivamente ebbe l'incarico di portare a Carlo VIII la diffida del papa, pena scomunica, di proseguire nel suo intervento militare in Italia. Nel 1498 fu nominato camerlengo del Sacro Collegio, carica che tenne per circa un anno. Nel luglio del 1503 fu nominato amministratore apostolico della sede vescovile di Avellino, carica che tenne per circa due anni. Il 30 dicembre 1503 fu nominato Patriarca titolare di Gerusalemme. Il 3 agosto 1507 fu nominato cardinale vescovo di Albano ma già il 17 settembre di quell'anno optava per la sede suburbicaria di Frascati, e l'anno successivo per quella di Sabina. Nel marzo del 1509 optò ancora per la sede di Sabina.

La ribellione ed il concilio di Pisa[modifica | modifica wikitesto]

Bernardino entrò in contrasto con il papa Giulio II e fu il capo dei cardinali ribelli[2] che il 16 maggio 1511 firmò con gli altri un documento che convocava un concilio a Pisa per il 1º settembre di quell'anno. Papa Giulio II rispose in ottobre scomunicandolo e deponendolo da ogni incarico, compreso il titolo cardinalizio. Insieme a lui furono scomunicati i cardinali Federico Sanseverino, Francesco Borgia, Guillaume Briçonnet e René de Prie[3] Il 1º dello stesso mese si riuniva il concilio convocato da Bernardino a Pisa e, forte dell'appoggio di Luigi XII di Francia e dell'imperatore Massimiliano I, dichiarò deposto Giulio II e corse voce che avesse eletto un nuovo papa e cioè lo stesso Carvajal che avrebbe preso il nome di Martino VI[3] o forse di Urbano VII.[4]

Dopo la sconfitta dei nemici di Giulio II ad opera della Lega Santa,[5] costituita da Giulio II contro i francesi, e dall'esito del Concilio Lateranense V, convocato da papa Giulio II a Roma per il 3 maggio 1512, che condannò come scismatico il concilio di Pisa,[6] l'imperatore Massimiliano riconobbe la legittimità di Giulio II ed anche Luigi XII abbandonò i cardinali scismatici del concilio di Pisa.[7] Deceduto Giulio II (21 febbraio 1513), con il conclave del 1513 venne eletto papa Leone X (al secolo Giovanni de' Medici), al quale Bernardino, che nel frattempo era stato imprigionato a Firenze, chiese insieme al Sanseverino, il perdono papale.

Il perdono papale[modifica | modifica wikitesto]

A concilio ancora aperto (si concluse il 16 marzo 1517) il papa accettò la richiesta di perdono in cambio dell'abiura del concilio di Pisa, cosa che avvenne pubblicamente nel concistoro del 27 giugno 1513 e nella stessa data a Bernardino furono resi tutti gli incarichi che Giulio II gli aveva revocato e che nel frattempo non erano stati assegnati ad altri.[8] Il 14 gennaio 1521 venne nominato vescovo di Plasencia. In vista della nomina a Decano del Sacro Collegio (5 agosto 1521), nel luglio dello stesso anno optò per le sedi suburbicarie di Ostia e Velletri. Nominato amministratore apostolico di Foligno il 26 settembre del 1522, lasciò la sede al nipote Rodrigo nel febbraio del 1523. Alla sua morte fu sepolto nella basilica di Santa Croce in Gerusalemme a Roma.

Conclave[modifica | modifica wikitesto]

Bernardino López de Carvajal partecipò a quattro conclavi:

Genealogia episcopale[modifica | modifica wikitesto]

La genealogia episcopale è:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Alcune fonti parlano di deposizione nel 1511.
  2. ^ Si trattava in realtà di pochi cardinali, guidati dal Carvajal e dal Sanseverino, che peraltro non partecipò al concilio di Pisa.
  3. ^ a b (EN) Salvador Miranda, LÓPEZ DE CARVAJAL, Bernardino, su fiu.edu – The Cardinals of the Holy Roman Church, Florida International University. URL consultato il 16 novembre 2017.
  4. ^ G. Fragnito, Carvajal, Bernardino Lopez de, in Dizionario Biografico degli Italiani,vol. 21, 1978.
  5. ^ La Lega Santa fu un'alleanza creata contro la Francia e stipulata il 20 gennaio 1511 tra papa Giulio II, la Repubblica di Venezia, l'imperatore, Enrico VIII d'Inghilterra, Ferdinando II d'Aragona e i cantoni Svizzeri cui finì coll'aderire anche l'imperatore Massimiliano I.
  6. ^ John N.D. Kelly, Gran Dizionario Illustrato dei Papi, p. 622.
  7. ^ I francesi, nonostante la vittoria di Ravenna del 1512 sulle truppe della Lega, dovuta al loro condottiero Gastone di Foix-Nemours, dovettero lasciare la Lombardia a causa dell'intervento delle truppe svizzere e subirono poi cocenti sconfitte a Novara ed a Guinegatte nel 1513, che li costrinsero a rientrare in patria ed a rinunciare alle mire sull'Italia.
  8. ^ Tutti i cardinali ribelli furono perdonati da papa Leone X, tranne il Borgia, che nel frattempo era deceduto.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Vescovo di Astorga Successore
García Álvarez de Toledo y Osorio 27 agosto 1488 - 23 gennaio 1489 Juan Ruiz de Medina
Predecessore Vescovo di Badajoz Successore
Pedro Ximénez de Préxamo 23 gennaio 1489 - 27 marzo 1493 Juan Ruiz de Medina
Predecessore Vescovo di Cartagena Successore
Giovanni Battista Orsini
(amministratore apostolico)
27 marzo 1493 - 20 febbraio 1495 Juan Ruiz de Medina
Predecessore Cardinale presbitero dei Santi Marcellino e Pietro Successore
Jorge da Costa 23 settembre 1493 - 2 febbraio 1495 Philippe de Luxembourg
Predecessore Cardinale presbitero di Santa Croce in Gerusalemme Successore
Pedro González de Mendoza 2 febbraio 1495 - 3 agosto 1507 Antonio Maria Ciocchi del Monte
Predecessore Vescovo di Sigüenza Successore
Pedro González de Mendoza 20 febbraio 1495 - 29 ottobre 1511 Fadrique de Portugal Noreña, O.S.B. I
Fadrique de Portugal Noreña, O.S.B. 27 giugno 1513 - 20 giugno 1519 Fadrique de Portugal Noreña, O.S.B. II
Predecessore Camerlengo del Collegio Cardinalizio Successore
Giovanni Battista Orsini gennaio 1498 - 9 gennaio 1499 Bartolomé Martí
Predecessore Amministratore apostolico di Avellino e Frigento Successore
Antonio De Pirro
(vescovo)
28 luglio 1503 - 1505 Antonio De Caro
(vescovo)
Predecessore Patriarca titolare di Gerusalemme Successore
Giovanni Antonio Sangiorgio 30 dicembre 1503 - 20 febbraio 1523 Rodrigo Carvajal
Predecessore Cardinale vescovo di Albano Successore
Raffaele Riario 3 agosto - 17 settembre 1507 Guillaume Briçonnet
Predecessore Cardinale vescovo di Frascati Successore
Giovanni Antonio Sangiorgio 17 settembre 1507 - 22 settembre 1508 Guillaume Briçonnet
Predecessore Amministratore apostolico di Rossano Successore
Giovanni Battista Lagni
(arcivescovo)
10 gennaio 1508 - 20 giugno 1519 Juan Rodríguez de Fonseca
(arcivescovo)
Predecessore Cardinale vescovo di Palestrina Successore
Giovanni Antonio Sangiorgio 22 settembre 1508 - 28 marzo 1509 Guillaume Briçonnet
Predecessore Cardinale vescovo di Sabina Successore
Giovanni Antonio Sangiorgio 28 marzo 1509 - 24 ottobre 1511 Francesco Soderini I
Francesco Soderini 27 giugno 1513 - 24 luglio 1521 Niccolò Fieschi II
Predecessore Vescovo di Plasencia Successore
Gómez de Toledo Solís 20 agosto 1521 - 16 dicembre 1523 Gutierre Vargas de Carvajal
Predecessore Cardinale vescovo di Ostia e Velletri Successore
Raffaele Riario 24 luglio 1521 - 16 dicembre 1523 Francesco Soderini
Predecessore Decano del Collegio Cardinalizio Successore
Raffaele Riario 24 luglio 1521 - 16 dicembre 1523 Francesco Soderini
Predecessore Governatore di Velletri Successore
Raffaele Riario 24 luglio 1521 - 16 dicembre 1523 Francesco Soderini
Predecessore Amministratore apostolico di Foligno Successore
Luca Borsciani Cybo, O.S.M. 26 settembre 1522 - 4 febbraio 1523 Rodrigo Carvajal
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