Bernhard Russi

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Bernhard Russi
Bernhard Russi nel 1972
Nazionalità Bandiera della Svizzera Svizzera
Altezza 182 cm
Peso 71 kg
Sci alpino
Specialità Discesa libera, slalom gigante
Squadra Gotthard Andermatt[1]
Termine carriera 1978
Palmarès
Competizione Ori Argenti Bronzi
Olimpiadi 1 1 0
Mondiali 2 1 0

Trofeo Vittorie
Coppa del Mondo - Discesa 2 trofei

Per maggiori dettagli vedi qui

 

Bernhard Russi (Andermatt, 20 agosto 1948) è un dirigente sportivo ed ex sciatore alpino svizzero. Specialista della discesa libera, è stato uno degli atleti di punta della squadra elvetica degli anni 1970; nel suo palmarès vanta, tra l'altro, la medaglia d'oro olimpica vinta a Sapporo 1972 (valida anche come titolo mondiale), la medaglia d'oro iridata di Val Gardena 1970 e due Coppe del Mondo di specialità. Dopo il ritiro è diventato dirigente nei quadri della Federazione Internazionale Sci e si è dedicato alla progettazione di piste sciistiche.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Carriera sciistica[modifica | modifica wikitesto]

Stagioni 1969-1972[modifica | modifica wikitesto]

Russi entrò nella nazionale maggiore svizzera nella stagione 1968-1969[2], durante la quale esordì in Coppa del Mondo il 12 dicembre nello slalom gigante di Val-d'Isère, classificandosi 48º[1], e si piazzò 3º nella discesa libera della XX edizione della 3-Tre a Madonna di Campiglio[1][3]. Il 10 gennaio 1970 sulla Lauberhorn di Wengen colse il suo primo piazzamento in Coppa del Mondo (10º in discesa libera) e il 15 febbraio successivo in Val Gardena, sulla pista Saslong nell'ultimo giorno dei Mondiali di quell'anno (i primi per Russi), partendo per quindicesimo[senza fonte] vinse il titolo iridato nella discesa libera davanti all'austriaco Karl Cordin e all'australiano Malcolm Milne.

Nella stagione 1970-1971 vinse la sua prima Coppa del Mondo di discesa libera (con 10 punti di margine su Bernard Orcel) grazie anche a quattro podi (tra i quali il primo in carriera, il 16 gennaio a Sankt Moritz: 2º in discesa libera), con tre vittorie: tra queste la prima in carriera, il 31 gennaio in discesa libera a Megève, e l'unico successo di Russi in slalom gigante, il 13 febbraio a Mont-Sainte-Anne. In classifica generale fu 5º. L'anno dopo bissò il successo nella Coppa del Mondo di specialità (con 27 punti di vantaggio su Karl Schranz) e si piazzò nuovamente 5º in classifica generale; i suoi podi quell'anno furono cinque, tutti in discesa libera, con tre vittorie tra le quali quella del 15 marzo sulla Saslong della Val Gardena. Agli XI Giochi olimpici invernali di Sapporo 1972, suo esordio olimpico, vinse la medaglia d'oro nella discesa libera; la Svizzera celebrò allora un doppio successo, poiché secondo fu Roland Collombin.

Stagioni 1973-1978[modifica | modifica wikitesto]

Nella stagione 1972-1973 in Coppa del Mondo nonostante i quattro podi (due le vittorie) fu 6º nella classifica generale e venne battuto in quella di specialità da Collombin di 24 punti, mentre in quella successiva ottenne un solo podio e chiuse 17º nella classifica generale e 4º in quella di discesa libera; ai Mondiali di Sankt Moritz 1974 si piazzò 13º nella discesa libera. Anche nel 1974-1975 in Coppa del Mondo fu 4º nella classifica di discesa libera; con due podi (nessuna vittoria) chiuse inoltre all'11º posto nella classifica generale. Nel 1975-1976 i suoi podi nel massimo circuito furono tre e si classificò 8º nella classifica generale e 3º in quella di specialità, ma ai XII Giochi olimpici invernali Innsbruck 1976, seconda e ultima presenza olimpica di Russi, salì nuovamente sul podio conquistando la medaglia d'argento nella discesa libera dietro all'austriaco Franz Klammer.

nel 1976-1977 tornò alla vittoria in Coppa del Mondo, ma quella del 30 gennaio a Morzine in discesa libera sarebbe rimasta l'ultima della carriera di Russi; ottenne inoltre sei terzi posti e si piazzò per l'ultima volta tra i primi dieci sia nella classifica generale (5º), sia in quella di discesa libera (3º) del circuito. Nel corso della sua ultima stagione agonistica, 1977-1978, conquistò ancora un podio in Coppa del Mondo, il 22 dicembre sull'Olimpia delle Tofane di Cortina d'Ampezzo (2º), e partecipò ai suoi ultimi Mondiali: il 14º posto ottenuto il 29 gennaio nella rassegna iridata di Garmisch-Partenkirchen fu l'ultimo piazzamento della carriera di Russi.

Carriera dirigenziale[modifica | modifica wikitesto]

La pista Birds of Prey

Dopo aver terminato la sua carriera di sciatore divenne consigliere tecnico e tracciatore delle discese libere per la Federazione Internazionale Sci[2][4]. Ha progettato piste di discesa libera per diversi Campionati mondiali e Giochi olimpici; tra queste la Birds of Prey di Beaver Creek, creata per i Mondiali del 1999 e considerata uno dei tracciati più impegnativi del Circo bianco, e la Roza Chutor di Krasnaja Poljana, costruita per ospitare le prove di sci alpino ai XXII Giochi olimpici invernali di Soči 2014[5].

Altre attività[modifica | modifica wikitesto]

Già prima del ritiro dalle competizioni Russi era divenuto editorialista per il quotidiano svizzero Blick[2] fin dal 1976. Dal 1980[senza fonte] è commentatore sportivo della Televisione svizzera tedesca e romancia[2][4], per la quale si occupa di sci alpino, affiancando sino al 2017 Matthias Hüppi[6]. Dal 1977 al 1984 è stato sposato con Michèle Rubli, a sua volta sciatrice alpina[7].

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Olimpiadi[modifica | modifica wikitesto]

Mondiali[modifica | modifica wikitesto]

  • 1 medaglia, oltre a quelle conquistate in sede olimpica:

Coppa del Mondo[modifica | modifica wikitesto]

Coppa del Mondo - vittorie[modifica | modifica wikitesto]

Data Località Paese Specialità
15 febbraio 1970 Val Gardena Bandiera dell'Italia Italia DH[9]
31 gennaio 1971 Megève Bandiera della Francia Francia DH
13 febbraio 1971 Mont-Sainte-Anne Bandiera del Canada Canada GS
18 febbraio 1971 Sugarloaf Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti DH
5 dicembre 1971 Sankt Moritz Bandiera della Svizzera Svizzera DH
25 febbraio 1972 Crystal Mountain Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti DH
15 marzo 1972 Val Gardena Bandiera dell'Italia Italia DH
13 gennaio 1973 Grindelwald Bandiera della Svizzera Svizzera DH
3 febbraio 1973 Sankt Anton am Arlberg Bandiera dell'Austria Austria DH
30 gennaio 1977 Morzine Bandiera della Francia Francia DH

Legenda:
DH = discesa libera
GS = slalom gigante

Campionati svizzeri[modifica | modifica wikitesto]

Campionati svizzeri juniores[modifica | modifica wikitesto]

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Russi fu nominato "Sportivo dell'anno" in Svizzera nel 1970 e nel 1972. Sempre nel 1972 ricevette i premi "Skieur d'Or" ed "Etoile d'Or"; nel 1999 è stato premiato con lo "Skiing Legend Award"[2].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e (DE) "Skikarriere" sul sito personale, su bernhardrussi.ch. URL consultato il 12 luglio 2015.
  2. ^ a b c d e (DE) "Biographie" sul sito personale, su bernhardrussi.ch. URL consultato il 12 luglio 2015.
  3. ^ L'albo d'oro della 3-Tre dal 1950 al 2012 (RTF), in newspower.it. URL consultato il 12 luglio 2015 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  4. ^ a b (EN) Bernhard Russi, su olympedia.org. URL consultato il 16 gennaio 2022.
  5. ^ (DE) Mario Rall, Bernhard Russi: Der Architekt, der die Abfahrten modern und attraktiv gebaut hat, in skionline.ch (archiviato dall'url originale il 10 settembre 2012).
    (EN) "Birds of Prey History" sul sito della pista, su bcworldcup.com (archiviato dall'url originale il 20 luglio 2012).
    (DE) Herren-Abfahrtspiste hat 100 Prozent Gefälle [collegamento interrotto], in Rheinische Post, 4 febbraio 2003. URL consultato il 12 luglio 2015.
    (DE) Accola und Russi bauen Piste in Russland [collegamento interrotto], in Blick, 6 ottobre 2008. URL consultato il 12 luglio 2015.
    (EN) All about the Sochi 2014 venues, su olympic.org, Comitato Olimpico Internazionale, 7 gennaio 2014. URL consultato il 12 luglio 2015.
  6. ^ (DE) Marko Lehtinen, Bernhard Russi & Matthias Hüppi, su swisscommunity.org, 16 marzo 2017. URL consultato il 16 marzo 2024.
  7. ^ (DE) Claudia Lässer, Bernhard Russi spricht über den Tod seiner Ex-Frau, su schweizer-illustrierte.ch, 19 febbraio 2020. URL consultato il 7 gennaio 2024.
  8. ^ Gara valida anche ai fini della Coppa del Mondo.
  9. ^ Campionati mondiali di sci alpino 1970.
  10. ^ (DEFRIT) Campionati svizzeri di sci alpino, su memobase.ch, 13 marzo 1970. URL consultato l'8 gennaio 2024.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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